Guida all’Acquisto di un nuovo Smartphone per Natale in 4 passi

Se si sta pensando di acquistare di un nuovo smartphone e si vuole essere sicuri di scegliere un modello in grado di resistere e di soddisfarci per qualche anno, ci sono alcuni parametri che non possono non essere presi in considerazione. Tra questi troviamo, oltre alle caratteristiche tecniche, anche la base di sviluppatori. Scopriamo assieme le linee guida per fare un acquisto soddisfacente.

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maurix

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Chi sta per accingersi all’acquisto di un nuovo smartphone, cosa non rara se si considera che Natale è ormai dietro l’angolo, si trova a prendere in considerazione una serie di elementi (per esempio la dimensione, il tipo di schermo, le componenti hardware, l’ecosistema software e il rapporto caratteristiche prezzo) che tutto fanno fuorchè rendere semplice la scelta.

Utopicamente parlando, il telefono ideale dovrebbe avere dimensioni che lo rendano semplice da maneggiare, dovrebbe avere uno schermo e una fotocamera di ottima qualità, un’autonomia più che soddisfacente, un prezzo non troppo salato e dovrebbe essere supportato da un’ampia base di sviluppatori in maniera da semplificarne la personalizzazione.

Come abbiamo visto con i "top di gamma" usciti nel 2015, purtroppo non esistono smartphone che riescano a soddisfare tutti questi criteri. Alcuni sono troppo grandi, altri hanno sacrificato alcune specifiche per essere più eleganti (vedi principalmente la batteria o la memoria espandibile)… Bisogna quindi scendere a compromessi.

Quali sono gli elementi da prendere in considerazione nel caso di acquisto di un nuovo smartphone? La dimensione e il design, l’ecosistema software, le caratteristiche tecniche e il rapporto qualità-prezzo. Prendiamoli in esame singolarmente.

1) DIMENSIONI E DESIGN

Negli anni le dimensioni dei telefoni sono cresciute: basti pensare a iPhone, che nelle prime generazioni aveva un multi-touch da 3,5 pollici e che ora di pollici ne ha 4,7 o 5,5 (vedi iPhone 6S e 6S Plus). Se si arriva da un prodotto compatto pensando che più di 5 pollici siano scomodi, ci si potrà ricredere. Col tempo ci si abitua. Inoltre uno schermo spazioso può riservare benefici soprattutto a chi il telefono lo usa pesantemente.

Da prendere in considerazione tuttavia è il rapporto tra lo schermo e la superficie frontale. Alcuni modelli infatti, nonostante le stesse dimensioni globali, possono avere uno schermi più o meno grandi. Per esempio sia iPhone 6S Plus sia LG G3 hanno schermi da 5,5 pollici. Il primo però misura 158,2 x 77,9 x 7,3 mm per 192 g, mentre l’altro 146,3 x 74,6 x 8,9 mm per 149 g: oltre 1 cm in lunghezza e 40 grammi di differenza.

Altro elemento che si poteva considerare fino all’anno scorso era la resistenza all’acqua e alla polvere. I top di gamma Android infatti, vedi per esempio Galaxy S5, erano certificati IPxx. Ora gli unici modelli in grado di offrire una caratteristica del genere rimangono praticamente quelli Xperia di Sony.

Sono i gusti personali a dettar legge, ma noi consigliamo di non soffermarci troppo su dettagli come il materiale del telefono. Infatti, metallo o meno che sia (abbiamo fatto l’esempio del materiale che va per la maggiore), i più saggi finiranno per acquistare una cover protettiva che inevitabilmente lo coprirà da cima a fondo.

2) ECOSISTEMA SOFTWARE

Anche in questo caso si entra in una questione di gusti personali. C’è chi lo smartphone lo acquista per messaggiare e stop. In questo caso non c’è bisogno di perdere troppo tempo nella scelta: consigliamo di buttarsi su un Android recente (minimo Lollipop 5.0): si troveranno tutte le funzioni di cui si ha bisogno.

Smartphone della gamma Nexus: ottimi esempi di ecosistema software ai massimi livelli

C’è chi lo prende invece con l’idea di modificarlo attraverso lo sblocco del bootloader, il root e l’installazione di nuove recovery, in maniera da installare ROM e kernel personalizzati. In questo caso consigliamo caldamente di scegliere dei modelli che abbiano un’ampia base di sviluppatori alle spalle. Per farsi un’idea di quali sono quelli che tirano di più, diamo uno sguardo alla comunità XDA Developers.

Se uno smartphone è più seguito, avrà più ROM, più kernel, più strumenti, più opzioni. Lo ‘smanettone’ potrà divertirsi a provare sempre nuove impostazioni e combinazioni, e lo potrà fare con una certa facilità. Se si sceglie un modello quasi in disuso, le modifiche che si potranno fare saranno invece limitate e sarà anche meno semplice eseguirle, così come trovare soluzioni a eventuali problemi.

3) SPECIFICHE TECNICHE

Non è un caso che abbiamo messo le specifiche hardware dopo l’ecosistema software. Da solo un buon hardware non necessariamente garantisce prestazioni ottimali. Per esempio certi modelli con una batteria grande possono avere un’autonomia inferiore ad altri con una batteria più contenuta (stiamo ragionando in termini di mAh), così come certi modelli con un processore che sulla carta è potente possono essere meno reattivi di altri che magari hanno un processore più scarso.

