Jawbone non esce dal mercato dei Wearable, voci smentite

Secondo indiscrezioni, Jawbone ha messo in vendita il proprio business di prodotti audio e terminato la produzione di wearable. In parte, un portavoce della società ha smentito le speculazioni.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Jawbone, il produttore con sede a San Francisco di dispositivi wireless e indossabili, come il fitness-tracker Up, secondo indiscrezioni ha messo in vendita il proprio business di prodotti audio (come speaker bluetooth) e terminato la produzione di wearable. In parte, un portavoce della società ha smentito le speculazioni.

Secondo un rapporto della rivista Fortune del 27 maggio, che citava "fonti multiple" a conoscenza dei piani della società, l’azienda vuole concentrarsi "esclusivamente sulla sua attività di monitoraggio della salute e dispositivi indossabili".

Dopo la pubblicazione del rapporto di Fortune, Tech Insider, sempre citando fonti anonime, ha riferito che Jawbone ha fermato la produzione dei suoi braccialetti di fitness e venduto l’inventario restante con uno sconto ad un rivenditore.

In seguito a queste speculazioni, un portavoce di Jawbone via e-mail a Cnet.com ha chiarito che: ""Non stiamo commentando le speculazioni ma possiamo dire con certezza che non stiamo vendendo la nostra attività di fitness tracker".

Ai due diversi rapporti che hanno affermato che la società Jawbone sta cercando di vendere la sua attività audio e che ha terminato la produzione di wearable si è aggiunto anche The Verge, che ha confermato in modo indipendente attraverso fonti che Jawbone sta cercando di vendere le sue attività audio. Riguardo ai dispositivi indossabili, per The Verge Jawbone sta ancora sviluppando nuovi prodotti, ma "è l’ultima possibilità per l’azienda di tecnologia di consumo, che ha sofferto con i suoi prodotti indossabili nel corso degli ultimi cinque anni".

Jawbone Up3

Jawbone sta lottando per competere contro aziende come Apple e Fitbit, e per il calo delle vendite a causa della concorrenza sempre piu’ forte ha dovuto licenziare il 15 per cento della propria forza lavoro globale lo scorso novembre. Jawbone è stata anche al centro di una serie di cause legali contro Fitbit, sostenendo che il suo rivale ha rubato tecnologie commerciali assumendo suoi ex-dipendenti. Nel mese di ottobre, un giudice di San Francisco ha ordinato a cinque dipendenti di Fitbit di restituire le informazioni riservate che hanno raccolto prima di lasciare Jawbone.

Jawbone ha anche affrontato una serie di insuccessi negli ultimi anni. Dopo aver fatto i suoi primi passi nel mercato degli indossabili nel 2011, per esempio, Jawbone è stata costretta a sostituire un certo numero di braccialetti Up difettosi. Il co-fondatore di Jawbone e CEO Hosain Rahman ha anche rilasciato delle scuse agli utenti per i problemi che hanno affrontato, che includevano l’incapacità del dispositivo di mantenere la carica della batteria per un certo minimo di tempo.

Il bracciale di Jawbone che traccia l’attività fisica, monitora la qualità del sonno e monitora la frequenza cardiaca è stato ritardato per mesi, prima di essere lanciato nell’estate 2015.

Guai hardware a parte, Jawbone ha puntato molto sulle sue offerte di software attraverso l’app Up. A differenza di alcuni concorrenti, come l’app Salute di Apple, per l’app di Jawbone consente agli utenti di scambiare i dati raccolti con altre applicazioni di salute e fitness compatibili. L’azienda ha detto che i suoi utenti aprono l’applicazione in media 21 volte al giorno.

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