Samsung acquista Viv dei fondatori di Siri, investe su intelligenza artificiale

Dai creatori di Siri oggi usato da Apple arriva Viv, un nuovo assistente virtuale capace di fare cose che vanno ben oltre le capacità degli assistenti virtuali oggi disponibili.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Viv, nuovo assistente virtuale che supera Siri nella prima dimostrazione pubblica

Siri oggi lo conosciamo per essere il nome dell’assistente virtuale presente nei dispositivi di Apple, che fornisce informazioni come le indicazioni stradali e il meteo o trascrive i messaggi che gli vengono dettati o permettono di ricevere e fare chiamate in auto usando solo la voce. Pochi forse lo sapranno, ma Siri non è stato creato da Apple, in quanto è stato lanciato nel 2007 da un gruppo di studiosi presso lo Stanford Research Institute guidato da Dag Kittlaus, Adam Cheyer e Tom Gruber, ed è stato poi venduto ad Apple nel 2010.

Sei anni più tardi, Cheyer e Kittlaus sono tornati ed ora hanno un nuovo progetto frutto del lavoro degli ultimi anni che è stato chiamato Viv e che è stato pubblicamente mostrato in una conferenza il 9 maggio nel corso dell’evento TechCrunch Disrupt a New York.

Viv, che è stato in sviluppo per quattro anni, ha ricevuto 12.5 milioni di dollari in finanziamenti a febbraio 2015, e si propone per essere una "intelligenza globale" capace di fare cose che vanno ben oltre le capacità di Siri, andando a cambiare il mondo di interazione con i dispositivi come lo conosciamo oggi attraverso i comandi in linguaggio naturale.

Ordinare una pizza, chiedere una vettura Uber, ordinare un taxi, prenotare un ristorante e acquistare biglietti per il cinema sono solo alcuni degli esempi delle cose che Viv potrà fare. Cheyer e Kittlaus hanno gia’ collaborato con oltre 50 aziende, tra cui Uber, Ivee, SeatGuru, ZocDoc e GrubHub.

Dove Viv si potrà usare?  Viv è multipiattaforma. Mentre Alexa è un’esclusiva dei prodotti di Amazon, Google Now dei prodotti Android/Google, Cortana dei prodotti Microsoft/Windows e Siri dei prodotti Apple, Viv non ha l’esclusiva con una piattaforma. Viv è stato pensato per ‘dialogare’ con i computer, elettrodomestici, wearable e altri gadget. 

Secondo il rapporto del WP risalente allo scorso mese di maggio, a Viv erano gia’ interessate diverse aziende, tra cui Facebook e Google, ma i fondatori di Viv non sembravano avere in programma all’inizio di vendere la loro creazione. Nel mese di ottobre, poi, è arrivata la notizia che Samsung ha acquisito Viv Labs.

In un’intervista con TechCrunch, Kittlaus ha detto che non ci sono piani per costruire hardware con Viv, e che dovranno essere i produttori di hardware a trovare il modo di integrare Viv nei loro prodotti. Viv non dovrebbe dunque essere un’applicazione scaricabile da chi vuole tramite gli store di Apple o Google.

Siri si potrebbe considerare come il capostipite degli assistenti virtuali su smartphone, in quanto da quando Apple lo ha introdotto nei suoi device sono poi arrivati Google Now, Cortana di Microsoft e Alexa di Amazon. Le aziende vedono nelle capacità (attuali e future) degli assistenti virtuali la possibilità di diventare intermediari tra le aziende e i loro clienti finali.

L’obiettivo di Viv non è solo di essere una grande intelligenza artificiale. La maggior parte dei assistenti virtuali oggi sono in grado di comprendere una serie di domande poste in una frase ‘umana’ ma queste domande devono essere poste in modo preciso, o il rischio è di creare confusione. Ciò che distinguerà Viv è la capacità di comprendere la spontaneità delle frasi, si legge nel rapporto.

Anche se Siri è noto per le sue capacità di comprendere le conversazioni c’è molto che Siri e gli altri assistenti virtuali non possono fare. Chiedendo a Siri di "comprare un biglietto per il concerto di Beyoncé" si viene rimandati alla pagina Web di un rivenditore online di biglietti. A Siri si puo’ anche chiedere di prenotare un tavolo in un ristorante vicino a casa e si può scegliere il giorno e l’ora della prenotazione, ma non è possibile concludere la prenotazione a meno che non si abbia l’applicazione di quel ristorante installata sullo smartphone. Viv sarà invece in grado di completare acquisti ‘dall’inizio alla fine’ e senza soluzione di continuità, rendendo le applicazioni standalone inutili.

Nella dimostrazione live di Viv alla conferenza del 9 maggio, i creatori del programma hanno messo alla prova il software prima con le tradizionali domande a cui anche Siri o Google Now sanno rispondere, poi le domande si sono fatte più difficili, come ad esempio: "Sarà più caldo di 70 gradi vicino al Golden Gate Bridge dopo le 5pm dopodomani?", riferisce Cnet.com. E ancora, nella demo si è cercato di ordinare fiori, inviare denaro via Venmo, prenotare una camera d’albergo per una vacanza, e prenotare una corsa Uber per sei persone per un giro al Madison Square Garden. Tutti test conclusi con successo.

Quando Viv lo vedremo sul mercato? Ancora non si sa quali saranno i primi dispositivi intelligenti con Viv. Nel frattempo, potete vedere la prima dimostrazione mondiale pubblica di Viv nel player qui sotto.

Oltre Siri: La Prima mondiale di Viv con Dag Kittlaus

Come parte di un grande piano di sviluppo, Samsung ha deciso di acquisire Viv Labs, una startup lanciata da un gruppo di tre persone che avevano contribuito a creare Siri, l’assistente personale a comando vocale che è stata acquisita da Apple nel 2010.

La notizia dell’acquisizione è stata confermata anche dal co-fondatore e CEO Dag Kittlaus di Viv Labs in un post sul sito dell’azienda: "Samsung drasticamente accelererà la nostra visione", ha detto.

Mentre i dettagli finanziari dell’accordo non sono ancora noti, Kittlaus ha chiarito che dopo l’acquisizione, Viv opererà come una filiale indipendente di Samsung.

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