Google doodle per Dmitrij Mendeleev, inventore tavola periodica degli elementi

Google dedica il doodle di Lunedi' 8 gennaio 2016 a Dmitrij Mendeleev, il chimico russo che ha inventato la tavola periodica degli elementi. Mendeleev ha stabilito il sistema di classificazione che ha previsto le caratteristiche di elementi non ancora scoperti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google dedica il doodle di Lunedi’ 8 gennaio 2016 a Dmitrij Ivanovič Mendeleev, il chimico russo che ha inventato la tavola periodica degli elementi. A differenza di altri precedenti contributori alla tavola, Mendeleev ha stabilito il sistema di classificazione che ha previsto le caratteristiche di elementi non ancora scoperti.

Dmitrij Mendeleev è nato a Tobol’sk, in Siberia, l’8 febbraio 1834, dal padre direttore del Ginnasio della città e dalla madre casalinga. Nel 1834 il padre di Dmitrij è diventato cieco e così la madre si è assunta la responsabilità economica della famiglia, accettando di gestire una piccola vetreria cedutale dal fratello. All’età di 13 anni, dopo la morte del padre e l’incendio della fabbrica della madre, Dmitrij ha iniziato a frequentare il Ginnasio a Tobol’sk.

Gli studi. Nel 1849, la famiglia di Mendeleev, povera, si è trasferita a San Pietroburgo. Dmitrij ha qui iniziato a studiare al Grande Istituto Pedagogico nel 1850, si è laureato e poi gli è stata diagnosticata la tubercolosi. La malattia lo ha portato a trasferirsi in Crimea, sulla costa settentrionale del Mar Nero, nel 1855, dove ha raggiunto il più alto grado tra il personale scientifico del ginnasio #1 a Sinferopoli. A San Pietroburgo è tornato nel 1857, in salute, e tra il 1859 e il 1861 ha lavorato sulla capillarità dei liquidi e sul funzionamento dello spettroscopio.

I primi lavori. Nel 1863 è diventato professore di chimica all’Istituto Tecnologico e all’Università Statale di San Pietroburgo mentre nel 1865 ha ricevuto il dottorato di ricerca con una dissertazione sulle combinazioni di acqua e alcool.

Le pubblicazioni. Nel 1868 Dmitrij Mendeleev ha scritto il libro ‘Principi di chimica’ in cui ha previsto la sistematizzazione di tutte le informazioni dei 63 elementi chimici che allora erano noti. Lo scienziato russo ha preparato 63 carte, una per ciascun elemento, dettagliando in ciascuna le caratteristiche dell’elemento. Ordinando le carte, secondo il peso atomico crescente, si è accorto che le proprietà chimiche degli elementi si ripetevano periodicamente. A questo punto ha sistemato i 63 elementi conosciuti nella sua tavola e lasciato tre spazi vuoti per gli elementi ancora sconosciuti.

Il 6 marzo 1869 Mendeleev ha redatto L’interdipendenza fra le proprietà dei pesi atomici degli elementi alla Società Chimica Russa, che aveva fondato con altri lo stesso anno. Pochi anni prima avevano già tentato di fare una tavola degli elementi Lothar Meyer (1864) e John Newlands (1865) ma in esse non è stata prevista la possibilità di inserire nuovi elementi ancora non scoperti.

La tavola periodica rivoluzionaria. Mendeleev ha invece previsto l’esistenza di altri elementi, descrivendone anche le proprietà chimiche e fisiche con precisione. Solo pochi anni dopo è stata riconosciuta l’importanza della tavola periodica di Mendeleev, dopo la scoperta degli elementi scandio, gallio e germanio, che sono andati a riempire i posti lasciati vuoti nella tavola e possedevano le proprietà fisiche previste dal chimico.

La leggenda dietro Mendeleev. C’è una leggenda che riguarda Dmitrij Mendeleev: si dice che nel 1894 ha stabilito le norme tecniche per la produzione di vodka, ancora oggi valide per Polonia, Russia e repubbliche ex-sovietiche, fissandone la gradazione a 40°.

La morte e Premi ricevuti. Dmitrij Mendeleev è morto a San Pietroburgo nel 1907. Tra i premi ricevuto in vita si possono ricordare la Medaglia Davy nel 1882 e la Medaglia Copley nel 1905 assegnatagli dalla Royal Society di Londra.

Il doodle. Google dedica a Dmitrij Ivanovič Mendeleev nella giornata di Lunedi’ 8 gennaio 2016 un doodle che è una semplice immagina statica nella quale viene rappresentato il chimico russo con in mano un cubo con impresso l’elemento della tavola periodica S32 (zolfo); sullo sfonda, si intravede una tavola periodica.

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