Google, algoritmo e strumenti nuovi contro le false notizie

Google intensifica la propria guerra alle false notizie modificando l'algoritmo del suo motore di ricerca per ridurre i contenuti di bassa qualità e offrire strumenti utili agli utenti per segnalare errori nel Completamento automatico e Featured Snippets.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Partendo dal presupposto che la ricerca su web può essere sempre migliorata, Google ha deciso di intensificare la propria guerra alle false notizie modificando l’algoritmo del suo motore di ricerca per ridurre i contenuti di bassa qualità e offrire strumenti utili agli utenti per segnalare errori nel Completamento automatico e nei Featured Snippets che mostra quando si cerca qualcosa in Google.

Ben Gomes, VP of Engineering di Google Search, in un post sul blog di Google, ha detto che nel 1999, quando ha iniziato a lavorare al motore di ricerca, Internet stava crescendo molto rapidamente, e vi era la necessità di "dare un senso a quella esplosione di informazioni, organizzarle e presentarle in modo tale che le persone potessero trovare quello che stavano cercando direttamente nella pagina dei risultati di ricerca". All’inizio, l’algoritmo delle ricerche di Google ruotava attorno al PageRank, un metodo usato per misurare l’importanza delle pagine web in modo da poterle ordinare nei risultati e mostrare agli utenti prima quelle piu’ rilevanti. Oltre a cercare di organizzare sempre piu’ grandi quantità di informazioni, negli anni gli algoritmi di Google hanno dovuto affrontare persone disoneste e sistemi automatici che provavano ad “imbrogliare” i sistemi per avere un PageRank piu’ alto e, quindi, far salire di posizione le pagine web che gestivano per avere piu’ visitatori organici, tuttavia offrendo conteunti di scarsa qualità e con testi visibili solo allo ‘spider’ di Google e non all’utente e altre pratiche ingannevoli. Google ha superato molti di questi problemi ma, considerato che il web evolve, anche le tattiche per raggirare i sistemi della società si sono evoluti nel corso degli anni, quindi Google si trova sempre impegnata a trovare nuove funzioni per impedire che vengano raggirati i propri sistemi.

Oggi stiamo vivendo un periodo in cui il colosso della ricerca sul web e le piattaforme sociali vengono criticate per non fare abbastanza per combattere la diffusione di false notizie, le ‘fake news‘, un tema che ha preso piede durante le elezioni politiche statunitensi 2016. Google ha cercato sempre di limitare i danni legati alla diffusione di informazioni false, ma altre polemiche si sono accese dopo la recente scoperta che risultati nelle ricerche su Google che negano l’Olocausto venivano posizionati in alto tra i risultati.

Ecco dunque che Google rilancia la lotta alle "fake news" e ai contenuti online che potrebbero comparire nei risultati del motore di ricerca diffondendo informazioni palesemente ingannevoli, di scarsa qualità, offensive o completamente false.

L’obiettivo di Google è e resterà: "offrire alle persone accesso a informazioni rilevanti provenienti dalle fonti più affidabili a disposizione" ha spiegato Gomes nel suo blogpost. "E benché non sempre riusciamo del tutto nel nostro intento, stiamo facendo buoni progressi nell’affrontare il problema. Tuttavia, per ottenere cambiamenti che abbiano un impatto a lungo termine, sono necessari cambiamenti più strutturali alla Ricerca."

Pensando a cambiamenti volti a portare benefici a lungo termine, Google ha annunciato miglioramenti al search ranking (il sistema di posizionamento nel motore di ricerca), modi più semplici perché le persone possano fornire alla società feedback diretti e ancora più trasparenza su come funziona la Ricerca.

Ci sono miliardi e miliardi di pagine nell’indice di Google, e gli algoritmi della società aiutano ad identificare quelle che dovrebbero essere le fonti affidabili. Tuttavia, circa lo 0,25% del traffico giornaliero ha restituito risultati con contenuti offensivi o ingannevoli fino ad oggi. Per contribuire ad evitare la diffusione di questo tipo di contenuti, Google ha migliorato i propri metodi di valutazione e fatto aggiornamenti all’algoritmo per far risaltare i contenuti piu’ autorevoli. Google ha quindi deciso di dettare nuove linee guida per "i valutatori della qualità della Ricerca", ossia persone reali che valutano la qualità dei risultati di ricerca di Google, che forniscono alla società un riscontro sugli esperimenti condotti. Queste valutazioni non determinano il posizionamento di singole pagine, ma vengono utilizzate per raccogliere dati sulla qualità dei risultati e identificare aree che richiedono miglioramenti. Google ha inoltre previsto dei cambiamenti nel posizionamento per determinare quali risultati mostrare per una determinata ricerca, dalla ‘freschezza’ del contenuto al numero di volte in cui il termine di ricerca compare nella pagina. La modifica è stata attuata per far risaltare pagine più autorevoli e far retrocedere contenuti di scarsa qualità.

Per quanto riguarda i modi più semplici tramite i quali gli utenti possono fornire alla società feedback diretti, le modifiche riguardano due funzionalità importanti: il Completamento Automatico e i Featured Snippets. Quando si cerca qualcosa su Google, sotto la barra di Ricerca si possono vedere comparire dei suggerimenti in frasi o parole sulla base di quello che si sta digitando: questo è il completamento automatico, un modo per velocizzare l’esperienza di ricerca aiutando a prevedere i termini di ricerca che l’utente potrebbe voler digitare. I Featured Snippets, invece, mostrano una selezione delle informazioni rilevanti rispetto alla ricerca in alto nella pagina dei risultati. A generare quello che vede l’utente in queste funzionalità è un algoritmo sulla base di quello che le persone cercano e il contenuto che è disponibile sul web. Anche qui ci sono stati casi in cui i risultati mostrati potevano essere inattesi, poco accurati o offensivi. Con le nuove modifiche, Google vuole rendere più semplice per le persone segnalare tramite feedback diretto il contenuto che appare sia nelle predizioni del Completamento automatico sia in Featured Snippets. "Intendiamo usare questi feedback per migliorare i nostri algoritmi." ha detto Gomes. Per fare una segnalazione diretta, basta premere su ‘lasciaci un feedback’ che Google mostra al fianco del Completamento Automatico e dei Featured Snippets.

Gomes ha spiegato che Google negli ultimi mesi ha ricevuto critiche per le previsioni di ricerca "scioccanti o offensive" comparse in alcuni casi nel Completamento automatico, ma la società si è subito attivata per porvi rimedio valutando come migliorare le proprie policy sul contenuto e sono state aggiornate di conseguenza. Ora queste policy sono disponibili nella Guida online di Google, visibile a tutti, con scritto anche come alcuni termini vengono rimossi.

Secondo Gomes, circa il 15% delle ricerche ogni giorno sono nuove, dunque "c’è sempre più lavoro che dobbiamo fare per fornire alle persone le risposte migliori alle loro domande prendendole da una ampia varietà di fonti legittime", ammettendo che i risultati di ricerca non potranno mai essere perfetti, ci saranno sempre dei piccoli errori, ma la società vuole impegnarsi a fare in modo che questi ‘errori’ siano nella minor quantità possibile, fornendo agli utenti dei prodotti che possano essere util.

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