FlashBack VR, Microsoft lavora alla Realta’ Virtuale per hardware poco potenti

Presso i laboratori di Microsoft Research si lavora al progetto FlashBack VR, una combinazione di tecnologie che potrebbero permettere anche agli smartphone meno potenti e laptop di gestire il carico richiesto per far vivere agli utenti un'esperienza di realtà virtuale completa.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Per la realtà virtuale accessibile a tutti quest’anno le grandi società dell’alta tecnologia stanno davvero gettando le basi per un futuro dove questa tecnologia diventerà di uso quotidiano. Attualmente, i dispositivi che permettono alle persone di vivere un’esperienza VR sono di livello molto base, ricordando che si è partiti da un pezzo di cartone con i Google Cardboard, ma i visori si sono poi evoluti in cio’ che oggi si puo’ trovare sul mercato come HTC Vive, Samsung Gear VR, Oculus Rift e altri ancora. Ci sono modelli che richiedono un semplice smartphone per funzionare, altri veri e propri computer potenti.

Ci sono Huawei, Samsung, HTC, Asus, Facebook, Google tra le altre società (e forse anche Apple in futuro) che hanno gia’ realizzato, o stanno ultimando, un visore VR, e in questo scenario Microsoft dove si piazza?

In realtà Microsoft si potrebbe ritenere davanti a tutti col suo progetto Hololens, che porta avanti gia’ da alcuni anni, ma è un progetto di realtà aumentata, cosa diversa dal concetto di realtà virtuale – la realtà aumentata prevede la sovrapposizione di immagini digitali al mondo fisico intorno a noi e con cui possiamo interagire, mentre la realtà virtuale nel mondo fisico non introduce elementi digitali.

Presso i laboratori di Microsoft Research, tuttavia, l’azienda di Redmond sta lavorando anche ad un progetto di realtà virtuale, chiamato FlashBack VR, e si tratta di una combinazione di tecnologie che potrebbero permettere anche agli smartphone meno potenti e laptop di gestire il carico richiesto per far vivere agli utenti un’esperienza di realtà virtuale completa.

Anche se puo’ non sembrare agli occhi dei meno esperti, i vari tipi di dispositivi VR necessitano di una grande potenza di calcolo per gestire i contenuti VR, per questo ci sono solo pochi smartphone compatibili con la maggior parte dei visori VR. Per fare un esempio semplice ma che possa aiutare a comprendere, se si apre un video VR in Youtube da un PC non molto potente, dopo pochi secondi di riproduzione si puo’ sentire il processore del computer ‘lavorare’ oltre la normalità, con la ventola di raffreddamento che inizia a girare velocemente (o semplicemente si notano rallentamenti al computer). Non a caso per dispositivi come Oculus Rift sono stati certificati computer desktop in grado di svolgere senza problemi cio’ che viene richiesto in termini di performance.

Flashback VR di Microsoft Research promette di rendere la realtà virtuale accessibile anche sui dispositivi meno potenti, nel concreto andando ad abbassare i requisiti grafici di elaborazione attraverso la compressione dei dati e cercando di prevedere i movimenti dell’utente nell’ambiente virtuale andando così a pre-caricare i contenuti.

In base alle poche informazioni che conosciamo oggi, Flashback di Microsoft Research si potrebbe definire come l’ambiente virtuale Daydream che Google sta sviluppando per la prossima versione di Android. A questo punto non ci resta che attendere l’evolersi dello sviluppo di questa tecnologia di Microsoft, il cui interesse principale resta comunque la Realtà Aumentata, piuttosto che la Realtà Virtuale.

Nel video qui sotto si puo’ vedere una demo di Flashback di Microsoft Research.

Demo Flashback di Microsoft Research

Impostazioni privacy