Bando 5G, tutte le frequenze assegnate a Vodafone, Telecom Italia, Wind Tre, Iliad e Fastweb

Il 5G sarà  un fattore abilitante per una serie di servizi in grado di rivoluzionare la vita dei cittadini, consumatori e imprese, proiettandoci in un ambiente in cui tutto sarà  più smart e connesso.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il 2 ottobre 2018 si è chiusa la procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il 5G avviata lo scorso 13 settembre.

Il 5G abiliterà una serie di servizi che potranno rivoluzionare la vita dei cittadini, consumatori e imprese, proiettandoci in un ambiente in cui tutto sarà più smart e connesso. Dalle auto, alle città, all’agricoltura e agli ospedali, l’Internet delle Cose e le infrastrutture connesse, decine di miliardi di device e sensori IoT con connessione cellulare, genereranno sempre più dati. Le reti 5G consentiranno di ottenere una capacità di download di circa 10-50 Gigabit con una latenza massima di 1 millisecondo per le comunicazioni mobili, assicurando pertanto un evidente miglioramento in ottica complementare e integrativa delle performance ad oggi garantite dal 4G (e sue evoluzioni come il 4.5G).

Le procedure della Gara 5G del Mise hanno portato ad una competizione conclusasi in 14 giornate di miglioramenti competitivi e con 171 tornate, con il maggiore interesse pervenuto per la banda 3700 MHz. L’introito raggiunto ha superato del 164% il valore delle offerte iniziali e del 130,5% la base d’asta. L’ammontare totale delle offerte per le bande messe a gara ha raggiunto i 6.550.422.258,00 euro, superando di oltre 4 miliardi l’introito minimo fissato nella Legge di Bilancio.

In particolare, i lotti per la banda 700 MHz FDD hanno raggiunto la quota di 2.039.909.188,00 euro, i lotti per la banda 3700 MHz hanno raggiunto quota pari a 4.346.820.000,00 euro, e i lotti per la banda 26 GHz hanno raggiunto la quota di 163.693.070,00 euro. Non sono state fatte offerte per i lotti 700 MHz SDL, e i soggetti che ne hanno manifestato l’interesse potranno partecipare alla fase di gara successiva, secondo le procedure previste dal disciplinare di gara per frequenze non aggiudicate, al via da venerdì 5 ottobre.

Il lotto riservato ai nuovi entranti di 10 MHz in banda 700 MHz FDD è stato aggiudicato dal remedy taker Iliad Italia per 676.472.792,00 euro, mentre Vodafone si è aggiudicata 2 lotti generici in banda 700 MHz FDD, per un totale di 10 MHz alla cifra complessiva di 683.236.396,00 euro. I restanti 2 lotti generici in banda 700 MHz FDD, per un totale di 10 MHz, sono andati a Telecom Italia per un importo complessivo di 680.200.000,00 euro.

I 5 lotti in banda 26 GHz sono stati aggiudicati 1 per ogni società: a Telecom Italia un lotto per 33.020.000,00 euro, a Iliad Italia un lotto per 32.900.000,00 euro, a Fastweb un lotto per 32.600.000,00 euro, a Wind 3 un lotto per 32.586.535,00 e a Vodafone Italia un lotto per 32.586.535,00 euro.

Telecom Italia si è aggiudicata il lotto specifico (C1) di 80 MHz per 1.694.000.000,00 euro, mentre Vodafone Italia si è aggiudicata il lotto generico di 80 MHz per 1.685.000.000,00 euro, Wind 3 si è aggiudicata un lotto generico di 20 MHz per 483.920.000,00 euro e la società Iliad Italia si è aggiudicata il secondo lotto generico di 20 MHz per 483.900.000,00 euro.

