Operatori telefonici, Tariffe sempre piu’ salate. Confronto 2013 vs 2015

Gli operatori telefonici stanno diventando piu' cinici. Con le modifiche fatte nel corso degli ultimi due anni hanno mediamente aumentato i prezzi delle offerte e non si sono limitati a questo. Da qualche mese fanno pagare anche la 'tredicesima' ai clienti, ovvero questi ultimi anziche' 12 rinnovi annuali si trovano a pagarne 13. E non finisce qui.

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maurix

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C’erano una volta – qualche anno fa in realtà – degli operatori telefonici che si facevano concorrenza e offrivano opzioni davvero convenienti. I clienti erano contenti. Ma le cose erano destinate a cambiare. Accortisi di non guadagnare abbastanza, decisero di smettere di scannarsi a vicenda. Chi ne pagò le conseguenze furono i clienti.

Abbiamo scelto di cominciare l’articolo a mo di favola in maniera da riassumere sinteticamente la parabola discendente della convenienza delle tariffe di telefonia mobile che si è verificata negli ultimi tre anni.

Ma facciamo una considerazione più ad ampio spettro. Partiamo da qualche anno prima, ovvero dall’avvento dei primi telefoni portatili. Quando sono comparsi i primi cellulari, circa una ventina di anni fa, telefonare era piuttosto costoso. Nulla di strano, poichè il ‘cellulare’ lo avevano in pochi. Era un extra, un gioiellino per poche persone. Man mano si è diffuso, gli operatori hanno cominciato a fare economie su larga scala e le tariffe sono diventate più competitive.

Il primo cambiamento arriva agli inizi del 2000, con i primi smartphone (Nokia Symbian e Windows Mobile su tutti). Questi nuovi prodotti prendono uno slancio importante nel 2007, anno in cui viene presentato iPhone. Apple ha avuto il merito di scuotere questo segmento di mercato, e ha contribuito a sdoganarlo definitivamente negli anni seguenti grazie anche all’ascesa di Android.

Dunque con gli smartphone ormai a portata di tutti per prezzi e caratteristiche, gli utenti non avevano più bisogno solamente di minuti e di messaggi. Anche i MB diventavano importanti. Le nuove tecnologie radio si sono susseguite (si è passati dal 2G, al 3G e oggi si sta arrivando al 4G). C’è stato un momento in cui la concorrenza tra gli operatori esisteva, era reale. Questo momento ha avuto l’apice nel 2013.

ESTATE 2013: LE OFFERTE MIGLIORI
Due Estati fa si potevano sottoscrivere offerte tutto incluso a partire da 4 euro al mese. Con questo prezzo, per esempio, Tre offriva All-In Small con 120 minuti, 120 SMS e 1 GB al mese. Con 6 euro al mese c’era All-In Medium che offriva 400 minuti, 400 SMS e 1 GB. Al medesimo prezzo Wind con All Inclusive Fresh dava 120 minuti, 120 SMS e 2 GB.

Salendo a 10 euro al mese c’erano Wind All Inclusive Big con 400 minuti, 400 SMS e 2 GB; Tre All-In Large con 800 minuti, 800 SMS e 1 GB; Tim Special con 400 minuti, 1000 SMS, chiamate illimitate verso un numero Tim, 2 GB, Cubomusica; Vodafone Special con 400 minuti, 1000 SMS, chiamate illimitate verso un numero Vodafone e 2 GB.

Dunque chi non aveva bisogno di tanti minuti o SMS poteva cavarsela con 4 euro al mese, mentre coloro che volevano qualcosa di più potevano, con 10 euro, avere tanti minuti, SMS e GB, oltre (vedi con TIM) allo streaming illimitato di canzoni con Cubomusica. C’erano poi anche offerte più care (vedi Wind All Inclusive King con 900 minuti, 900 SMS e 2 GB a 19 euro al mese, per esempio) ma che al momento non ci interessano.

