Google localizza i risultati di ricerche e mappe

Fornendo risultati delle ricerche su Google in base alla posizione e non al dominio servirà ad offrire una esperienza ottimale agli utenti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Quando si sta effettuando una ricerca su Google si presume che vengano forniti i risultati più utili per la query inviata. Cosi’ si puo’ dire che è stato fino ad oggi, mentre Google si appresta ad introdurre una modifica per rendere i risultati delle ricerche ancora migliori. Questo sulla base della considerazione che, stando a quanto rivelato da Google nel suo blog, oggi circa una su cinque ricerche su Google è correlata alla posizione dell’utente, quindi fornire risultati di ricerca pertinenti a livello locale sta diventando sempre di piu’ una parte importante per fornire le informazioni più accurate.

Se in precedenza i risultati delle ricerche venivano basati sul codice del dominio di primo livello nazionale (ccTLD) del paese selezionato – ad esempio una ricerca all’interno di google.co.uk faceva riferimento al Regno Unito mentre in google.ca venivano mostrati risultati pertinenti al Canada, in google.ng alla Nigeria o in google.com.br al Brasile, Google da ora in poi baserà i risultati delle ricerche sulla posizione da cui avviene la query. Ad esempio, se ci si trova a Milano e si effettua una ricerca in Google.co.uk, i risultati saranno correlati alla posizione dell’utente – Milano – e non al Regno Unito.

Google – risultati delle ricerche in base alla posizione

Secondo Evelyn Kao, Product Manager di Google, riuscire a restituire risultati per le ricerche su Google in base "alla posizione" e non "al dominio" servirà ad offrire una "esperienza ottimale" all’utente.

"Abbiamo aggiornato il modo in cui contrassegnamo i servizi paese (country services) sul web mobile, l’applicazione Google per iOS e su desktop per ricerca e le mappe" spiega Kao. "Ora la scelta del servizio paese non sarà più indicata per dominio. Invece, per impostazione predefinita, verrà visualizzato il servizio paese corrispondente alla tua posizione.".

Pertanto, chi abita in Australia riceverà automaticamente il servizio paese per l’Australia, ma se si viaggia in Nuova Zelanda i risultati passeranno automaticamente al servizio paese della Nuova Zelanda. Al ritorno in Australia, si tornerà ad avere il servizio paese australiano.

Oltre che per i risultati in Google Ricerca la posizione attuale dell’utente servirà anche per determinare i risultati in Google Maps.

Se per qualche motivo non si vede il servizio paese corretto mentre si sta navigando, è comunque possibile accedere alle impostazioni e selezionare il servizio paese corretto da ricevere. In fondo alla pagina dei risultati della ricerca resta sempre possibile vedere chiaramente quale servizio di paese è in uso.

Cosa va a cambiare in concreto? Da ora in poi, anche digitando il relativo ccTLD nel browser (google.[co.uk,.it,.com,.de. ecc]) i risultati saranno mostrati sulla base del servizio paese della posizione in cui ci si trova.

Kao di Google nota che mentre questo aggiornamento va a cambiare il modo in cui i servizi Google Ricerca e Maps sono forniti non va ad influire sul modo in cui questi prodotti funzionano né va a cambiare come vengono gestiti gli obblighi derivanti dalle legislazioni nazionali: "Questo aggiornamento aiuterà ad ottenere i risultati più rilevanti in base alla tua posizione in linea non come Google gestisce i propri servizi in numerose altre piattaforme, tra cui YouTube, Blogger, Google Earth e Gmail".

Secondo Google questa modifica migliorerà l’esperienza delle ricerche fornendo automaticamente le informazioni più utili in base alla query di ricerca e ad altri contesti, inclusa la posizione degli utenti.

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