Twitter blocca diecimila account collegati ad Isis

I gruppi terroristici spesso utilizzano i social media per comunicare. Ora, lo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria, o ISIS, sembra essere molto attivo sui social network, secondo un nuovo studio pubblicato questa settimana dal Brookings Institution, con almeno 46.000 account Twitter attivi tra settembre e dicembre 2014.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

UPDATE DEL 10 APRILE2015: Twitter ha annunciato di aver bloccato in un solo giorno, il 2 aprile, circa 10.000 account presumibilmente legati all’estremismo di matrice jihadista, dopo aver riscontrato la pubblicazione messaggi con "minacce violente". Lo ha riferito il New York Times, precisando che non e’ possibile verificare la notizia in forma indipendente, perche’ i dati del social network non sono pubblici.

I gruppi terroristici spesso utilizzano i social media per comunicare. Al Qaeda e i talebani si dice che abbiano usato di frequente Facebook, e Hamas Twitter. Ora, lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria, o ISIS, sembra essere molto attivo sui social network.

In realtà, i sostenitori di ISIS si dice che abbiano operato con almeno 46.000 account Twitter tra settembre e dicembre 2014, secondo un nuovo studio pubblicato questa settimana dal Brookings Institution (via cnet.com).

ISIS "ha sfruttato i social media, più notoriamente Twitter, per inviare la sua propaganda al mondo e per attirare le persone vulnerabili alla radicalizzazione," JM Berger e Jonathan Morgan, gli autori dello studio, hanno scritto nella relazione. Il gruppo sta "usando i social media per attirare nuove reclute e ispirare nuovi attacchi solitari", hanno detto.

Alla base dei social media c’è il permettere alle persone di connettersi tra loro per scambiare idee e informazioni. Il che fa di siti come Facebook, Twitter e YouTube piattaforme perfette per le organizzazioni terroristiche che cercano di diffondere la loro missione.

ISIS è conosciuto come uno dei gruppi terroristici più brutali al mondo. Il gruppo ha fatto notizia negli ultimi mesi per aver diffuso in internet (via Youtube principalmente) i video con la decapitazione di ostaggi, molti dei quali erano giornalisti occidentali e operatori umanitari.

Per la sua relazione, Brookings Institution ha voluto andare a fondo di come ISIS ha utilizzato Twitter e fino a che punto è stato in grado di espandere la sua rete attraverso il social network. Oltre ad aver individuato 46.000 account Twitter associati ai sostenitori ISIS, è stato individuato dove molti di questi profili hanno avuto origine, tra cui Siria, Iraq, Arabia Saudita, Stati Uniti ed Egitto. Mentre la maggior parte dei profili hanno utilizzato l’arabo come lingua principale, uno su cinque degli account hanno indicato l’inglese come lingua principale.

Questi account identificati dal Brookings Institution avevano una media di circa 1.000 seguaci ciascuno, che è un numero più grande della media di un tipico utente di Twitter. I profili hanno anche condiviso oltre 50 messaggi al giorno, cosa che li rende più attivi di un profilo Twitter della media.

"Gran parte del successo dei social media associati a ISIS può essere attribuito ad un gruppo relativamente piccolo di utenti iperattivi, con tra i 500 ei 2.000 profili", Berger e Morgan hanno scritto.

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