Google lancia Cloud Bigtable, Database NoSQL altamente scalabile e performante

Con Cloud Bigtable, Google sta lanciando una nuova offerta di database NoSQL alimentata dal sistema di memorizzazione dei dati Bigtable della società di Mountain View. BigTable viene utilizzato da servizi importanti come Gmail, Google Search e Google Analytics, che ora apre alle medie e grandi imprese interessate ad un servizio in grado di offrire latenza massima ad una sola cifra di millisecondi e 2 volte le prestazioni rispetto a sistemi concorrenti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Con Cloud Bigtable, Google sta lanciando una nuova offerta di database NoSQL che, come suggerisce il nome, è alimentato dal sistema di memorizzazione dei dati Bigtable della società, ma con l’aggiunta della compatibilità con le API Apache HBase – che a sua volta si basano sul progetto Bigtable di Google. BigTable viene utilizzato da servizi importanti come Gmail, Google Search e Google Analytics, quindi quello che Google sta lanciando è sicuramente un servizio ampiamente testato.

Google promette che Cloud Bigtable offrirà latenza massima ad una sola cifra di millisecondi e 2 volte le prestazioni rispetto a sistemi concorrenti del calibro di HBase e Cassandra. Poiché supporta l’API Apache HBase, Cloud Bigtable può essere integrato con tutte le applicazioni esistenti nell’ecosistema Hadoop, ma supporta anche Google Cloud Dataflow.

BigTable è un sistema proprietario di base di dati compresso ad alte prestazioni, sviluppato da Google a partire dal 2004 e costruito su Google File System (GFS), su Chubby Lock Service, su SSTable e su alcune altre tecnologie di Google. È progettato per poter supportare carichi a livello del petabyte attraverso centinaia o migliaia di macchine e di rendere facile l’aggiunta di nuove macchine al sistema, utilizzando le nuove risorse senza che sia necessaria alcuna riconfigurazione. Le ragioni che hanno spinto Google a sviluppare il proprio database sono la scalabilità e un miglior controllo sulle caratteristiche prestazionali.

La creazione di un cluster con Cloud Bigtable dovrebbe richiedere solo pochi secondi, e lo spazio disponibile scala automaticamente in base alle esigenze dell’utente.

Vale la pena notare che questo non è il primo prodotto di database NoSQL cloud-based di Google. Con Cloud Datastore, Google offre già un datastore NoSQL per gli sviluppatori sulla sua piattaforma App Engine. Anche tale servizio si basa su Bigtable.

Cory O’Conner, un product manager di Google Cloud Platform, dice che Cloud Datastore si concentra sul carico e lettura di lavori pesanti, ed è ideale per le applicazioni web e applicazioni mobili.

Google Lancia Cloud Bigtable – grafico delle prestazioni

"Cloud Bigtable è stato progettato per le grandi aziende e le imprese in cui è necessaria una grande elaborazione dei dati, e dove i carichi di lavoro sono più complessi," O’Conner dice. "Per esempio, se un’organizzazione deve analizzare un flusso di dati, eseguire analisi e servire i dati da un database unico, Cloud Bigtable è il sistema giusto. Molti dei nostri clienti partiranno dalla case su Cloud Datastore per costruire prototipi e crescere in fretta, e poi evolvere verso servizi come Nube Bigtable man mano che cresceranno e che le loro esigenze di elaborazione dati diventeranno più complesse."

Il nuovo servizio è ora disponibile in versione beta, il che significa che è aperto a tutti gli sviluppatori, ma non offre SLA o supporto tecnico.

Fino ad oggi, il sistema Bigtable non è stato esplicitamente a disposizione del pubblico, anche se è la tecnologia su cui il Cloud Datastore NoSQL è costruito e alimenta molti dei servizi di proprietà di Google, e non solo, come: MapReduce, Google Reader, Google Maps, Google Libri, Google Earth, Blogger.com, Google Code hosting, Orkut, YouTube, Gmail e ne viene offerto l’accesso come parte del Google App Engine. Le ragioni che hanno spinto Google a sviluppare il proprio database sono la scalabilità e un miglior controllo sulle caratteristiche prestazionali.

"Ha una tremendamente bassa latenza in millisecondi ad una cifra rispetto ad altre opzioni disponibili e un ottimo rapporto prezzo-prestazioni, cioè la quantità di dati che può raccogliere, memorizzare e poi distribuire per dollaro al mese è molto alta," ha detto O’Connor.

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