Internet of Things protagonista a Expo 2015

Il 2014 ha rappresentato un anno di svolta per l'Internet delle Cose. 8 milioni sono gli oggetti interconnessi in Italia tramite rete cellulare, con una crescita annuale di oltre un terzo. A Expo 2015 una rinnovata attenzione sul ruolo dell'IoT nella filiera agroalimentare oltre che per la gestione del sito espositivo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il 2014 ha rappresentato un anno di svolta per l’Internet of Things. 8 milioni sono gli oggetti interconnessi in Italia tramite rete cellulare, con una crescita annuale di oltre un terzo. Poteva mancare l’Internet of Things all’imminente Expo 2015 di Milano? Certo che no.

L’IoT, mercato che raggiunge complessivamente il valore di 1,55 miliardi di euro, trainato sia dagli ambiti tradizionali che utilizzano la connessione tramite rete cellulare sia da applicazioni che sfruttano altre tecnologie di comunicazione, sarà infatti impiegato per il monitoraggio dei consumi energetici e della continuità di servizio, per la telegestione di luci e condizionatori, per i sistemi di sicurezza e controlli di Expo 2015.

Mediante l’utilizzo di dispositivi Wearable, a Expo Milano 2015 le tecnologie dell’IoT verranno utilizzate anche per monitorare la situazione clinica di alcuni visitatori. Inoltre, verrà predisposto il Future Food District, uno spazio tutto dedicato all’integrazione tra produzione alimentare e tecnologie con applicazioni di Smart Logistics e Smart Agriculture.

E’ quanto è stato annunciato dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano (osservatori.net), che ha presentato Martedì mattina a Milano, al Campus Bovisa dell’ateneo, i prossimi progetti al convegno ‘Internet of Things: l’Innovazione che crea Valore‘.

Oltre al ruolo dell’Internet of Things per Expo Milano 2015, con particolare attenzione alla Smart Agriculture, il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2014-15 dell’Osservatorio Internet of Things, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, è stato l’occasione per affrontare altre diverse tematiche: il valore della diffusione e del mercato dell’Internet of Things in Italia; l’evoluzione dello scenario applicativo e il ruolo giocato dalle startup nel processo di innovazione; l’evoluzione dello scenario competitivo in ambito Smart Home e la propensione all’acquisto da parte dei consumatori italiani verso soluzioni IoT per la casa connessa; il valore dei progetti Smart City per il Sistema Paese e le opportunità offerte dallo Smart Metering “multi-servizio” nello sviluppo delle Smart City; le principali novità tecnologiche: il ruolo delle piattaforme software per l’Internet of Things e l’evoluzione degli standard di comunicazione.

I risultati della Ricerca sono stati discussi con i principali player di questo mercato (Telco, Service & Technology Provider, Utilities, etc.) e con esponenti di rilievo in ambito Smart Home e Smart City.

La casa intelligente "si propone sempre più come il centro del nuovo ecosistema IoT, grazie al ruolo della casa nella vita delle persone, al valore di nuovi prodotti e servizi, al fatto di essere interfaccia verso altre applicazioni", sottolinea l’Osservatorio del Politecnico. Negli ultimi tre anni, sono cresciute del 40% le startup che offrono soluzioni per la Smart Home e nello stesso periodo l’entità dei finanziamenti erogati da investitori istituzionali è cresciuta del 270%.

Arrivano forti spinte all’innovazione da startup e "nuovi" grandi player, che stanno entrando con sempre maggiore decisione in alcuni settori (Smart Home in primis), rompendo gli schemi tradizionali. L’Italia non sta a guardare, forte di un mercato IoT in continua crescita, delle opportunità offerte dallo Smart Metering gas "riletto" in chiave Smart City e dei riflettori puntati su Expo 2015, con una rinnovata attenzione sul ruolo dell’IoT nella filiera agroalimentare oltre che per la gestione del sito espositivo.

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