Intel compra Replay Technologies, gestisce eventi sportivi a 360 gradi

Replay Technologies utilizza telecamere ad alta risoluzione e la computer-grafica per consentire agli spettatori di vedere e vivere l'esperienza di eventi sportivi da qualsiasi angolazione. L'acquisizione è parte della volontà di Intel di crescere nella realtà aumentata e virtuale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Intel ha annunciato l’acquisizione di Replay Technologies, una startup israeliana specializzata nella realtà virtuale, un business in cui il gigante della Silicon Valley si prevede crescerà nei prossimi anni.

Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, il produttore di chip si prevede pagare tra i 150 milioni di dollari e i 170 milioni di dollari per rilevare l’azienda con sede a Tel Aviv, in base a "persone che hanno familiarità con l’affare" che dovrebbe concludersi in tre settimane. Alla conclusione dell’accordo, il CEO di Replay Technologies dovrebbe essere nominato Corporate Vice President di Intel.

Replay Technologies utilizza telecamere ad alta risoluzione e la computer-grafica per consentire agli spettatori di vedere e vivere l’esperienza di eventi sportivi da qualsiasi angolazione, secondo un post sul blog di Intel.

Intel collabora con Replay dal 2013. L’acquisizione è parte della volontà di Intel di crescere nel campo della realtà aumentata e realtà virtuale il prima possibile. Intel ha gia’ acquisito almeno cinque aziende specializzate in tali tecnologie e sta attualmente lavorando su un visore per la realtà aumentata.

"Insieme, miglioreremo questa nuova categoria di intrattenimento sportivo che chiamiamo sport coinvolgente," Wendell Brooks, vice presidente senior di Intel, non fornendo pero’ dettagli finanziari della transazione. "Lo sport immersivo richiede i calcoli ad alte prestazioni di cui Intel è famosa", ha detto Brooks.

La realtà aumentata si differenzia dalla realtà virtuale perchè sovrappone informazioni o immagini digitali su una visione del mondo reale e con cui è possibile interagire. Con la realtà virtuale, invece, gli utenti vedono solo cose generate dal computer.

Per l’All-Star Game 2016, una partnership tra la NBA e Turner Broadcasting ha offerto ai fan la possibilità di accedere alla tecnologia freeD di Replay: ventotto telecamere ad alta definizione posizionate intorno all’arena di gioco hanno catturato altrettanti flussi video che sono stati combinati in uno unico accessibile agli spettatori per una vista a 360 gradi dei match. Al CES 2016, Intel ha mostrato esattamente come questi video coinvolgenti possono cambiare il modo di assistere ad un match (vedi il video sotto).

"Quello che state vedendo qui è il potere di ridefinire cosa significa guardare e l’esperienza dello sport", ha dichiarato Brian Krzanich, CEO di Intel nel suo keynote al CES. "Non vediamo l’ora di vedere questa tecnologia utilizzata in piu’ campi da gioco in tutto il mondo. Si sta per cambiare ciò che significa celebrare il brivido della vittoria".

freeD non solo consente agli spettatori di vedere ogni angolazione di gioco, ma permette di ri-guardare momenti chiave e condividere brevi una clip personalizzate tramite i social network.

"Forse prima di quanto pensiamo, vivremo in un mondo in cui il video è una rappresentazione completa in 3D della realtà, fondendo i concetti esistenti dell’intrattenimento", si legge in un post sul blog di Intel. "Il cinema si fonderà con il teatro, i giochi interattivi si fonderanno con le trasmissioni sportive e, forse cosa più importante, la gente sarà in grado di condividere digitalmente uno spazio fisico con altre persone a migliaia chilometri di distanza che utilizzano i visori olografici o VR per accedere alla tecnologia".

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