Spotify attiva la sezione Podcast in Italia

Anche gli utenti italiani dal 30 maggio 2016 hanno la possibilità di ascoltare i podcast in Spotify da moltissime fonti, anche se al momento ci sono solo podcast in lingua straniera.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Ottenere trazione nel business dei video online non sarà facile per Spotify. Nel mondo dei contenuti ad-supported, YouTube di Google è leader del mercato, e poi c’è Facebook che si sta facendo strada, al fianco di una serie di altri giocatori come Vessel e Twitter. Molti creatori di video di YouTube si lamentano che prendono una quota del 45% dei ricavi generati dagli annunci. Spotify potrebbe offrire di più per convincerli a realizzare qualche cosa in esclusiva per sè.

Spotify spera di godere di un vantaggio nella produzione di video: la base di informazioni dei suoi milioni di utenti, come le loro abitudini di ascolto di musica. Ad esempio, agli utenti che ascoltano più musica di genere Pop Spotify potrebbe offrire contenuti diversi rispetto a coloro che ascoltano la musica per rilassarsi durante i viaggi.

Nonostante la sua crescita rapida del numero di utenti, la società ha registrato perdite profonde da quando è stata fondata nel 2006 dagli imprenditori svedesi Daniel Ek e Martin Lorentzon. Spotify ha investito molto nella propria espansione internazionale, lo sviluppo del prodotto e la crescita del numero du utenti.

Gli utenti pagano circa 120 dollari all’anno per il servizio premium di Spotify, e l’azienda paga il 70% del suo fatturato in royalties alle etichette discografiche e agli editori, che pagano poi gli artisti una percentuale che varia in base a quanto stabilito sui loro contratti. Il servizio è stato criticato da diversi artisti, che hanno detto di ricevere molto poco. 

Nel mese di novembre 2014, Spotify ha detto che le sue perdite erano ridotte di oltre il 70%. La perdita netta nel 2013 è stata pari a 57,8 milioni di euro, a fronte di una perdita netta di 86,7 milioni di euro nel 2012. I ricavi sono stati di 746,9 milioni di euro in aumento da 430,3 milioni di euro l’anno prima.

Spotify ha registrato nel 2015 quasi il doppio dei ricavi registrati nell’anno precedente, pari a 1,9 miliardi di euro (2.17 miliardi di dollari). Le spese totali, con la maggior parte che si tratta di royalty, per Spotify si sono attestate nel 2015  a 1.6 miliardi di dollari, in crescita dalle spese di 882,5 milioni del precedente esercizio. Spotify è in rosso, ma la perdita netta nel 2015 è solo leggermente superiore alla perdita nel 2014: 173,1 milioni di euro di perdite nel 2015 contro 162,3 milioni di euro di perdita nel 2014.

Podcast Video, l’espansione continua. Spotify ha annunciato il 9 maggio di quest’anno la ‘fase due’ del suo piano per aumentare i contenuti video disponibili nella sua piattaforma nata per lo streaming di musica legale. Il piano prevede l’aggiunta di 12 nuovi show originali che saranno disponibili per gli utenti iOS e Android entro la fine di quest’anno negli Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Svezia. Gli show porteranno i fan più vicino alla storia e alla cultura della musica attraverso performance live, interviste agli artisti, e immagini d’archivio presentate in un formato di brevi video di 15 minuti.

"Stiamo sviluppando contenuti originali che affondano le radici nella musica, cultura pop, e l’animazione guidati dalla passione e senso dell’umorismo del nostro pubblico", ha dichiarato Tom Calderone, Head of Content di Spotify Global, in un comunicato. "Stiamo lavorando con artisti, produttori e partner che capiscono che il pubblico Spotify ha un forte legame con gli artisti e vuole andare più a fondo nei loro mondi, vedere i loro spettacoli, e ascoltare le loro storie."

L’annuncio di questi 12 nuovi show arriva un anno dopo che il servizio di streaming di musica ha introdotto i podcast e i video per cercare di diversificare la propria offerta da cio’ che offre la concorrenza attraverso contenuti di intrattenimento.