Ecco la tabella riassuntiva dei lotti assegnati:
• 700 MHz blocco riservato a ILIAD ITALIA per 676.472.792 euro
• 700 MHz blocco generico VODAFONE ITALIA per 345.000.000 euro
• 700 MHz blocco generico TELECOM ITALIA per 340.100.000 euro
• 700 MHz blocco generico TELECOM ITALIA per 340.100.000 euro
• 700 MHz blocco generico VODAFONE ITALIA per 338.236.396 euro
• 3700 MHz blocco specifico (80 MHz) TELECOM ITALIA per 1.694.000.000 euro
• 3700 MHz blocco generico (80 MHz) VODAFONE ITALIA per 1.685.000.000 euro
• 3700 MHz blocco generico (20 MHz) WIND TRE per 483.920.000 euro
• 3700 MHz blocco generico (20 MHz) ILIAD ITALIA per 483.900.000 euro
• 26 GHz blocco generico TELECOM ITALIA per 33.020.000 euro
• 26 GHz blocco generico ILIAD ITALIA per 32.900.000 euro
• 26 GHz blocco generico FASTWEB per 32.600.000 euro
• 26 GHz blocco generico WIND TRE per 32.586.535 euro
• 26 GHz blocco generico VODAFONE ITALIA per 32.586.535 euro

Tutte le frequenze hanno caratteristiche diverse e complementari in termini di copertura, penetrazione e capacità e saranno disponibili fino al 2037.La banda 700 MHz – disponibile dal 2022 – sarà utilizzabile per implementare servizi 5G sempre più evoluti, offrendo una copertura nazionale estesa per applicazioni di nuova generazione come realtà virtuale e aumentata, veicoli connessi, robotica, e applicazioni IoT ad alta densità di dispositivi. Applicazioni che porteranno cambiamenti profondi nello stile di vita dei consumatori, nei rapporti del settore pubblico con i cittadini e nei modelli operativi delle aziende, con impatti sull’intera società. La banda 3700 MHz consentirà di offrire da subito servizi di nuova generazione, con performance superiori in termini di velocità e latenza, permettendo di gestire i crescenti volumi di traffico. Grazie alla banda 26 GHz sarà possibile fornire servizi ad altissime prestazioni in luoghi ad alta densità di traffico come i centri delle città, gli stadi o gli impianti industriali.

In relazione al pagamento delle frequenze, il Governo ha stabilito nella legge di bilancio del 2017 che gli incassi avverranno prioritariamente con gli introiti derivanti dalle frequenze 3.6-3.8 e 26.5-27.5. Per l’anno in corso il Governo ha identificato, in relazione all’asta 5G, un incasso da parte di tutti gli operatori di 1.250 milioni di euro, per il 2019 di 50 milioni, per il 2020 di 300 milioni, per il 2021 di 150 milioni e la restante eccedenza nel 2022. 

Bando 5G, le frequenze assegnate a Vodafone

Vodafone Italia ha acquisito frequenze 5G, nell’ambito dell’asta indetta dal Mise per l’assegnazione dei diritti d’uso, per un investimento complessivo di 2.401 milioni di euro.

Lo spettro acquisito da Vodafone Italia comprende le seguenti bande:
• 700 MHz – 2 x 10 MHz FDD (Frequency Division Duplexing) per 683 milioni di euro, disponibili dal 1 luglio 2022, con licenza di 15 anni e 6 mesi.
• 3700 MHz – 80 MHz per 1.685 milioni di euro, disponibili dal 1 gennaio 2019, con una licenza di 19 anni.
• 26GHz – 200 MHz per 32,586 milioni di euro, disponibili dal 1 gennaio 2019, con una licenza di 19 anni.

Vodafone è già attiva nella sperimentazione della tecnologia 5G, promossa dal Mise, nell’area metropolitana di Milano per trasformare la città lombarda nella capitale 5G d’Europa. Vodafone coprirà l’80% della popolazione dell’area già entro dicembre 2018.

