Uno degli aspetti più negativi dei cellulari di nuova generazione è che bastano due o tre anni si utilizzo per iniziare ad odiare il proprio smartphone, che inizia ad essere lento e a bloccarsi. E’ naturale che i dispositivi ‘invecchiano’ ma il loro ciclo di vita spesso è davvero troppo breve. In aiuto arrivano i ricercatori della Hanyang University, i quali hanno annunciato una nuova tecnologia che potrebbe rallentare il tasso di decadimento, migliorare le prestazioni e aumentare la durata della batteria dello smartphone. La tecnologia si chiama WALDIO, o Write Ahead Logging Direct IO.

L’idea ruota intorno al funzionamento della memoria flash interna agli smartphone utilizzata per la conservazione dei dati, e in particolare sul processo chiamato in gergo tecnico "journaling". In breve, la memoria flash ha un numero limitato di cicli di scrittura/cancellazione dei dati, e con il tempo e il continuo uso la memoria si restringe, finendo per rallentare il processo di lettura e di scrittura dei dati, processo utilizzato da tutte le applicazioni. Inoltre, la lettura e la scrittura di informazioni nella memoria flash è un processo che richiede energia, e il telefono al fine di ottimizzare questo tipo di attività potrebbe diminuire la durata della batteria dello smartphone.

Il principio fondamentale della nuova tecnologia chiamata WALDIO è quello di non registrare i dati non necessari su uno smartphone. Il professor Won ha confermato che più un telefono viene usato, più rallenta, proprio per il discorso legato alla gestione della memoria flash.

Il professore ha spiegato che l’uso della tecnologia è probabile che riesca ad accelerare gli smartphone ed estendere la vita della batteria, in quanto è possibile ridurre drasticamente la quantità di dati registrati nella memoria flash.

Come riporta Businesskorea, i test fino ad ora effettuati con la nuova tecnologia hanno portato la velocità di uno smartphone ad essere migliorata di circa 14 volte, e gli smartphone con una batteria non rimovibile fino a 20 volte più veloce. Diminuire l’utilizzo della memoria si prevede che possa estendere l’aspettativa di vita della batteria del 39 per cento o anche più.

Il professor Won ha spiegato al giornale che "Ii cuore della tecnologia di nuova concezione è di registrare una piccola quantità di dati".

I risultati della ricerca sono stati presentati nel corso della conferenza USENIX 2015 Annual Technical (USENIX ATC 2015) a Santa Clara, in California, dal 08-10 Luglio. Il team di ricercatori in precedenza ha ricevuto il premio Best Paper all’USENIX ATC 2013.