Da Vodafone Business sensori IoT per prevenire incendi

Nei luoghi in cui questa soluzione verrà  adottata, l'obiettivo é di fornire la protezione necessaria da incendi futuri.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Vodafone Business ha sviluppato un nuovo sistema di sensori basato su tecnologia IoT (Internet of Things / Internet degli Oggetti) per rilevare la presenza di fumo e dunque un principio di incendio entro un’ora, e lo sta installando in una delle regioni della Sardegna maggiormente colpite dai roghi dell’estate del 2021, precisamente nell’area di Montiferru.

Questo progetto è parte di un “legacy programme” incentrato sulla sostenibilità e sulla prevenzione degli incendi ed è realizzato nell’ambito della partnership con Extreme E, il campionato dei Suv elettrici in programma proprio in Sardegna fino al 10 luglio.

I sensori sono sviluppati sulla base della tecnologia IoT LPWAN (Low-Power Wide-Area-Network) per rilevare la presenza di fumo e quindi un principio di incendio entro un’ora, consentendo così di allertare prontamente le autorità e permettendo ai pompieri di estinguere le fiamme prima che vadano fuori controllo.

I dispositivi, realizzati per garantire una lunga durata e poter essere prodotti a basso costo, funzionano senza aver bisogno di copertura dati e sono connessi tramite un Gateway Mesh ad un centro di allerta basato su cloud per aumentarne l’efficacia nel rilevare gli incendi ancora in fase di combustione senza fiamma, rispetto a quanto facciano telecamere o satelliti.

Roghi come quello che si è verificato nell’area di Montiferru nella Sardegna centro-occidentale nel 2021 sono responsabili del 20% del totale delle emissioni globali di CO2 e si stima che contrastarli possa costare miliardi di dollari. Lo scorso anno, gli incendi boschivi hanno devastato solo Sardegna oltre 20 mila ettari di terreno, causando lo sfollamento di oltre mille persone e si stima che abbiano ucciso circa 30 milioni di api.

Lavorando nel mercato della connettività IoT, Vodafone Business sta quindi testando questa sua nuova soluzione basata su cloud capace di operare in ambienti remoti dove gli impatti del cambiamento climatico sono diventati tra i più difficili da monitorare. Nei luoghi in cui questa soluzione verrà adottata, l’obiettivo è di fornire la protezione necessaria da incendi futuri.

Con l’obiettivo di riuscire a minimizzare il proprio impatto ambientale, il Gruppo Vodafone si è impegnato ad azzerare le emissioni proprie di gas a effetto serra e le emissioni di gas a effetto serra da energia elettrica acquistata entro il 2030 e di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero (net zero) entro il 2040. La sua rete europea è alimentata da elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili. In Italia, questo obiettivo era stato già raggiunto a novembre 2020. Inoltre, Vodafone Italia ha anticipato gli obiettivi di zero emissioni proprie di gas a effetto serra al 2025.

Nel 2020 gli obiettivi di Vodafone di riduzione di gas a effetto serra al 2030 sono stati approvati da Science Based Targets initiative, in linea con le riduzioni necessarie a limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C, il più ambizioso obiettivo stabilito dall’Accordo di Parigi. In questo modo Vodafone è uno dei primi grandi operatori di telecomunicazioni a sviluppare i propri obiettivi seguendo i principi stabiliti per il settore ICT. Nel 2021 Vodafone ha inoltre aderito alla Circular Electronics Partnership, che riunisce i leader di tutta la catena del valore per guidare soluzioni di circolarità per i prodotti elettronici. 


foto credit: Vodafone

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