ForcePhone promette il Force Touch in qualsiasi telefono

Invece di utilizzare dei sensori posti sopra lo schermo come fa il Force touch, la tecnologia ForcePhone funziona attraverso gli ultrasuoni emessi dall'altoparlante del telefono in una frequenza percepibile solo dal dispositivo attraverso il microfono.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Force touch è la tecnologia che rende il display di uno smartphone sensibile alla pressione esercitata su di esso, ma puo’ essere una caratteristica esclusiva solo per i telefoni predisposti per integrarla, come gli ultimi modelli di iPhone (Apple la chiama Touch 3D) o in Huawei P9. Grazie ad una nuova tecnologia, qualcosa di simile si puo’ avere su praticamente qualsiasi smartphone, grazie a quanto hanno creato dagli ingegneri dell’Università del Michigan: il ForcePhone.

Invece di utilizzare dei sensori posti sopra lo schermo come fa il Force touch, la tecnologia ForcePhone funziona attraverso gli ultrasuoni: installando una semplice applicazione sul telefono, questa fa emettere all’altoparlante del device un suono che copre la gamma 18-24 kHz, uno spettro che un essere umano non può sentire, ma che microfono del dispositivo è invece in grado di rilevare; quando l’utente preme sullo schermo o stringe il corpo del telefono cellulare, il livello del suono cambia, e quindi attraverso il microfono il software installato sul telefono è in grado di rilevarlo e convertire le varie differenze di gamma in azioni da eseguire.

ForcePhone si presenta in un concetto ben diverso dal 3D Touch di Apple, e richiederebbe una diversa interfaccia utente per funzionare correttamente. Il 3D Touch può rilevare differenti livelli di pressione in una posizione specifica sul display, e rilascia un feedback tattile che l’utente sente nella mano – la precisione del ForcePhone è invece alquanto discutibile, almeno allo stato attuale.

A chi si preoccupa della salute degli animali domestici, che hanno un udito piu’ sensibile di quello degli umani, i ricercatori garantiscono che il suono viene riprodotto ad un volume molto basso tale che cani o altri animali non possono percepire. 18-24 kHz è la frequenza che emettono anche quelle applicazioni che ritengono di essere utili per scacciare le zanzare, ma se ne avete provata anche solo una di queste app vi sarete accorti della loro inutilità.

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"Avere sensori costosi e ingombranti [del force touch] installati in uno smartphone possono anche risolvere tutti i problemi che abbiamo risolto, ma il costo aggiunto e l’installazione laboriosa evitano che i produttori di telefoni li utilizzino," ha detto Kang Shin, professore di Ingegneria elettronica dell’Università, in un comunicato stampa. "La nostra soluzione basata sul suono può colmare questa lacuna, fornendo la funzionalità senza fare alcuna modifica hardware. Tutto è solo software… ForcePhone aumenta il vocabolario tra il telefono e l’utente."

Nel concreto cosa si potrebbe fare con questa tecnologia? ForcePhone potrebbe consentire di riportare il telefono alla schermata iniziale stringendo con la mano lo smartphone con una certa forza (invece di dover premere il tasto Home), oppure si potrebbe associare ad una determinata pressione l’apertura di un’app specifica o di una chiamata. Con una stretta di mano si potrebbero anche sfogliare le pagine di e-book o del browser, per esempio.

Anche se ForcePhone è in grado di rilevare la variazione della pressione su un dispositivo, va precisato che non è ai livelli di precisione che possono garantire i sensori di Force touch.

ForcePhone è ancora in una fase sperimentale, e i ricercatori presenteranno questa loro invenzione alla conferenza MobiSys 2016 a Singapore in programma verso la fine di giugno (27-29), occasione in cui i produttori potrebbero entrare in contatto piu’ da vicino con questa tecnologia.

E’ possibile vedere come funziona ForcePhone nel video qui sotto realizzato dai ricercatori.

ForcePhone

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