“Ci siamo aggiudicati frequenze in tutte le bande offerte" – ha dichiarato Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia. "Questo investimento, insieme all’attuale dotazione di frequenze, consente a Vodafone di consolidare la leadership nella qualità della rete, porsi all’avanguardia nella realizzazione della infrastruttura e dei servizi 5G ed accelerare lo sviluppo della propria strategia digitale. Riteniamo, comunque, che sia sempre necessario trovare un punto di equilibrio tra il costo delle licenze derivante dall’asta competitiva, il capitale che dovrà essere investito per la realizzazione della nuova infrastruttura, e i più ampi benefici che il 5G porterà ai consumatori, all’industria e alla società. Sarà essenziale l’adozione di tutte le misure, a partire dalla semplificazione delle procedure autorizzative, volte a garantire la sostenibilità di tali investimenti”. 

Bando 5G, le frequenze assegnate a Wind Tre

Wind Tre ha acquistato frequenze 5G, nell’ambito dell’asta indetta dal Mise per l’assegnazione dei diritti d’uso, a 20 MHz nella banda 3,6-3,8 GHz e a 200 MHz in quella 26,5-27,5 GHz per un investimento complessivo di 517 milioni di euro. 

Jeffrey Hedberg, CEO di Wind Tre, commenta: “Saremo in grado di lanciare i nuovi servizi 5G su 50 MHz, attraverso l’integrazione dei nostri attuali, e non ancora utilizzati, 30 MHz nello spettro di frequenze ‘5G ready’ a 2,6 GHz con le nuove risorse che ci siamo aggiudicati nell’asta odierna. Siamo fortemente impegnati sul futuro del 5G e abbiamo le risorse finanziarie e una struttura di costi snella, per continuare a innovare e a fornire ai nostri clienti in tutto il Paese servizi broadband di alta qualità e a prezzi vantaggiosi”.

Bando 5G, le frequenze assegnate a Telecom Italia

TIM si è aggiudicata un blocco a 3700 MHz per 80 MHz totali (con 1.694 milioni di euro) e un blocco a 26 GHz per 200 MHz totali (con 33 milioni di euro), e due blocchi a 700 MHz per un investimento complessivo di 2.407 milioni di euro. 

L’Amministratore Delegato di TIM, Amos Genish ha così commentato: “Grazie all’aggiudicazione di tutte e tre le frequenze in gara, TIM consolida la sua posizione di leadership in Italia. Le nuove frequenze acquisite rappresentano un asset fondamentale per lo sviluppo futuro del Gruppo e contestualmente per la crescita della digitalizzazione del Paese. Le sperimentazioni avviate in questi anni hanno portato, unico caso in Italia, già a risultati tangibili e l’antenna accesa a Bari recentemente certifica il primato tecnologico di TIM. Proseguiremo nel nostro impegno per l’innovazione e siamo convinti di poter continuare ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avanguardia e la migliore esperienza digitale disponibile sul mercato. Intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, robotica sono i driver dell’innovazione del prossimo decennio, cui va aggiunta una rete di sensori, che saranno un trilione entro il 2025. Su questi pilastri si basa la trasformazione digitale che porterà alla creazione della Gigabit Society, in cui TIM continuerà a giocare un ruolo da protagonista in Italia”.

TIM sfrutterà da subito i blocchi 5G a più alta frequenza (i 3700 MHz e 26 GHz), con le frequenze già proprie, con le sperimentazioni già in corso a Torino, Bari e Matera e nella Repubblica di San Marino, dove TIM ha già avviato l’implementazione di servizi in ambito Smart City (pubblica sicurezza, trasporti, monitoraggio ambientale), sanità, turismo e cultura, oltre ad applicazioni nel campo dei media, dell’education e della realtà virtuale. La banda 3700 MHz, già utilizzata per la sperimentazione avviata a inizio anno, è disponibile da subito; dal 2019 sarà disponibile la banda millimetrica 26 GHz, già “5G-ready” e utilizzata per testare i primi servizi 5G. Le frequenze a 700 MHz, disponibili a partire dal 2022, serviranno a rafforzare la copertura UBB su tutto il territorio, anche indoor, con l’implementazione della tecnologia 5G.

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