Bitcoin, il creatore della Moneta Virtuale resta ignoto

Continua la ricerca dell'inventore del Bitcoin, la popolare moneta virtuale. Diverse sono le ipotesi di chi puo' aver fondato Bitcoin.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La polizia australiana ha smentito di aver perquisito a Sydney la casa e gli uffici per cercare l’uomo ritenuto l’inventore del Bitcoin.

Secondo quanto riferito dalle inchieste delle testate Wired e Gizmodo, ad avere inventato la moneta virtuale sarebbe Craig Steven Wright, di 44 anni.  Secondo entrambe le pubblicazioni, Wright può avere sviluppato la valuta virtuale con Dave Kleiman, un americano analista forense che morì nel 2013.

Secondo quanto riferito dal The Guardian, le autorità australiane hanno fatto irruzione presso una residenza di Wright nei sobborghi di Sydney a seguito della pubblicazione degli articoli. La polizia federale australiana ha tuttavia confermato che una irruzione presso un’abitazione ha avuto luogo, ma ha detto che non era legata a Bitcoin.

"L’Australian Federal Police può confermare che ha condotto perquisizioni per mandare l’Australian Taxation Office in una residenza a Gordon e in locali commerciali di Ryde, a Sydney", un portavoce della polizia ha detto in un comunicato. "La questione non è correlata alla recente segnalazione dei media per quanto riguarda la moneta digitale Bitcoin".

Ulteriori commenti non sono stati fatti dall’Australian Taxation Office.

Non è la prima volta che si ipotizza il nome del padre fondatore di Bitcoin. Da quando ha iniziato a circolare la moneta virtuale nel 2009, l’identità del suo inventore è sempre rimasta un mistero. 

Nel 2014 un articolo del giornale Newsweek ha associato il nome di Satoshi Nakamoto (pseudonimo usato per la persona o gruppo che ha creato la moneta) ad un uomo con il medesimo nome che vive nel sud della California. Dorian Satoshi Nakamoto, 64enne residente a Temple City, California, è colui che secondo Newsweek è il probabile creatore di Bitcoin. Nakamoto, appena venuto a conoscenza della pubblicazione del giornale, ha però negato di essere mai stato coinvolto con il progetto legato alla moneta virtuale in un’intervista con l’Associated Press.

Nakamoto ha categoricamente confutato le affermazioni di Newsweek, anche se ha ammesso che molte delle rivelazioni nell’articolo sulla sua vita personale fossero effettivamente vere.

Più in particolare, Nakamoto ha aggiunto di non aver mai sentito parlare di Bitcoin fino a tre settimane prima di quando suo figlio gli ha detto che è stato contattato da un giornalista che credeva che suo padre potesse essere il creatore di Bitcoin. Non è chiaro quale impatto le dichiarazioni del figlio di Nakamoto al telefono con il giornalista hanno sul pezzo pubblicato da Newsweek.

Tuttavia, lo stesso Nakamoto sembra che abbia poi parlato con un giornalista che voleva saperne di più sull’argomento. Nakamoto ha quindi precisato nell’intervista rilasciata all’AP che le sue parole sono state male interpretate quando avrebbe detto al giornalista: "Non sono più coinvolto nella cosa, e non posso parlarne. E’ stato consegnato ad altre persone. Essi se ne occupano adesso. Io non ho più legami".

Inevitabilmente, dopo che Newsweek ha pubblicato l’articolo, Nakamoto ha ricevuto tantissime telefonate dai media, e gruppi di giornalisti si sono riunti fuori dalla sua abitazione in California.

Resta quindi sempre senza risposta la domanda: chi è il padre fondatore di BitCoin? Intanto, il governo giapponese ha deciso di tassare la moneta virtuale, così da limitarne l’utilizzo. Infatti, si ritiene che il bitcoin "non è una moneta" e che i guadagni derivanti dal suo scambio sono quindi tassabili.

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