TIM attiva a Torino prima antenna 5G a onde millimetriche

Dal 2020, il 5G consentirà velocità maggiori nell'ordine di decine di Gbit e la connessione di fino a centinaia di migliaia di dispositivi. Intanto, disponibile la rete 4.5G per connessioni fino a 500Mbps.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

TIM investe sul 5G, attivo mercato dal 2020

Nel giugno 2015, si sono riuniti a Torino presso il TILab – centro di ricerca e innovazione del Gruppo Telecom Italia – per l’appuntamento internazionale “5G: what’s myth and reality?” [cosa è mito e realtà?] gli operatori telco e specialisti del settore per definire lo standard della telefonia mobile di nuova generazione 5G, lo standard che andrà a succedere l’attuale 4G/LTE.

L’incontro è servito per far conoscere use cases e nuove opportunità tecnologiche e di business che la tecnologia 5G introdurrà nel mercato a partire dal 2020.

La rete mobile di prossima generazione 5G avrà capacità di trasmissione fino a 10 Gbit/s (centinaia di volte oltre la velocità del 4G), ma anche capacità di poter gestire molti più dispositivi connessi contemporaneamente anche a kmq di distanza e con prestazioni di latenza bassissima, dell’ordine del millisecondo.

TIM ritiene che il 5G permetterà di fornire molti nuovi servizi, non solo nelle comunicazioni ma anche per i milioni di sensori che potranno essere collegati, dagli smartwatch agli oggetti domestici dell’Internet of Things, per arrivare ad avere una società ‘fully connected’.

Tra le innovazioni più importanti su cui gli operatori dovranno concentrarsi nell’immediato futuro è proprio quella dell’Internet delle cose, o Internet degli oggetti, che comprende dai sensori ultra leggeri e a basso consumo inseriti all’interno del tessuto degli abiti per controllare la nostra salute (temperatura, pressione sanguigna, battito del cuore, etc,), ai sistemi automatici di controllo del traffico stradale e della guida assistita di veicoli.

La rete di nuova generazione 5G è prevista arrivare nel 2020, e servirà anche per far evolvere le architetture di rete, che saranno nativamente di tipo cloud.

Nel corso della giornata torinese sono state presentate delle demo, quelle proposte da Ericsson, Nokia, Huawei, Samsung, NEC, Alcatel-Lucent, oltre alla start-up americana Kumu con il full-duplex, il dimostratore di Virtual RAN basato su un progetto Open Source e il progetto europeo iJOIN, dedicato sulle soluzioni RAN as a service in ottica 5G, cui TIM ha partecipato.

TIM Full Duplex Relay

TIM ha annunciato a gennaio 2016 l’inizio della sperimentazione a Torino in anteprima mondiale della tecnologia “Full Duplex Relay” che è in grado di raddoppiare la capacità della rete LTE in ottica dello sviluppo in futuro delle reti 5G.  La sperimentazione del Full Duplex Relay ha preso il via nei pressi della città di Torino in collaborazione con la start up americana Kumu Networks, che ha accettato di testare in situazioni di ‘vita reale’ la soluzione self-backhauled small cell 4G con la tecnologia Full Duplex.

Come funziona la tecnologia? Full Duplex Relay prevede l’utilizzo di un ripetitore intelligente capace di trasmettere e ricevere il segnale mobile sulla stessa frequenza, raddoppiando di fatto la capacità trasmissiva della rete. La tecnologia si presenta come una soluzione in grado di far viaggiare contemporaneamente le trasmissioni mobili in downlink e uplink, anche se di intensità diversa, ed è applicabile anche sulle attuali reti 4G mediante l’impiego di small cell in aree dove non è disponibile una soluzione di backhaul tradizionale.

Kumu Networks ha sviluppato la tecnologia che consente di superare l’auto-interferenza del segnale mobile e di raddoppiare l’efficienza dello spettro radio. Il Full Duplex si dice che sia uno dei più importanti e promettenti sistemi per spianare la strada della futura rete 5G, i cui test iniziali sono già stati completati con successo presso i laboratori TILab di TIM a Torino nel mese di giugno 2015.

