Opel, console Wii per insegnare agli operai ad assemblare

Opel ha infatti deciso di integrare la console Wii nei processi di apprendimento degli operai specializzati nell'assemblaggio nelle sue fabbriche. La Wii servirà per imparare i nuovi compiti sulla linea di produzione.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Assemblare le auto può essere divertente come un videogioco. Opel ha infatti deciso di integrare la console Wii nei processi di apprendimento degli operai specializzati nell’assemblaggio nelle sue fabbriche. La Wii servirà per imparare i nuovi compiti sulla linea di produzione.

La formazione virtuale viene concepita come un videogioco, in quanto gli utensili e le parti dell’auto da assemblare vengono mostrate sul televisore e l’apprendista, che si trova di fronte ad uno schermo e di fronte ad una telecamera (la Kinect della X Box), attraverso il joystick della Wii, può scegliere il componente che gli interessa spostare, e può quindi, virtualmente, inserirlo nella posizione giusta nell’auto. Una volta che tutte le parti del veicolo sono state messe nella loro corretta posizione, la fase di insegnamento può ritenersi conclusa.

Il vantaggio è che questo tipo di formazione virtuale, che può essere personalizzata in base alle esigenze, consente a ciascun partecipante di apprendere esattamente le fasi della procedura che utilizzerà durante l’assemblaggio del veicolo.

“Vogliamo un sistema che permetta ai dipendenti di effettuare una formazione virtuale in un ambiente a loro famigliare" ha dichiarato Frank Arlt, responsabile del progetto di ricerca VISTRA – Simulazione Virtuale e Formazione ai Processi di Assemblaggio e Servizio negli Stabilimenti Digitali.

Già esistono dei sistemi di simulazione virtuale utili nelle fasi di apprendimento, ma il problema di queste "è che si dimenticano dell’utente" ha detti Arlt. "Far sedere i nostri dipendenti davanti a un computer con un mouse e una tastiera non è sufficientemente vicino a una situazione reale”.

Opel ha avviato il progetto tre anni fa grazie ai finanziamenti ottenuti dall’Unione europea, e diventerà operativo nei primi mesi del 2015. Al progetto partecipano, oltre a Opel, altri sei istituti di ricerca e società industriali in Germania, Svezia, Inghilterra e Danimarca.

Il nuovo sistema virtuale non sostituirà il lavoro sui prototipi reali, ma ne sarà una integrazione.

photo credit: Ansa.it.

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