Google presenta nuovo modello di lavoro flessibile per i dipendenti

Il CEO di Google prevede che la forza lavoro dell'azienda sarà  per circa il 60 per cento dei dipendenti in ufficio alcuni giorni alla settimana (circa tre su cinque), un altro 20 per cento lavorerà  in nuovi uffici e il 20 per cento lavorerà  da casa.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, ha presentato come cambia il lavoro per i googler, vale a dire per i dipendenti dell’azienda di Mountain View. Nel corso dell’ultimo anno, gran parte dei lavoratori hanno lavorato in smart working ma adesso gli uffici di Google hanno iniziato nuovamente ad ospitarli, almeno per chi vuole. Infatti, stando alla lettera aperta che Pichai ha scritto ai suoi dipendenti e che ha pubblicamente condiviso tramite il blog di Google, i googler saranno liberi di scegliere in quale forma continuare a lavorare (libertà che avranno anche i nuovi assunti).

"Abbiamo trascorso l’ultimo anno concentrandoci sul supporto dei dipendenti durante la pandemia" scrive Pichai nella sua lettera. "Spero che i vantaggi extra come il congedo per cura, l’indennità per il lavoro da casa, i giorni di ripristino extra e la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo ti siano stati utili per superare questo momento difficile. E non abbiamo ancora finito. È straziante vedere il COVID crescere in luoghi come l’India, il Brasile e molti altri in tutto il mondo. Se vivi in ​​uno di questi posti, concentrati sul prenderti cura di te stesso e dei tuoi cari in questo momento. Siamo qui per supportare come possiamo. In altre aree, le condizioni sono meno terribili e le persone iniziano ad aprire le loro vite e pensano di tornare in ufficio".

Le sedi Google hanno quindi iniziato a riparire nei luoghi dove l’emergenza sanitaria è sottocontrollo, mentre in altri gli uffici resteranno ancora chiusi. Nei luoghi in cui Google è stata in grado di riaprire gli uffici a titolo volontario, quindi con i dipendenti che hanno potuto scegliere se tornare in ufficio o proseguire il lavoro da casa, quasi il 60% dei googler ha scelto di tornare in ufficio, ha detto Pichai.

Lavorare in Google non è di certo lavorare come nella gran parte delle altre aziende, specialmente in quelle piccole. Sono veramente poche quelle aziende, come Google, che possono permettersi di ospitare i dipendenti in dei ‘campus’ enormi dove hanno a loro disposizione benefit, servizi di vario genere e grandi spazi. Da oltre 20 anni i dipendenti Google che lavorano presso i campus dell’azienda hanno a loro disposizione bar, uffici attrezzati delle più recenti tecnologie, ma anche palestra e campi sportivi, tra le altre cose. L’idea è che il dipendente deve  ‘stare bene’ nel luogo di lavoro, e non sentirsi sotto-stress continuamente, cosa che purtroppo avviene in molte aziende. E non sorprende quindi che gran parte dei dipendenti di Google non vedessero l’ora di tornare nei campus a cui erano abituati anzichè lavorare da casa.

Nonostante questo, Pichai ammette che molti dipendenti "apprezzerebbero la flessibilità di lavorare da casa un paio di giorni alla settimana, trascorrere del tempo in un’altra città per una parte dell’anno o addirittura trasferirsi lì in modo permanente". Ed è per questo che "il futuro del posto di lavoro in Google avrà spazio per tutte queste possibilità".

Google nell’ultimo anno ha lavorato per migliorare i propri uffici e renderli multifunzionali, mentre alcuni team si sono messi a sviluppare una tecnologia video avanzata che possa creare maggiore equità tra i dipendenti che lavorano in ufficio e coloro che si uniscono virtualmente. "Tutti questi sforzi ci aiuteranno a lavorare con maggiore flessibilità e scelta una volta che saremo in grado di tornare nei nostri uffici a livello globale" ha detto Pichai.

In linea generale, il nuovo modello di lavoro per i dipendenti di Google prevederà una settimana lavorativa più flessibile e maggiori possibilità di scelta su da dove lavorare.

Google passerà ad una settimana lavorativa ibrida in cui la maggior parte dei googler trascorrerà circa tre giorni in ufficio e due giorni ovunque lavorano meglio. Ci potrebbero comunque essere dei ruoli che potrebbero richiedere la presenza sul posto per più di tre giorni alla settimana.

Uno dei vantaggi di Google è la presenza globale dell’azienda, che sta investendo in molte grandi comunità a livello globale per aprire nuove sedi e creare quindi nuove opportunità per i dipendenti di spostarsi durante la loro carriera. 

Google ha previsto anche l’opportunità di lavorare completamente da remoto (lontano da un team o dall’ufficio), se fattibile in base alla tipologia del lavoro da svolgere. Prima della pandemia, Google aveva già migliaia di persone che lavoravano in luoghi separati dai loro team principali. Pichai si aspetta che questi numeri possano aumentare nei prossimi mesi man mano che saranno sviluppati più ruoli svolgibili da remoto.  

Considerando questi cambiamenti, Pichai immagina che la forza lavoro di Google sarà per circa il 60% dei googler in ufficio alcuni giorni alla settimana, un altro 20% lavorerà in nuovi uffici e il 20% lavorerà da casa.

Inoltre, Pichai prevede che i googler potranno lavorare temporaneamente da una posizione diversa dalla loro sede principale per un massimo di 4 settimane all’anno (con l’approvazione del loro responsabile) per "dare a tutti maggiore flessibilità durante l’estate e i viaggi di vacanza". E quando lo sviluppo di un nuovo progetto richiederà uno sforzo maggiore da parte dei googler, ci saranno dei "Focus Times", ossia momenti di concentrazione in cui i team dovranno riunirsi per lavorare "a testa bassa sui progetti". Google continuerà ad organizzare dei "Reset days", ossia ‘giorni di riposo’ per aiutare i dipendenti a ricaricarsi.

"So che lo scorso anno non è stato facile per nessuno e molti googler stanno ancora soffrendo a causa della pandemia" prosegue Pichai nella sua lettera. "Ce la faremo – insieme – come community di Google. Sono profondamente ottimista sul fatto che una volta fatto, saremo in grado di tornare insieme nei nostri uffici per vedere tutte le persone che ci sono mancate. E saremo in grado di lavorare insieme in modi completamente nuovi che migliorano sia il nostro lavoro che le nostre vite. Il futuro del lavoro è la flessibilità. Le modifiche di cui sopra sono un punto di partenza per aiutarci a fare il nostro lavoro al meglio e divertendoci nel farlo". 

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