Mobile payment, 2 miliardi di utenti pagheranno con smartphone o tablet entro il 2017

Cresce sempre di più il numero di pagamenti effettuati in mobilità con smartphone o tablet, dice Juniper Research. Entro il 2020, metà delle persone che acquisteranno prodotti o eseguiranno operazioni bancarie useranno i loro dispositivi mobili. Entro il 2017, 2 miliardi di possessori di smartphone o tablet saranno impegnati in una qualche forma di pagamento mobile. Il mercato sarà incentivato da servizi come Apple Pay.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il numero totale di utenti che si fideranno delle transazioni in mobilità aumenterà sensibilmente nei prossimi anni, secondo un nuovo rapporto di Juniper Research.

Entro la fine del 2017, ci saranno 2 miliardi di possessori di smartphone o tablet impegnati in una qualche forma di pagamento mobile per acquistare beni o servizi, la società di ricerca ha riferito. Juniper si aspetta che il numero totale di utenti di tutto il mondo toccherà la soglia di 1,6 miliardi alla fine del 2014.

Anche se il conteggio delle transazioni dai dispositivi mobili può essere difficile nel migliore dei casi, Juniper ha tenuto in considerazione tutto ciò che è possibile far con uno smartphone o con un tablet nell’ambito del mobile-payment, dai bonifici agli acquisti su Amazon.

Uno dei componenti chiave nella crescita delle transazioni mobili è lo sviluppo del mercato, dice Juniper. La società di ricerca ritiene che entro i prossimi cinque anni la metà di tutte le transazioni on-line sarà completata sui dispositivi mobili, piuttosto che sui computer. La società non ha però detto su quale percentuale si attesta il mercato al momento.

C’è anche la questione legata alla tecnologia NFC e quanto questa gioca a favore della crescita del numero di pagamenti in mobilità. Secondo Juniper, i servizi NFC come Apple Pay o Google Wallet non sono del tutto decollati nei paesi sviluppati ancora, ma la soluzione del produttore di iPhone potrebbe essere un incentivo per la crescita delle transazioni in mobilità.

Juniper ha infine riferito che, mentre si prevede una crescita dei pagamenti in mobilità, c’è ancora la paura palpabile per la sicurezza e il rischio di violazione dei propri dati personali.

Voi siete a favore dei servizi di pagamento in mobilità? Ne fate uso? Scriveteci la vostra esperienza tra i commenti qui sotto.

Apple Pay

Apple Pay è stato progettato per proteggere le informazioni personali dell’utente. Non raccoglie dati relativi alla transazione che potrebbero ricondurre all’utente e le transazioni di pagamento restano private e condivise solo fra acquirente, negozio e banca dell’acquirente. Apple ha detto di non raccogliere i dati relativi alla cronologia degli acquisti, perciò quando l’utente fa acquisti in un negozio o paga il conto del ristorante, la società di Cupertino non viene a sapere cosa è stato comprato, dove è stato comprato o quanto ha pagato. I numeri delle carte di credito non vengono archiviati sul dispositivo: viene creato un codice univoco Device Account Number, crittografato e memorizzato nel Secure Element del dispositivo, che non viene condiviso con iOS né su iCloud.

Cos’è Apple Pay? Scopri qui il servizio.

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