Tesla PowerWall, boom ordini per batteria domestica Rivoluzionaria

Tesla annuncia le due batterie domestiche e small office PowerWall, due prodotti che potrebbero apparire simili ma molto diversi nel loro funzionamento. Oltre 38mila prenotazioni in meno di una settimana.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Elon Musk annuncia via Twitter nuovo prodotto Tesla

Elon Musk ama venire al sodo. Il produttore di auto elettriche Tesla Motors ha un prodotto nuovo, che verrà presentato il mese prossimo. E non si tratta di un’automobile.

Musk, che è amministratore delegato sia di Tesla che della società di trasporto spaziale SpaceX, è noto per anticipare le notizie delle aziende che gestisce sul suo account personale di Twitter con una disinvoltura. Lo ha fatto di nuovo Lunedi, quando ha detto in meno di 140 caratteri che dobbiamo presto aspettarci l’annuncio di un nuovo prodotto da Tesla.

La presentazione è prevista per il giorno 30 aprile presso la sede della società a Hawthorne, in California.

L’annuncio potrebbe segnare l’ingresso inevitabile di Tesla nel mercato dei prodotti domestici.

Poiché i veicoli Tesla vengono alimentati da batterie agli ioni di litio con sufficiente carica per alimentare un’automobile per più di 200 chilometri di viaggio, una batterie dalle prestazioni simili potrebbe essere utilizzata per ridurre i costi dell’energia elettrica nelle case, eventualmente mediante l’utilizzo di energia solare. La società lo scorso febbraio aveva accennato qualcosa a tal riguardo, quando il Chief Technology Officer di Tesla JB Straubel, in una conference call con gli investitori, ha confermato che Tesla stava lavorando su una batteria autonoma.

Muoversi in questa direzione aprirebbe un nuovo fronte per Tesla. La società ha dimostrato di essere un catalizzatore per il cambiamento nel settore auto, dato che molte altre grandi case automobilistiche negli ultimi anni hanno svelato i propri veicoli elettrici. L’ingresso di Tesla nel business domestico potrebbe innescare un andamento simile in questo ramo. Tesla è anche partner di Solar City, programma per energie rinnovabili.

Musk ha confermato a febbraio che il gruppo sta lavorando a una batteria in grado di raccogliere l’energia del sole durante il giorno per poi immagazzinarla nelle ore notturne ad uso domestico, precisando che la produzione sarebbe cominciata nel giro di sei mesi.

Il valore delle azioni di Tesla è cresciuto di quasi il 3 per cento dopo il tweet di Musk. Le azioni della società hanno raggiunto il loro record di 286 dollari lo scorso settembre.

Va ricordato che con Mr Musk le sorprese non mancano mai, e si vocifera che le novità di fine aprile potranno riguardare anche l’intelligenza artificiale o un nuovo mezzo di trasporto elettrico.

Tesla – Il tweet di Elon Musk che anticipa il 30 aprile

Dopo soli pochi giorni dall’annuncio della nuova batteria Pawerwall, l’accumulatore di energia elettrica per abitazioni di Tesla, il produttore ha detto di aver ricevuto oltre 38mila prenotazioni per la versione domestica del dispositivo, più 2.800 unità per quella più potente destinata ad aziende e industrie.  I suddetti numeri sono stati raggiunti in una settimana dall’apertura delle prenotazioni, e li ha annunciati il CEO della compagnia, Elon Musk, che ha parlato di "risposta travolgente" e ha spiegato che un tale volume impegnerà gli stabilimenti produttivi fino alla metà del 2016.

Elon Musk ha svelato lo scorso 30 aprile le due batterie di Tesla domestiche e small office PowerWall, due prodotti che potrebbero apparire simili ma molto diversi nel loro funzionamento.

Cos’è PowerWall?

Sono due batterie al litio (Li-Ion) di enormi dimensioni, in grado di stoccare da 7 a 10 chilowattora di energia (kwH). Avranno un peso di 100 kg, con una potenza di erogazione pari a 2 Kwp, uscita a 5.8 ampere e in grado di funzionare su impianto monofase o trifase.

Il voltaggio di uscita è da 350 a 450 volt e quindi richiederà un trasformare (inverter) aggiuntivo per l’utilizzo in Europa e in Italia per trasformare l’energia a 220 volt. L’inverter, non incluso, ha un costo di circa 150-200 euro.

