TIM entra nella European Green Digital Coalition

Obiettivo della Coalizione é sfruttare il potenziale delle soluzioni digitali nella trasformazione green.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il Gruppo TIM ha annunciato la propria entrata nella European Green Digital Coalition, coalizione costituita nel 2021 dalle principali aziende europee del settore ICT e sostenuta dalla Commissione e dal Parlamento Europeo per dimostrare il ruolo abilitante dell’industria delle telecomunicazioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 sia direttamente che indirettamente, attraverso lo sviluppo e la distribuzione di soluzioni digitali verdi ed efficienti anche in altri settori come l’energia, i trasporti, l’agricoltura e l’edilizia.

TIM ha sottoscritto la Dichiarazione ‘A Green and Digital Transformation for the EU’ impegnandosi ad anticipare entro il 2040 il raggiungimento dell’obiettivo ‘net zero’, previsto dalla ‘Legge europea sul Clima’ al 2050, sottolineando così il proprio impegno nella riduzione delle emissioni della propria filiera produttiva e nella scelta di fornitori sempre più sostenibili.

Questo ingresso rientra negli obiettivi del Piano Industriale del Gruppo TIM in ottica di Carbon Neutrality entro il 2030 e di ’emissioni nette zero’ (Net Zero) al 2040, che riguarda strategia climatica, economia circolare, crescita digitale e valorizzazione del capitale umano per offrire alle persone e alle imprese le opportunità di una trasformazione digitale fondata sulla sostenibilità.

La Coalizione, il cui Segretariato è assicurato dal GESI, ETNO, GSMA e la SME Alliance, ha anche previsto di collaborare con alcune organizzazioni europee per definire standard che possano provare in maniera scientifica la riduzione delle emissioni attraverso l’implementazione delle soluzioni digitali.

Questa è la strada percorsa anche dalla recente validazione degli obiettivi di decarbonizzazione da parte della Science Based Targets initiative (SBTi): rispetto all’anno 2019, TIM prevede di riuscire a ridurre – entro il 2030 – del 75% le emissioni derivanti dalla propria attività produttiva (Scope 1) e dall’acquisto di energia elettrica (Scope 2), grazie anche all’impegno di acquistare energia 100% rinnovabile al 2025, oltre a ridurre del 47% le emissioni della propria catena del valore (Scope 3) relative all’acquisto di beni, servizi, beni strumentali e all’utilizzo dei prodotti venduti ai clienti. 

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