Sul mercato è prevista l’introduzione della tecnologia 5G nel 2020, anno in cui possiamo aspettarci l’introduzione di nuovi servizi sia per le comunicazioni sia tra persone ma anche tra oggetti, perchè ricordiamo che da quest’anno il mercato dell’Internet of Things (ossia l’Internet degli Oggetti) crescerà, e quindi nel 2020 sarà già abbastanza sviluppato. Tra cinque anni, sempre piu’ dispositivi elettronici di casa saranno in grado di connettersi ad internet, per cui è previsto un incremento del consumo dei dati su connettività wireless.

La tecnologia 5G, pertanto, promette non solo velocità maggiori nell’ordine di decine di Gbit/s (centinaia di volte maggiore del 4G), ma anche la capacità di connettere fino a centinaia di migliaia di dispositivi per chilometro quadrato con prestazioni di latenza molto bassa, dell’ordine del millisecondo.

TIM accelera il percorso verso il 5G e, dopo aver condotto per alcuni mesi test in campo a Torino, Roma, Palermo e Sanremo della rete mobile LTE 4.5 per velocità di connessione fino a 500 Mbps su singola connessione dati in download, ha scelto Torino come prima città d’Italia e tra le prime d’Europa dove attivare una nuova rete mobile 5G. Il progetto è entrato il 10 marzo 2017 nella fase operativa grazie al Memorandum of Understanding siglato da TIM e dal Comune di Torino, mentre il 5 aprile sono stati concotti i primi test su campo, sempre a Torino. Il 14 dicembre, TIM presso il Politecnico di Torino ha attivato la prima antenna 5G a onde millimetriche sull’intero territorio nazionale, grazie alla quale è stata raggiunta una connessione che ha superato i 20 Gigabit/s. TIM ha collaborato con Ericsson, che ha consentito di far conoscere le potenzialità della rete 5G, utilizzando la banda di frequenza a 28 GHz su onde millimetriche che TIM sta sviluppando insieme a partner come Qualcomm Technologies Inc.

Sempre il 14 dicembre, per la prima volta in Italia su un sistema di rete sperimentale 5G, è stato realizzato un servizio di visita virtuale in tempo reale: dal Politecnico di Torino è stato possibile visitare Piazza Carlo Alberto pur trovandosi dall’altra parte della città con una guida avatar che ha accompagnato il visitatore dotato di visore e sensori.

PROGETTO TORINO 5G. A Torino TIM sperimenta in ambito metropolitano la tecnologia 5G con l’obiettivo di dare impulso alla realizzazione di una rete mobile di nuova generazione come parte del progetto chiamato “Torino 5G”, il quale prevede l’estensione progressiva sul territorio urbano comunale della nuova infrastruttura a banda ultralarga mobile con l’obiettivo di coprire l’intera città entro il 2020. Il progetto “Torino 5G” prevede di installare, entro il 2017, oltre 100 small cell nelle principali aree del centro Città, tra cui via Roma, via Po, via Garibaldi, via Lagrange, piazza Vittorio, nel Quadrilatero Romano, oltre che nelle zone del Politecnico e dell’Università di Torino. La nuova rete mobile sarà supportata dall’infrastruttutura in fibra ottica di TIM che già oggi raggiunge la quasi totalità del territorio comunale. Torino sarà candidata da TIM come prima città italiana 5G per diventare sede preferenziale delle attività previste dal 5G Action Plan della Commissione Europea, che ha l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo attraverso l’avvio di sperimentazioni e successivamente dell’utilizzo pubblico della nuova tecnologia partendo dalle principali aree metropolitane. Torino, quindi, entrerà a far parte della prima rete paneuropea di città interconnesse 5G. La sperimentazione del 5G a Torino coinvolgerà un massimo di 3.000 utenze, che potranno accedere a servizi e applicazioni sperimentali, forniti all’amministrazione cittadina e resi possibili dalla rete 5G di TIM. In particolare, TIM potrà fornire alla città di Torino i servizi di nuova generazione legati alla Smart City, come quelli relativi alla pubblica sicurezza, alla gestione delle flotte di mezzi pubblici ed erogazione di servizi informativi ad esse connessi, oltre che soluzioni di telesorveglianza in ampie zone del territorio cittadino, di realtà virtuale a supporto del turismo.

