Iliad nel diventare indipendente viene frenata da ostacoli normativi

Iliad Italia vuole arrivare ad avere 3.500 siti radio installati a fine 2019 nel territorio italiano, obiettivo difficile da raggiungere ma non impossibile. L'operatore vuole l'indipendenza da Wind Tre.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Iliad, l’operatore mobile presente in Italia da poco piu’ di un anno, ha intenzione di attivare una propria rete sul territorio italiano, per distaccarsi dalla rete di Wind Tre su cui attualmente opera in ran sharing (3G e 4G). L’obiettivo di Iliad Italia è di diventare un operatore indipendente. La strategia è stata rivelata dall’Amministratore Delegato della società, Benedetto Levi, di fronte alla commissione Lavori Pubblici del Senato, come riportato da CorriereComunicazioni.it.

Iliad sta lavorando coi principali fornitori del settore per sviluppare la sua rete e diventare quanto prima possibile un operatore indipendente. L’obiettivo, come riferito da Levi, è di avere 3.500 siti radio installati a fine 2019. Ci sono, tuttavia, due freni che rendono difficile per Iliad raggiungere l’obiettivo: i limiti delle emissioni elettromagnetiche sono molto piu’ bassi in Italia che neeli altri Paesi europei e i regolamenti urbanistici in Italia sono disomogenei. Riguardo a quest’ultimo punto, le procedure di attivazione dei siti radio variano a seconda del Comune e della Regione, quindi seguire ogni procedura rallenta inevitabilmente lo sviluppo dell’infrastruttura nel suo complesso.

Come riportato da Wikipedia, a febbraio 2018 Iliad ha sottoscritto un accordo con Cellnex per poter installare le proprie antenne sulle torri della società spagnola mentre un anno piu’ tardi ha siglato un accordo con INWIT per poter installare le proprie antenne sulle torri della controllata di TIM.

Riguardo al Disegno di legge che si sta discutendo in Commissione sulla trasparenza delle tariffe telefoniche, voluto per arginare il fenomeno delle rimodulazioni, l’Ad di Iliad Italia ha detto che la sua azienda è allineata con lo spirito della norma, ritenendo che "la trasparenza debba essere una ‘conditio sine qua non’ e che abbia creato maggiore consapevolezza negli utenti del nostro settore". Ma serve maggiore chiarezza: “chiarire meglio la portata della norma, ovvero se questo divieto è riferito ai primi 6 mesi oppure è totale (…) pur ribadendo che è un provvedimento che non ha un impatto diretto su di noi, essendoci noi già impegnati a non effettuare rimodulazioni né adesso, né dopo 6 mesi e né più tardi". Riguardo all’obbligo di indicare il ‘costo totale’ comprensivo di tutte le voci di costo dei servizi preattivati e opzioni, anche su questo punto l’Ad si è espresso favorevole: "Le nostre offerte hanno una serie di servizi ‘ancillari’ che noi offriamo gratuitamente”.

Infine, Levi ha detto di contare molto anche sul rafforzamento del ruolo di vigilanza dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni italiana (l’Agcom).

Lo scorso 29 maggio, Iliad ha festeggiato un anno di presenza in Italia, comunicando di avere raggiunto oltre 3,3 milioni di utenti nei primi 10 mesi, di avere 12 uffici aperti in tutta Italia e oltre 200 punti vendita sul territorio nazionale tra iliad Store e Corner con le Simbox, i distributori di SIM iliad che consentono di sottoscrivere un’offerta in pochi minuti.

Nei mesi scorsi, Iliad ha anche annunciato l’intenzione di arrivare nel mercato di rete fissa entro il 2024, considerata la richiesta da parte degli utenti e l’interesse in questo segmento.

Iliad ha mantenuto la promessa di voler essere un operatore trasparente, con un’offerta senza vincoli e costi nascosti. L’offerta con cui Iliad ha debuttato in Italia era dedicata al primo milione di utenti: 5.99 euro al mese per SMS e minuti illimitati e 30 giga di internet in 4G in Italia.  Oggi, l’offerta principale Iliad costa 7,99 euro al mese con 50GB di internet, Minuti e SMS illimitati in Italia. E’ disponibile anche l’offerta ‘Voce’ che al costo di 4,99 euro al mese offre minuti e SMS illimitati in Italia e in Europa.

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