Pirateria: 6 italiani su 10 Scaricano file illegali da Internet

Meno di 1 italiano su 5 ritiene che la pirateria di software è un reato da perseguire, mentre 6 su 10 italiani considerano il download illegale di video e musica dal web normale. Pubblicato l'ultimo rapporto di Lorien Consulting sul comportamento degli italiani in materia di rispetto della proprietà intellettuale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

E’ stato pubblicato l’ultimo rapporto di Lorien Consulting nell’ambito dell’Osservatorio Politico Nazionale sul comportamento degli italiani in materia di rispetto della proprietà intellettuale, presentati dalla Business Software Alliance (BSA), l’associazione internazionale nata nel 1988 che si occupa di contrastare la pirateria informatica, principalmente nel campo della violazione del copyright sui software da parte dalle aziende.

Il sondaggio è stato condotto su un campione rappresentativo di 1.000 persone.

Se il 14% degli italiani ritiene che la pirateria di software è un "reato da perseguire", il 60% del campione ha detto che ritiene il download illegale di video e musica dal web "normale" o tutt’al più "un peccato veniale". C’è un 22% che ha rivelato di ignorare che esista il download illegale di video e musica dal web.

Il 31% degli intervistati ha ammesso di aver "scaricato qualcosa" tra video, musica o software – a questi, tuttavia, l’Osservatorio sottolinea che si potrebbe aggiungere il 9% di coloro che non ammettono e non negano di aver "scaricato qualcosa" illegalmente.

Per Antonio Valente, ad e partner di Lorien, "è possibile che buona parte di quel 9% che non risponde alla domanda sul download illegale abbia in effetti scaricato qualcosa, ma non lo dica in quanto è consapevole che il comportamento vada censurato".

Per spiegare il perchè, consapevolmente di ciò che si fa, si scarica comunque illegamente dal web, il 58% del campione del sondaggio ha spiegato che scaricare così film, musica e software "è più comodo e più facile", contro il 23% che ritiene di farlo "perché i prodotti legali costano troppo" e un 4% ritiene di non correre dei rischi o dice che essere scoperti "è difficile".

"I riscontri dell’Osservatorio condotto su base nazionale da Lorien confermano le conclusioni a cui ci conducono anche ricerche realizzate da BSA a livello internazionale" ha detto Simonetta Moreschini, presidente di BSA Italia. "Ancora si deve fare molto per modificare una cultura condivisa che purtroppo è ancora lontana dal considerare la legalità nell’utilizzo del software un bene sociale e un moltiplicatore di sviluppo economico".

Tra i membri della dalla Business Software Alliance (BSA) figurano Adobe Systems, Apple Inc., Corel Corporation, Microsoft Corporation e Symantec.

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