I prodotti in realtà sono due in quanto Tesla ha presentato PowerWall in due diversi formati, ovvero a ciclo continuo e ciclo settimanale, che chiameramo PowerBack (Power Backup).

Le batterie sono utilizzabili in batteria, ovvero è possibile unire due o più batterie per creare un sistema di stoccaggio che puà arrivare a 63 kwh per la serie PowerWall e 90 kwh per la serie PowerBack.

PowerWall, con una capacità di erogazione pari a 7 kwh ha un costo di 3500 dollari e è progettata per funzionare in ciclo continuo, ovvero effettuare una operazione di carica e scarica giornaliera e funzionare come una batteria a tutti gli effetti.

La minore capacità di stoccaggio è dovuta al sistema di regolare di carica che preserva potenziali danni alla batteria stessa.

PowerBack, con capacità da 10 kwh, è stata invece progettata per stoccare maggiore energia ma con un funzionamento diverso, ovvero come batteria vera e propria, da ricaricare quando il vostro impianto solare funziona al massimo e poi utilizzare l’energia per esempio durante la sera.

Ioni di Litio, Polimeri e Piombo

Come anticipato, sfrutta il principio degli Ioni di Litio che consentono di accumulare da 110 a 160 Wh/kg. Considerando i 100 kg di batteria e ipotizzando che una parte del peso è costituita da scocca e sistemi, direi che la batteria dovrebbe pesare intorno agli 80 kg effettivi per una media di 120 Wh per Kg.

Tolte le batterie sperimentali, l’alternativa era utilizzare una batteria Li-Pol, che arriva a stoccare da 130 a 200 wh/Kg ma risulta molto più costosa e solitamente utilizzata su cellulari top di gamma e videocamere.

Le vecchie batterie, quelle al piombo attualmente presenti nei motori delle auto, sono molto più economiche ma stoccano appena 30 wh/Kg e sono estremamente inquinanti.

Vantaggi, svantaggi e costi

Queste batterie sono interessanti perchè a fronte di un costo contenuto, in Italia circa 4000 euro, consentono di disporre di un sistema di stoccaggio di energia molto valido.

Conviene investire 4000 euro se la vostra casa è dotata di impianto fotovoltaico, potendo caricare la batteria quando non utilizzate l’energia e poi sfruttarla per esempio la sera, quando l’impianto produce meno (gli impianti fotovoltaici producono anche di notte a potenza minima sfruttando la luce riflessa della Luna).

Conviene se dovete alimentare situazioni off grid, ovvero case o situazioni nella quale non avete accesso alla normale rete elettrica. Tuttavia, in questo caso dovrete acquistare diverse batterie per arrivare almeno a 50-60 kwh di stoccaggio per evitare lunghi periodi di blackout.

Non conviene, per nulla, se volete sfruttare il differenziale delle tariffe bi-orarie. Se guardate la vostra bolletta, vi accorgerete che il grosso dei costi sono tasse e costi fissi e l’energia elettrica incide per circa un 30 per cento del totale, salvo casi in cui i consumi siano davvero elevato.

Anche ipotizzando 10 centesimi di differenza, tra fascia di picco e fascia notturna, con 9 kwh a disposizione, avreste un risparmio di 90 centesimi al giorno, ovvero 328 euro all’anno.

In 10 anni, senza però considerare l’immobilizzazione finanziaria, avreste un risparmio di 3280 euro, non sufficiente ad ammortizzare il costo della batteria.

Il futuro: Batterie a volano

La Nasa le preferisce per l’utilizzo spaziale. Le batteria a volano sono in grado di stoccare energia elettrica basandosi sul funzionamento meccanico.

L’energia viene convertita in energia meccanica su speciali rotori sotto vuoto e cuscinetti magnetici che permettono di ridurre al minimo la dispersione.

Queste batterie non soffrono il tempo e hanno costi di manutenzione quasi nulli e una capacità di stoccaggio molto elevata pari a 144 wh per Kg con ricarica ultra rapida (appena 15 minuti). Considerando che la tecnologia è al primo stadio, potrebbero essere molto interessanti nel prossimo futuro.

Tesla Powerwall

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