Google SkyBender, droni solari per diffondere internet 5G nel mondo

Google ha svelato il progetto chiamato Skybender che ha l'obiettivo di fornire connessione ad internet 5G con trasmissione a onde millimetriche usando droni alimentati da pannelli solari.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Google ha un nuovo progetto top secret dallo stesso team che ha realizzato Project Loon, secondo quanto riferisce il The Guardian. Si chiama Project Skybender e nasce con l’obiettivo di fornire connessione ad internet 5G usando droni alimentati da pannelli solari.

Mountain View ha riferito di aver iniziato a sperimentare con la trasmissione di internet a onde millimetriche presso il Gateway to Space di Virgin Galactic allo Spaceport America nel Nuovo Messico. La trasmissione a onde millimetriche si crede possa essere in grado di trasmettere dati 40 volte più velocemente della tecnologia LTE (quella usata oggi dai telefoni LTE) e potrebbe diventare la tecnologia di Internet 5G.

Il professore Jacques Rudell dell’Università di Washington ha detto al The Guardian che "il vantaggio enorme delle onde millimetriche è l’accesso al nuovo spettro perché lo spettro cellulare esistente è sovraffollato. E’ pieno e non c’è nessun altro posto dove andare". Il problema con le trasmissioni ad onde millimetriche, però, è che svaniscono dopo un breve tratto e non hanno quindi una portata molto grande rispetto al segnale a cui si aggancia un telefono mobile. Questo è probabilmente uno dei problemi su cui Google sta lavorando per cercre di risolverlo, altrimenti come potrebbe diffondere internet dal cielo? Google sta testando la trasmissione su frequenza a 28 GHz, il cui segnale svanisce dopo circa un decimo della distanza percorsa da un segnale 4G usato nei telefoni LTE di oggi.

Il gigante tecnologico avrebbe costruito diversi prototipi di droni la scorsa estate, e ne sta ora testando più di uno, srive il The Gurdian. Il progetto Skybender sta attualmente utilizzando un "aeromobile opzionalmente pilotato (OPA)" chiamato Centaur (traduzione letterale è Centauro) e un drone a energia solare chiamato Solara 50 realizzato da Titan Aerospace, società che Google ha acquisito nel 2014.

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Al fine di testare i velivoli, compresi quelli di supporto per il monitoraggio dei prototipi, Google sta utilizzando temporaneamente 15.000 piedi quadrati presso lo spazio nello Spaceport America progettato da Richard Foster. Google ha anche installato un proprio centro di controllo di volo dedicato nel vicino Spaceflight Operations Center, separato dal terminal.

Google ha il permesso della FCC americana (Federal Communications Commission) per continuare a testare il sistema di diffusione internet per mezzo drone nel New Mexico fino a luglio. Avremo quindi molto probabilmente interessanti aggiornamenti riguardo lo sviluppo nei mesi a venire, in quanto Google dovrebbe tenerci informati allo stesso modo di come ci tiene aggiornati sul progetto Loon, che prevede la diffusione di internet tramite palloni aerostatici.

Google non è la prima società a lavorare con droni e tecnologia a onde millimetriche. DARPA, il braccio di ricerca delle forze armate statunitensi, ha attivato un programma chiamato Mobile Hotspots per fare una flotta di droni che potrebbe fornire la comunicazione di dati con velocità di un gigabit al secondo per le truppe che operano in aree remote.

E’ piuttosto immaginabile che a Google servirà ancora tempo per migliorare la tecnologia che sta testando, ma un giorno potrebbe essere impiegata per realizzare reti di trasmissione dati ultraveloci wireless non solo dove l’accesso ad internet è assente o limitato ma in tutto il mondo.

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