SoftHand: Italiana la prima mano artificiale stampata in 3d

E' italiana la prima mano artificiale stampata in 3D, frutto di una ricerca congiunta tra Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Inail. Si tratta di una protesi polifunzionale e poliarticolata che ha superato con successo i primi test sull'uomo. Sarà in commercio entro il 2017.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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E’ stata presentata a Roma la prima mano artificiale stampata in 3D, frutto di una ricerca congiunta tra Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Inail. Si tratta di una protesi polifunzionale e poliarticolata che ha superato con successo i primi test sull’uomo. Sarà disponibile in commercio entro il 2017.

Il Presidente dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortunati sul Lavoro (INAIL), Massimo De Felice, e il Presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Gabriele Galateri, ha firmato nel Dicembre 2013 un accordo di programma destinato ad avviare un’importante collaborazione scientifica per lo sviluppo di tecnologie robotiche nel campo della riabilitazione e per la loro futura industrializzazione e commercializzazione. L’accordo, che ha previsto un apporto di risorse da parte dei due istituti per un valore complessivo di 11,5 milioni di euro, ha fatto leva sui riconosciuti livelli di eccellenza internazionale dei partner nei rispettivi ambiti di ricerca e puntato alla creazione di dispositivi funzionali a costi sostenibili rivolti ai pazienti disabili.

Il 16 Aprile 2015, INAIL e Istituto Italiano di Tecnologia hanno tenuto una conferenza stampa presso Parlamentino INAIL per presentare la nuova protesi di mano polifunzionale e poliarticolata made in Italy ad un prezzo altamente competitivo sul mercato.

A poco più di un anno dalla firma dell’accordo INAIL e IIT per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi avanzati, quindi, vede la luce la prima applicazione già in fase di pre-industrializzazione. Sarà disponibile entro il 2017 e consentirà di promuovere nuove realtà di livello internazionale con brevetti innovativi made in Italy.

Alla conferenza stampa è stato presente anche il Sig. Marco Zambelli, il paziente del Centro Protesi INAIL che per primo sta testando il nuovo dispositivo. Inoltre hanno partecipato: Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, Massimo De Felice, Presidente INAIL, Gabriele Galateri di Genola, Presidente IIT, Giuseppe Lucibello, Direttore Generale Inail, e molti altri.

"Credo che per il 2017, quando la mano automatica sarà pronta, sarà possibile inserirla nei Lea, superando così il gap finanziario ed economico che fa la differenza tra chi può averla e chi no", ha dichiarato il ministro Lorenzin, presente alla conferenza stampa. "Adesso dobbiamo porci il problema di come trasferire questa tecnologia a tutti i pazienti".

Nel 2017 arriva anche il Robot-Chef

E’ stato presentato il robot-chef che gestisce la prima cucina al mondo interamente automatizzata. Realizzato con 20 motori, 24 giunzioni e 129 sensori, riproduce esattamente i movimenti di due braccia umane riuscendo a eseguire alla perfezione oltre 2.000 ricette. Questo progetto non è italiano, è dalla Shadow Robot Company, ed il prototipo è stato mostrato alla fiera di tecnologia di Hannover dagli ingegneri britannici della Moley Robotics, che prevedono di portare sul mercato il braccio meccanico nel 201, una cucina tutta ‘smart’ in cui il robot-chef potrà usare anche frigorifero e lavastoviglie. Le braccia robotiche eseguono comandi come fossero le braccia di un vero cuoco: imparano gesti e procedimenti registrando le azioni umane in 3D, per poi convertirle in movimenti precisi. In una dimostrazione pratica alla fiera di Hannover, il robot-chef ha preparato una zuppa di granchio seguendo le istruzioni del cuoco statunitense Tim Anderson, vincitore dell’edizione britannica del programma televisivo Master Chef.

Le braccia robotiche del robot-chef

Mano robotica italiana

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