TIM sperimenta tecnologia vRAN per migliorare qualita’ della rete mobile

Con la tecnologia Virtual Radio Access Network si potranno sfruttare i benefici offerti dall'LTE Advanced per ottimizzare la velocità ed eliminare le interferenze che si verificano tra le celle servite da stazioni radio base diverse.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

TIM per prima in Europa e tra le prime aziende al mondo ha annunciato di aver concluso con successo la sperimentazione a Torino della tecnologia Virtual Radio Access Network (vRAN) grazie alla quale sarà possibile migliorare la qualità dell’attuale rete mobile e di aumentarne l’efficenza anticipando le prestazioni che saranno garantite dal 5G.

La sperimentazione della tecnologia vRAN – realizzata dall’azienda Altiostar del Massachussets (USA) – è stata realizzata presso i laboratori torinesi TILab e si è dimostrata come la prima rete wireless in grado di centralizzare e virtualizzare i segnali radio, anche in presenza di fronthauling Ethernet.

Con vRAN si potranno sfruttare i benefici offerti dall’LTE Advanced per ottimizzare la velocità ed eliminare le interferenze che si verificano tra le celle servite da stazioni radio base diverse.

Per la sperimentazione della nuova tecnologia è stata utilizzata la rete 4G, ma TIM ha comunicato che il sistema vRAN si puo’ utilizzare anche per la futura rete 5G. Sul mercato è prevista l’introduzione della tecnologia 5G nel 2020, anno in cui possiamo aspettarci l’introduzione di nuovi servizi sia per le comunicazioni sia tra persone ma anche tra oggetti, perchè ricordiamo che da quest’anno il mercato dell’Internet of Things (ossia l’Internet degli Oggetti) crescerà, e quindi nel 2020 sarà già abbastanza sviluppato.

A livello tecnico, l’architettura vRAN si compone di apparati radio di piccole dimensioni e a basso consumo energetico collocate nei pressi delle antenne e collegati attraverso la rete Ethernet agli strumenti che elaborano il segnale. I nuovi apparati possono quindi essere posizionati in sedi remote e virtualizzati su server e non più su hardware dedicato.

La sperimentazione ha dimostrato l’efficacia di questa tecnologia anche in presenza di collegamenti di fronthauling a lunga distanza: è stata anche sperimentata la configurazione con moduli radio installati a Roma e server presenti a Torino.

TIM ha inoltre definito un’architettura aperta per la realizzazione di funzionalità SON (Self Organizing Network) per la configurazione automatica della rete.

“Con questa prima fase di sperimentazione in laboratorio abbiamo potuto verificare i benefici offerti dall’architettura vRAN.” ha dichiarato Gabriela Styf Sjoman, Responsabile di Engineering & TILab di TIM. “L’evoluzione della rete mobile verso il 5G richiede rapidità di innovazione per sostenere la crescita esponenziale del traffico… La vRAN è un elemento chiave per assicurare un efficace evoluzione della rete mobile, fornendo massime prestazioni, efficienza e rapida introduzione delle nuove funzionalità”.

“La vRAN è un elemento fondante dell’evoluzione della rete di accesso radio verso LTE Advanced e 5G”, ha dichiarato Ashraf M. Dahod, Presidente e CEO di Altiostar. “Investendo nella architettura giusta, gli operatori più innovativi possono realizzare le future autostrade dell’informazione.”.

TIM investe sul 5G, sul mercato dal 2020

http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Operatori/39014_TIM-investe-sul-5G-sul-mercato-dal-2020-.php

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