Robot flessibile che evita ostacoli, primo brevetto in Italia

È stato brevettato per la prima volta al mondo un robot flessibile, un brevetto di cui andare fieri perchè è italiano.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

È stato brevettato per la prima volta al mondo un robot flessibile, un brevetto di cui andare fieri perchè è italiano.

Con una forma che potrebbe ricordare quella di un serpente, il primo robot flessibile – quindi in grado piegarsi facilmente – brevettato in Italia è composto da due strutture uguali e intrecciate che avanzano una sull’altra supportandosi a vicenda, in modo alternato, che permettono movimenti come l’allungamento e la curvatura, e permettono così al robot di evitare ogni tipo di ostacolo. Il robot è capace di raggiungere un obiettivo evitando di toccare ostacoli o zone sensibili con tutto il corpo dello strumento e non solo con la sua estremità, spiegano gli studiosi. Ciascuno dei due strumenti può diventare rigido per un breve periodo di tempo e guidare con precisione l’altro. E’ anche possibile cambiare la rigidezza, e per fare cio’ la forma dello strumento flessibile viene stabilizzata tramite un’unica coppia di fili elettrici che portano corrente a piccoli blocchi di materiale piezoelettrico, un materiale speciale che si dilata quando percorso da elettricità.

Molti sono gli ambiti in cui si potrebbe usare un robot in grado di muoversi con flessibilità, ma in primis si potrebbe utilizzare nel ramo della medicina, ad esempio per raggiungere un punto preciso nel corpo umano senza danneggiare eventuali altri organi vicini; ma si potrebbe utilizzare anche nel ramp della scienza aerospaziale, ad esempio mandando in orbita il robot per far riparare satelliti o strutture altrimenti poco accessibili all’uomo. Inoltre, il robot flessibile potrebbe essere utilizzato in operazioni di ricerca e soccorso in ambienti di difficile accesso.

Questo rivoluzionario robot flessibile è stato creato in Italia, e anche se non è la prima volta che sentiamo parlare di robot ‘flessibili’ o comunque capaci di muoversi agilmente, questo di cui stiamo trattando è di fatto il primo robot flessibile al mondo ad essere stato brevettato.

Descritto sulla rivista Plos One, il robot nasce da una ricerca coordinata da Edoardo Sinibaldi del centro di Micro-BioRobotica dell’Iit a Pontedera (Pisa) e gestita in collaborazione con due studenti di dottorato della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – l’ingegnere meccanico sudcoreano Byungjeon Kang e l’ingegnere elettronico macedone Risto Kojcev.

"Siamo partiti da uno studio teorico e la configurazione ‘intrecciata’ emersa come possibile soluzione al problema è assolutamente innovativa" dichiara Edoardo Sinibaldi ingegnere aerospaziale, responsabile dello studio, come riportato sul sito della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, "ed è frutto di un lavoro lungo e articolato, in cui abbiamo saputo integrare e valorizzare le nostre competenze e l’anima multiculturale del nostro team di ricerca”.

Il prototipo del robot flessibile in questione ha un design flessibile che dimostra performance superiori a quelle attualmente disponibili nel panoramica della robotica mondiale, si legge in un comunicato della Scuola pisana. Sulla base del prototipo realizzato, nei prossimi 3-5 anni potrebbero essere sul mercato i primi modelli sviluppati per applicazioni specifiche, che sfruttano l’innovazione del Centro IIT di Pontedera in collaborazione con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna.

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