TIM 5G DAY. Il 5G è la nuova rete di quinta generazione che segnerà la tecnologia mobile del futuro. Dal volo di un drone connesso alla rete radiomobile che invia in tempo reale flussi video ad un server in cloud computing, alla “virtual reality“ e le tecnologie immersive per portare virtualmente nei centri storici delle città attraverso una ricostruzione 3D o giocare in rete con un avversario a chilometri di distanza, fino alle applicazioni cloud robotic per l’Industry 4.0 per l’ottimizzazione dei processi produttivi monitorati in real time e controllati in cloud grazie alle capacità della rete ultrabroadband. Sono questi esempi di scenari presentati a Torino il 5 aprile 2017 da TIM in occasione del “5G Day”, l’incontro tenutosi presso il centro d’innovazione e sviluppo Open Lab di TIM con i rappresentanti delle istituzioni, autorità e aziende del settore, al fine di rafforzare il confronto sullo sviluppo e le potenzialità della tecnologia mobile del futuro che renderà disponibili a cittadini e imprese i nuovi servizi legati alla smart city abilitati dal 5G. In occasione del “5G Day” TIM ha raggiunto nei test su rete live mobile la velocità fino a 700 Mbps in download e fino a 75 Mbps in upload, in collaborazione con Qualcomm Technologies Inc. ed Ericsson. Un nuovo traguardo che fa seguito al primato europeo realizzato per il lancio commerciale della tecnologia 4.5G fino a 500 Mbps. Il servizio fino a 700 Mbps sarà reso disponibile ai clienti TIM nei prossimi mesi con l’arrivo di smartphone abilitati e con l’upgrade della rete 4.5G in corso nelle principali città. L’iniziativa del 5G Day a Torino è stata un’importante occasione per delineare gli scenari e gli orientamenti emergenti a livello internazionale e per presentare le prime sperimentazioni 5G a livello mondiale. Alcune di queste applicazioni sono state protagoniste di demo live effettuate all’Open Air Lab di TIM svolte in collaborazione con player di settore come Ericsson, Huawei, Nokia, Samsung e SEiKEY. In particolare sono state illustrate le tecnologie immersive grazie alle quali sarà possibile interagire con persone e oggetti in mondi virtuali pur trovandosi al lato opposto del mondo. Le soluzioni di virtual reality potranno essere adottate nell’ambito della progettazione industriale, nell’intrattenimento e nel turismo.

TIM 4.5G. TIM è stato il primo operatore in Europa ad offrire ai propri clienti consumer e business, da fine 2016, a Roma, Palermo e Sanremo accesso alla rete mobile 4.5G, andando cosi’ ad avanzare nella strada che porterà il 5G in Italia, dopo aver lanciato per prima in Italia il 4G Plus (LTE Advanced) e aver raggiunto la massima velocità dei 300 Mbps attualmente offerta sulla rete LTE in otto città (Roma, Milano, Genova, Torino, Napoli, Prato, Verona e Palermo). TIM, collaborando con Ericsson e Qualcomm Technologies per il modem LTE X16, ha condotto per mesi test di connessione su rete mobile LTE fino a 500 Mbps in laboratorio a Torino e poi in campo utilizzando le stazioni radio base presenti nella città, riuscendo a raggiungere questo importante risultato grazie all’utilizzo di un piu’ ampio spettro di frequenze per una singola connessione dati – ottenuto combinando le bande di frequenza LTE tramite Carrier Aggregation – e incrementando la velocità di trasmissione a parità di banda disponibile tramite evolvendo i sistemi di trasmissione delle antenne e delle tecniche di codifica e di modulazione. Il 4.5G è una tecnologia che utilizza la nuova banda di frequenza LTE a 1500MHz, la cosiddetta banda L e, tramite nuove tecniche di codifica e di modulazione ed evoluzioni dei sistemi di trasmissione delle antenne, incrementa l’efficienza spettrale, cioè la velocità di trasmissione a parità di frequenze disponibili.

TIM dal 15 dicembre 2016 offre accesso alla rete LTE 4.5G nelle città di Roma, Palermo e Sanremo per i clienti che hanno il primo telefono compatibile con questa tecnologia, il Sony Xperia XZ. Lo smartphone, presentato in occasione di IFA 2016, monta il processore Qualcomm Snapdragon 820 con LTE X12, in grado di supportare la nuova banda L e le nuove tecniche di codifica e modulazione introdotte sulla rete 4.5G di TIM.

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