Una Emoji come Parola dell’ anno 2015

Oxford Dictionaries ha annunciato che la parola dell'anno è invece una emoji, in particolare la faccina con le lacrime di gioia usata sempre piu' spesso nelle conversazioni digitali.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Oxford Dictionaries ha annunciato quale è la sua ‘Word of the Year‘ ovvero ‘la parola dell’anno’ anche se quest’anno, in realta’, non è una parola: è invece una emoji, nello specifico la "faccina con le lacrime di gioia" che spesso viene usata con il significato di "ridere fino alle lacrime".

L’analisi di parole e emojis, o le icone utilizzate per esprimere un’idea o un’emozione, ha dimostrato che l’emoji con il ‘Volto con le lacrime di gioia’ "riflette meglio l’ethos, l’umore e le preoccupazioni del 2015", secondo l’Oxford University Press e SwiftKey.

Mentre le emoji sono utilizzate dal 1990, hanno piu’ di recente ricevuto un ruolo piu’ che importante nella comunicazione tra le persone ‘digitali’, e in alcuni casi sostituiscono del tutto le parole, specie tra gli utilizzatori di Whatsapp, la piu’ diffusa app di messaggistica istantanea del mondo.

Quest’anno è la prima volta che Oxford Dictionary sceglie una immagine come parola dell’anno. Ha lavorato con la società hi-tech SwiftKey per riuscire a scoprire quali sono le emoji più usate al mondo. In particolare, la faccina ‘con lacrime di gioia" rappresenta il 20% di tutte le emoji utilizzate nel Regno Unito, e il 17% di quelle utilizzate negli Stati Uniti, secondo SwiftKey.

Ma attenzione a dire che le emoji hanno iniziato a prendere il posto delle parole: "le emoji non sono appannaggio dei messaggi di testo per gli adolescenti – invece, sono abbracciate come una forma sfumata di espressione, capaci di attraversare le barriere linguistiche," Oxford Dictionary ha detto in un comunicato.

La stessa parola ’emoji’ è entrata nel linguaggio comune, una volta la chiamavamo ’emoticon’ ma ora il termine è stato abbreviato per facilitarne la pronuncia, e forse proprio per questo motivo il suo uso è più che triplicato nel corso del 2015.

Caspar Grathwohl, il presidente di Oxford Dictionary, ha spiegato che la loro scelta riflette il mondo in cui viviamo dove le barriere linguistiche iniziano ad abbattersi: "le emoji stanno diventando una sempre più ricca forma di comunicazione, quella che trascende i confini linguistici", ha detto in una dichiarazione. E la loro scelta per la parola dell’anno, ha aggiunto, incarna la "giocosità e l’intimità" che caratterizza la cultura delle emoji.

Oltre a ’emoji’ per l’Oxford University ci sono altre parole molto popolari, tra cui:

– "Fleek", uno slang che si è iniziato ad utilizzare su Internet nel 2014 il cui riferimento significa "perfettamente in stile" o "curato", e viene in genere utilizzato come ‘a fleek’;

– "Lumbersexual" è un termine per definire un uomo urbano che coltiva un aspetto e lo stile del vestito;

– "Dark Web", sostantivo: la parte del World Wide Web che è accessibile solo per mezzo di un software speciale, che consente agli utenti e agli operatori del sito web di rimanere anonimi o irreperibili.

– "Rifugiati", sostantivo: una persona che è stata costretta a lasciare il proprio paese per sfuggire alla guerra, persecuzioni, o calamità naturali.

– "They" viene usato per riferirsi ad una persona di sesso non specificato.

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