Magenta, Google presenta prima canzone scritta da una Intelligenza Artificiale

Il programma Magenta è stato progettato per mettere i sistemi di apprendimento automatico di Google al lavoro creando arte e musica.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il nuovo progetto di apprendimento automatico di Google chiamato Magenta, attraverso cui Google vuole insegnare la creatività all’intelligenza artificiale, ha rilasciato il suo primo pezzo musicale: 90 secondi di una melodia di pianoforte creata attraverso una rete neurale ‘addestrata’, usando solo quattro note. La traccia creata dal computer è molto semplice, ma il risultato finale è stato realizzato grazie all’aggiunta di tamburi per la base ritmica e altri strumenti d’orchestra che non sono stati generati da un algoritmo, piuttosto sono stati aggiunti dopo dall’uomo.

Si tratta del primo prodotto tangibile del programma Magenta di Google, che è stato progettato per mettere i sistemi di apprendimento automatico di Google al lavoro creando arte e musica.

Magenta è un progetto da parte del team di Google Brain che si è chiesto: "Possiamo usare l’apprendimento automatico per creare arte convincente e la musica? Se sì, come? Se no, perché no?". 

Insieme con la melodia, Google ha pubblicato un nuovo post sul blog aziendale per approfondire gli obiettivi di Magenta, offrendo maggiori dettagli circa le ambizioni artistiche della società di Mountain View. A lungo termine, Magenta vuole far avanzare lo stato dell’arte generato dalle macchine e costruire una comunità di artisti in grado di saper usare questo nuovo tipo di strumenti. A breve termine, Magenta vuole rendere disponibili dei modelli di strumenti realizzati con l’apprendimento automatico che gli artisti possono usare mentre lavorano alla realizzazione di nuovi brani.

"Magenta ha due obiettivi. In primo luogo, si tratta di un progetto di ricerca per far avanzare lo stato dell’arte nella intelligenza delle macchine per la generazione di musica e arte.  L’apprendimento automatico è già stato ampiamente utilizzato per comprendere i contenuti, come nel riconoscimento vocale o nella traduzione. Con Magenta, vogliamo esplorare gli altri algoritmi laterali in via di sviluppo in grado di imparare a generare l’arte e la musica, creando potenzialmente contenuti interessanti ed artistici in automatico." spiega Google, "In secondo luogo, Magenta è un tentativo di costruire una comunità di artisti, programmatori e ricercatori con l’apprendimento automatico. Il team di Magenta vuole costruire sistemi open source con TensorFlow per fare arte e musica. Inizieremo con supporti audio e video, strumenti per lavorare con formati come MIDI, e le piattaforme che aiuteranno gli artisti a conoscere i modelli realizzati con l’apprendimento automatico."

Magenta è costruito sulla base del sistema TensorFlow di Google, che è open-source, il che significa che chi interessato puo’ utilizzarlo liberamente e contribuire a migliorarlo. "Crediamo che questo sistema sia nella sua infanzia, ma ci aspettiamo di vedere un rapido progresso" ha spiegato la società. "Pubblicheremo anche demo, tutorial e documenti tecnici. Presto inizieremo ad accettare contributi di codice della comunità per tutti".

"Non sappiamo ciò che gli artisti e musicisti faranno con questi nuovi strumenti, ma siamo entusiasti di scoprirlo." spiega Google.

Non è la prima volta che Google sperimenta l’arte generata dal computer. Pochi mesi fa, Google ha insegnato ad una macchina come creare opere d’arte partendo da fotografie, e il computer è stato in grado di realizzare una serie di quadri che sono stato poi venduti in un’asta a San Francisco.

Insomma, in futuro anche le musiche saranno creati dalle macchine, anche se artisti come Mozart, Beethoven o Rossini potrebbero avere qualcosa da contestare su questa grande visione che ha Google dell’arte generata da un algoritmo.

"Il nostro obiettivo è quello di costruire una comunità in cui le persone giuste sono lì per dare una mano." prosegue Google nel spiegare il suo progetto. "Se gli strumenti di Magenta non funzionano per voi, fatecelo sapere. Vi invitiamo a far parte del nostro gruppo di discussione mentre Magenta si evolve. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate del nostro lavoro, che tu sia un artista, musicista, ricercatore, coder, o semplicemente un appassionato."

È possibile seguire i progressi del progetto Magenta e verificare alcuni esempi della musica e dell’arte creata con l’intelligenza artificiale sul blog del progetto magenta.tensorflow.org

Google Magenta, Deep Dream per la musica

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