Per EOLO, in oltre 6800 comuni a fine 2021, tecnologia FWA importante per la digitalizzazione richiesta dal PNRR

EOLO fa il punto sulle prossime sfide per la digitalizzazione dei piccoli Comuni in Italia e sul ruolo inclusivo della tecnologia FWA.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

All’Assemblea Nazionale ANCI a Parma, EOLO, società che fornisce connettività tramite tecnologia FWA – fixed wireless access, ha fatto il punto sulle prossime sfide per la digitalizzazione dei piccoli Comuni in Italia e sul ruolo inclusivo della tecnologia FWA (connettività su rete radio-mobile, ndr), che si trova al centro della strategia di potenziamento infrastrutturale nazionale dell’azienda.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha nella digitalizzazione del Paese uno dei suoi cardini più saldi. Ma perché essa possa realmente concretizzarsi, sottolinea EOLO, deve essere inclusiva verso tutti i territori del Paese, prestando attenzione anche ai piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti, dove risiede il 60% delle PMI italiane, quelle imprese che secondo i dati del PNRR hanno la maggiore probabilità di scomparire perché escluse da un mercato sempre più globalizzato. In questo panorama, EOLO sta investendo sulla tecnologia FWA, che ha il vantaggio di necessitare di infrastrutture meno invasive e costose rispetto alla posa della fibra ottica, con caratteristiche che permettono comunque di rendere accessibile la connessione a Banda Ultra Larga ai cittadini. 

In particolare, EOLO ha di recente emesso un bond da 375 milioni di euro e ha stipulato un Super Senior RCF per un importo complessivo di ulteriori 125 milioni di euro.Tra gli obiettivi strategici dell’azienda per cui verranno utilizzati questi 500 milioni di euro, la continua densificazione delle proprie antenne a onde millimetriche in tutto il Paese, con particolare attenzione verso le regioni del Sud Italia, e il potenziamento tecnologico delle stesse, connettendole in fibra ottica. La tecnologia FWA, ricordiamo, è infatti una connessione basata sulla rete mobile (3G/4G/5G a seconda della copertura) e su un modem posizionato a casa del cliente (che riceve il segnale), senza necessità di effettuare scavi  per portare fisicamente la fibra ottica fino all’abitazione.  

Già per far fronte alla necessità di un maggiore accesso alla connessione e alla banda ultra-larga emersa in maniera trasversale durante la pandemia, che ha evidenziato quanto alcune aree del Paese soffrissero ancora di Digital Speed Divide, EOLO a marzo 2020 ha presentato un piano di investimenti da 150 milioni di euro, raggiungendo ulteriori 600 comuni in tutta Italia, arrivando ad un totale di oltre 6.800 comuni coperti. La copertura di questi nuovi comuni e il potenziamento della rete nei territori in cui l’azienda era già presente è avvenuta attraverso l’installazione di oltre 680 antenne a onde millimetriche su tutto il territorio italiano, a cui se ne aggiungeranno altre 266 entro la fine dell’anno.

“Da oltre 16 anni crediamo che la tecnologia FWA rappresenti la soluzione ideale per una digitalizzazione diffusa, per ragioni di rapidità, sostenibilità economica e prestazioni garantite. Oggi, con la digitalizzazione al centro dei piani di Governo e del PNRR, è il momento di accelerare, continuando il percorso di inclusione delle aree più periferiche e difficili da raggiungere, che non possono essere lasciate indietro e che sono al centro di tutte le nostre strategie” evidenzia Luca Spada, Fondatore e CEO di EOLO “Siamo convinti che puntare sull’implementazione della copertura FWA e della rete sia la strategia giusta per il Sistema Paese. A livello istituzionale, ce lo conferma la recente apertura del Governo alle soluzioni alternative alla sola fibra. Sui territori, lo domandano a gran voce le istituzioni locali e i nostri clienti con i quali oggi giorno siamo a stretto contatto, registrando le necessità delle famiglie e dei privati ma anche delle aziende, le nostre PMI che rappresentano un tassello fondamentale del tessuto imprenditoriale italiano”.

Di seguito, un estratto dell’intervento di Luca Spada, Fondatore e CEO di EOLO, durante la plenaria dedicata alla “Transizione digitale per un Paese competitivo”  all’Assemblea Nazionale ANCI svoltasi a Parma: “La sfida della digitalizzazione del nostro Paese posta dal PNRR è più complessa di quello che sembri, non solo per le tempistiche, che non possono superare il 2026, ma anche perché, per essere reale, la digitalizzazione deve necessariamente essere inclusiva e comprendere tutti i territori italiani, comprese le aree sub urbane a bassa densità abitativa. In questo scenario, si rivela sempre più strategico il ruolo della tecnologia FWA che, grazie al vantaggio di richiedere investimenti infrastrutturali più contenuti e meno invasivi, si presta ad essere lo strumento ideale in questa direzione. La tecnologia FWA è inoltre la risposta alla richiesta di neutralità tecnologica che il PNRR cita più volte, secondo cui è necessario puntare su tecnologie diverse e complementari. Un tema centrale per riuscire a utilizzare nella maniera più opportuna i fondi previsti dal piano Italia a 1 Giga, oltre 3.8 miliardi di euro, ed evitare barriere alla competitività che causerebbero gravi danni a tutto il Paese. Credo quindi che l’Italia abbia tutte le carte in regola per rispondere adeguatamente alle sfide che ci pone il PNRR, almeno per la digitalizzazione: l’importante è lavorare assieme e fare sistema e come EOLO siamo pronti a mettere a disposizione del Governo la nostra esperienza e il nostro know-how, per costruire una Italia sempre più competitiva.”

Recentemente, è stato sottoscritto un Memorandum of understanding (MoU) tra EOLO e TIM per avviare un progetto di partnership strategica nelle “Aree bianche” d’Italia in cui EOLO potrà fornire servizi di accesso ad Internet in modalità wholesale a TIM.

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