ESTATI SEGUENTI: GLI OPERATORI FANNO CARTELLO
Oggi, nell’Estate 2015, il prezzo minimo per un’offerta tutto incluso rispetto a due anni fa è raddoppiato. In caso di attivazione, difficilmente sui riesce ad andare sotto la soglia degli 8 euro. E con 8 euro troviamo offerte veramente deludenti. Un esempio è All Inclusive Senior, l’offerta di Wind che costa attualmente meno (le altre partono da 10 euro), che da 200 minuti, 200 SMS e (appena) 500 MB.

Non che ci sia molta scelta.

La banda bassotti

ALTRA BEFFA: I RINNOVI OGNI 4 SETTIMANE
Probabilmente non ve ne siete accorti, ma recentemente molti operatori per aumentare la soglia dei ricavi hanno cominciato a proporre le offerte non più su base mensile. Queste, che prima avevano un rinnovo su base mensile, ora stanno diventando (sono diventate) con rinnovo ogni 4 settimane.

Da 12 rinnovi all’anno di passa dunque a 13. Facciamo un paio di calcoli: se prima si spendevano 120 euro all’anno per un’ipotetica proposta da 10 euro con 12 rinnovi mensili, ora se ne spenderanno 130 per 13 rinnovi quadri-settimanali. E’ un aumento dei costi chiaro e tondo, di circa l’8%, che i clienti dovranno accollarsi.

Tre adotta questa politica già da qualche anno (politica che ha attecchito anche sugli altri). A Marzo anche Wind ha fatto la stessa scelta: tutti i nuovi clienti che hanno attivato un’offerta a partire dal 9 Marzo ora hanno un rinnovo che scatta ogni 28 giorni. Lo stesso ha fatto Vodafone, a Giugno (con le opzioni Flexi). A esse è seguita anche TIM, che non volendo essere da meno ha introdotto questa novità non solo ai nuovi piani tariffari ma anche a quelli sottoscritti in precedenza.

GLI OPERATORI FANNO QUELLO CHE VOGLIONO
Al momento della sottoscrizione alcune offerte sono bollate con la dicitura "soglie bloccate per sempre". Oppure "prezzo bloccato per sempre". Insomma, l’idea che si vuole far passare è che le condizioni del piano non cambieranno mai. Se io attivo l’offerta X con le caratteristiche Y, so che tra 2, 5, 10 o 50 anni avrò ancora la medesima offerta X con le caratteristiche Y.

Non c’è nulla di più falso. Nonostante le promesse profuse, che all’evidenza dei fatti si dimostrano solo parole al vento, quando un operatore decide che sia arrivato il momento giusto che cosa fa? Modifica unilateralmente il contratto. Lo fa avvisando il cliente con 30 giorni di anticipo attraverso un SMS. Il cliente è libero semplicemente di subire il cambio oppure di cambiare offerta (o operatore).

Visto il peggioramento complessivo delle offerte di telefonia che abbiamo visto negli ultimi due anni, chi si volesse tenere stretta un’offerta sottoscritta sapientemente nel 2013 si metta l’animo in pace. E’ un’ingiustizia, ma è così.

Un esempio reale? Andate a chiedere il parere di chi aveva una All-In Small (da 4 euro al mese) o una All-In Large (da 6 euro al mese). Le offerte sono state modificate unilateralmente, passando rispettivamente a 6 e a 8 euro al mese. L’aumento è stato "giustificato" con il passaggio da 1 a 2 GB al mese di soglia dati.

LA SOLUZIONE? DISILLUDERSI E SVEGLIARSI
Quando si parla di operatori telefonici non bisogna avere pietà, visto che il sentimento è ricambiato. Le promesse che ci vengono fatte sono proprio da marinai (alla faccia della tanto reclamizzata fidelizzazione del cliente…). Bisogna avere il tempo e la voglia di cercare offerte più vantaggiose. Quando le si trovano, sottoscriverle senza indugio. Se un cliente viene trattato subdolamente ha tutto il diritto di reagire dicendo bye bye al ‘vecchio’ operatore (chissà, magari per poi tornarci sei mesi dopo se arriva un’offerta migliore). 

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