Edward Snowden sviluppa smartphone Anti-Spionaggio

Edward Snowden contribuisce allo sviluppo di una versione modificata dell'iPhone di Apple per i giornalisti preoccupati che le loro conversazioni possano essere intercettate.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Edward Snowden, l’ex dipendente della National Security Agency diventato la ‘talpa dell’NSA’ per le sue rivelazioni che hanno aperto lo scandalo Dategate, nel corso di una conferenza sulla "Forbidden Research / Ricerca Vietata" presso il Massachusetts Institute of Technology Media Lab ha dichiarato che ha intenzione di contribuire a sviluppare una versione modificata dell’iPhone di Apple per i giornalisti che sono preoccupati che le loro conversazioni possano essere intercettate dal governo agenzie di spionaggio.

Come riportato dal New York Times, Snowden, che ha parlato tramite un collegamento video dalla Russia dove vive in esilio, ha detto che sta lavorando con Andrew Huang, un noto hacker che ha studiato ingegneria elettrica presso il MIT, per vedere se fosse possibile modificare uno smartphone per avvisare i giornalisti quanto il loro telefono è sotto intercettazione.

Snowden, un membro del consiglio di un gruppo no-profit chiamato Freedom of the Press Foundation, si è detto preoccupato che gli smartphone servono come dispositivi di localizzazione, quindi governi o agenzie di spionaggio possono avere le informazioni dettagliate sulla posizione di dove si trova un dispositivo e, di conseguenza, il suo proprietario.

Snowden ha detto che sempre piu’ difficilmente gli utenti si fidano dei loro smartphone, dispositivi che solo installando l’applicazione sbagliata possono essere manomessi da malware in grado di trasmettere le informazioni sulla posizione o altri dati sensibili ad hacker malintenzionati, anche quando l’utente crede che il dispositivo è stato messo offline in "modalità aereo".

Riguardo il telefono ‘che non puo’ essere intercettato’, il progetto è ancora in fase sperimentale, e l’idea attuale prevede la realizzazione di una speciale cover per lo smartphone che ha un secondo display nel quale i giornalisti possono ricevere un avviso quando il telefono trasmette dati a loro insaputa, il che sarebbe una prova che il telefono è sotto intercettazione.

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