Spotify da maggio 2015 non è più solo un servizio di musica. Sul palco a New York, durante la conferenza stampa del 20 maggio 2015, l’azienda ha condiviso il suo nuovo obiettivo di trovare i contenuti ideale per accompagnare ogni momento della giornata dei suoi utenti.

ll CEO Daniel Ek ha detto che la sua società sta compiendo un "enorme salto in avanti" che "va oltre i formati convenzionali". Ek e alcuni suoi colleghi manager si sono alternati sul palco per presentare una nuova versione di Spotify, che offre ora playlist ancora più personalizzate, su misura per ciascun ascoltatore. Ma la nuova app non si limita alla musica: il nuovo Spotify ha portato l’integrazione anche dei podcast su quella che prima era solo una applicazione per ascoltare e condividere musica. La nuova sezione "video capsule" offre lo streaming di video da partner come Comedy Central, Vice News e The Nerdist. In sostanza, Spotify vuole diventare il vostro jukebox all-in-one, per tutto.

La lista completa dei partner video di Spotify include: ABC, Adult Swim, BBC, Comedy Central, E!, ESPN, Fusion, Maker Studios, MTV, NBC, RadioLab, Slate, TED, TWiT, Vice News, WNYC. La lista varia in base al mercato, e dopo un anno dal debutto ancora non sappiamo quando podcast video e show video arriveranno in Italia (nel frattempo ci sono i podcast audio). Now ad oggi è disponibile solo in Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Svezia, anche se dovrebbero seguire altri paesi nei prossimi mesi.

Spotify lo scorso anno ha annunciato anche la nuova tecnologia chiamata Running. Questa ha permesso allo smartphone di riconoscere il ritmo della corsa di un utente e in base a quello seleziona le canzoni da riprodurre. Running è stato lanciato subito anche in Italia ma pochi mesi piu’ tardi è sparito perchè poco utilizzato.

L’espansione di Spotify si presenta con la società che si trova ad affrontare una maggiore concorrenza nel mercato della musica in streaming nel tentativo di mantenere la sua posizione di leader. Nel 2015  è stato introdotto il servizio Tidal di Jay Z, che sta cercando di attirare i consumatori tradizionali con un’offerta che include video musicali esclusivi, e concerti in live streaming e la musica in alta definizione lossless (pari alla qualità del CD). Con grande rammarico da parte degli uteni di Spotify ad oggi ancora il servizio non offre musica in lossless: la qualità massima offerta da Spotify rimane ai soliti 320 kbps (quattro volte meno la qualità lossless offerta da Tidal e Qobuz, per citare un paio di concorrenti).

E poi c’è di Apple. A giugno 2015 il colosso di Cupertino ha presentato il suo nuovo servizio di Musica in streaming, chiamato Apple Music, dopo che Beats Music non è riuscito a ritagliarsi una fetta del mercato in rapida crescita della musica in streaming. Solo nel primo anno, Apple Music, ha raccolto 13 milioni di utenti paganti. Oltre a questi due, Spotify deve lottare anche contro Google Play Music,  e diversi altri servizi concorrenti.

Spotify video podcast

Spotify ha ufficialmente lanciato la sezione Podcast (audio) in Italia.

Spotify nel 2015 ha lanciato il suo canale podcast con contenuti provenienti da ESPN, Comedy Central, MTV, BBC, Vice Notizie, Slate, e altri. Sia nell’app Spotify per iOS che per Android era possibile solo negli Stati Uniti avere accesso ai podcast di Spotify, ma dal 30 maggio 2016 anche gli utenti italiani hanno la possibilità di ascoltare i podcast da moltissime fonti, anche se al momento ci sono solo podcast audio e in lingua straniera.

Podcast Audio in Italia. Dal 30 maggio gli utenti italiani di Spotify hanno la possibilità di accedere alla sezione "Podcast" dal menu "Naviga" e scegliere podcast audio da ascoltare divisi in diverse categorie: Lifestyle, Storytellers, Tech e Giochi, Cultura e societa’, Notizie, Per imparare, Commedia, Intrattenimento, Sport e Divertimento, Scienza e natura. Purtroppo tutti i contenuti sono in lingua straniera, e non ci sono ancora podcast in italiano, ma confidiamo che arriveranno prima o poi.

Spotify Podcast in Italia

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