Quello che conta infatti è la sinergia tra l’hardware e il software.

Un esempio banale lo possiamo fare mettendo a confronto l’universo Android con iPhone. Nonostante i modelli Android oggi abbiano anche 3 o 4 GB di RAM o processori quad, exa od octa core e così via, Apple riesce a garantire smartphone e tablet con potenze di calcolo elevate anche usando processori dual core o 1 GB di RAM (è solo con iPhone 6S e 6S Plus che è stato fatto il salto da 1 a 2 GB).

Quindi torniamo a parlare della comunità di sviluppatori. Se si ha un prodotto Android che alle spalle abbia numerosi sviluppatori – si vedano i vari Nexus, gli OnePlus e così via – , sarà più facile trovare una migliore integrazione tra il lato hardware e quello software, per esempio che consenta di arrivare a durate di ‘screen on time’ fino a 5-7 ore, se non maggiori.

3a) SPECIFICHE TECNICHE: FOTOCAMERA

La fotocamera merita un capitolo a se. Fino a qualche tempo fa le case produttrici si facevano una lotta basata sui megapixel. Oggi fortunatamente gli smartphone di media e alta fattura hanno dei sensori fotografici convincenti. A meno che non si domandino prestazioni particolari, sarà difficile rimanere delusi.

Potremmo consigliare di dare uno sguardo alla classifica sui migliori cameraphone stilata da DxO Mobile (leggi: "iPhone 6S, la Fotocamera e’ dietro la concorrenza Android secondo DxO Mark"), ma ricordiamoci che le valutazioni sono suscettibili di cambiamento. Basta infatti un aggiornamento software ufficiale o l’installazione di una ROM personalizzata perchè i valori cambino.

Una cosa utile da sapere invece è se il modello che ci interessa abbia le nuove API introdotte con Lollipop. Le API Camera2 (per esempio su da Nexus 5 in poi e su altri modelli), se presenti, danno la possibilità di sfruttare funzioni avanzate come la ripresa al rallentatore, l’esposizione manuale, eccetera. Per altre informazioni, consigliamo di leggere "Le 4 migliori Applicazioni per Fotocamera per Android 5 Lollipop".

3b) SPECIFICHE TECNICHE: SCHERMO

Un altro capitolo a parte lo merita lo schermo. Su Pianetacellulare.it abbiamo discusso a lungo delle varie tecnologie disponibili, AMOLED e IPS in primis, e dei relativi vantaggi e svantaggi. La prima, usata principalmente sui prodotti Samsung, tende a essere più efficiente, energeticamente parlando, in caso di utilizzo di combinazioni di colori scure; inoltre riesce ad avere un rapporto di contrasto maggiore. La seconda, usata per esempio da Sony, Apple e HTC, si basa sul concetto del pannello retroilluminato e quindi va a braccetto con il bianco (leggi: "Schermi AMOLED: un’interfaccia scura Diminuisce il Consumo della Batteria").

OnePlus X: un esempio di un ottimo rapporto caratteristiche prezzo

4) RAPPORTO CARATTERISTICHE PREZZO

Elemento imprescindibile è il prezzo. Fortunatamente negli ultimi anni il prezzo medio per uno smartphone di medio-alta o di alta fascia è sceso di parecchio e pertanto orbitando già attorno ai 300 euro si trovano prodotti veramente buoni. Se vogliamo fare qualche esempio, a circa questo prezzo c’è OnePlus 2 con 16 GB di memoria interna e 3 GB di RAM. Se si vuole spendere un pò di più, invece, la scelta non manca affatto.

Non è più necessario, dunque, spendere 600 euro o più per prendere un prodotto di vertice (o 1.100 euro nel caso degli iPhone più costosi). In alternativa, per chi ha voglia di cercare l’occasione migliore, dietro l’angolo c’è sempre il mercato dell’usato. In questo caso consigliamo di usare siti di annunci locali come Subito.it, tanto per fare un esempio.

LE CONCLUSIONI

A parte le preferenze individuali, ci sono alcune caratteristiche che devono essere prese in considerazione se si intende prendere un nuovo smartphone. Dopo aver valutato il formato più adatto alle proprie esigenze, se ne cerchi uno con la base di sviluppatori più ampia possibile in maniera da poterci fare delle modifiche a livello software. Si scelgano specifiche hardware di buon livello in maniera da rendere l’acquisto "future proof", pur sapendo che uno degli elementi più importanti è l’integrazione tra software e hardware. Meglio ancora se il telefono ha una batteria capace: ci eviterà di doverlo ricaricare troppo spesso.

Per quanto concerne i prezzi, per chi vuole qualcosina di più di un prodotto di base, già da 300 euro oggi si trovano modelli con prestazioni soddisfacenti. Già a 400 euro se ne trovano invece di buoni. Il concetto di base sta nel fatto che non sarà necessario investire somme più ingenti, come 600 euro o addirittura 1.000 euro, se non di più. E se si vuole risparmiare qualcosa, il consiglio è di dare uno sguardo al mercato dell’usato. Si trovano sempre buoni affari.

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