USA: Presto Giubbotti e ventri antiproiettili in grafene

Grazie alle sue particolari proprietà tecniche, fisiche e meccaniche, questo straordinario materiale, valso il premio Nobel ai suoi inventori, potrebbe presto diventare il punto di riferimento per la produzione di tessuti antiproiettili.

Scritto da

Redazione

il

 Il grafene, uno dei materiali simbolo del XXI secolo, continua a sorprendere il mondo in nuove vesti.

Grazie alle sue particolari proprietà tecniche, fisiche e meccaniche, questo straordinario materiale, valso il premio Nobel ai suoi inventori, potrebbe presto diventare il punto di riferimento per la produzione di tessuti antiproiettili. (leggi l’approfondimento tecnico in questo articolo)

Direttamente dal MIT, Jae-Hwang Lee ha annunciato di aver concluso con successo, un test di laboratorio realizzato su scala microscopica, dove una microsfera di silicio accelerata mediante laser ha colpito a circa 2000 metri al secondo un foglio di grafene, tanto sottile da essere quasi trasparente, senza arrecare praticamente alcun danno.

Oggetto del test, capire in che modo e in che portata, il grafene è in grado di assorbire l’energia e dissiparla, potendo cosi valutare le possibili applicazioni in campo industriale, aeronautico e militare, ovviamente.

I dati raccolti dal test, hanno confermato quanto ipotizzato nei laboratori di tutto il mondo, ovvero che su specifiche situazioni, il grafene risulta 10 volte più resistente dell’acciaio, come nel caso della resistenza all’urto e 100 volte più resiliente sul peso.

Il foglio ultrasottile di grafene ha dimostrato una capacità di assorbimento balistico pari a 0.90 MJ per kilo, quasi 10 volte la capacità dimostrata dall’acciaio che si ferma ad un misero 0.08 Mj per kilo per il medesimo test.

Secondo i ricercatori, il grafene dovrebbe comportarsi allo stesso modo anche su scala più ampia.

Sfruttando questo materiale, sarebbe possibile realizzare giubbotti o divise antiproiettili con un peso e uno spessore nemmeno paragonabile a quelli attuali, molto spessi e pesanti e basati per lo più su fibre di kevlar.

Tra i possibili utilizzi, giubbotti antiproiettili di nuova generazione e vetri antiproiettili ancora più efficaci contro i proiettili.

Questo materiale è molto interessante anche in campo elettronico. Secondo diversi test in corso di sviluppo, grazie al grafene potremo in futuro disporre di device e display flessibili cosi come super batterie.

Batteria la Grafene Made in Italy

La batteria al grafene Made in Italy

Qualche mese fa, vi avevo raccontato della batteria al grafene realizzata in Italia da CNR e La Sapienza di Roma, che avevano presentato un primo studio per realizzare una batteria al Litio Grafene in grado di aumentare la capienza delle tradizionali batterie al Litio del 25% .

Sempre in ambito energetico, cito alcuni dei principali studi a livello mondiale come quello cinese, che punta a disporre di batterie Li-Ion a carica supersonica (appena 18 secondi per caricare l’80% della batteria) e batterie LiO2 (Litio – Ossigeno) e SnO2 (Stagno Ossigeno) che grazie al grafene potrebbero consentire di realizzare super batterie dalle capacità sorprendenti.

Impostazioni privacy