Facebook condividera’ ricavi pubblicitari con i creatori di video

Facebook sta studiando modi per far rimanere gli utenti più dentro Facebook aumentando la quantità di video offerti, magari da partner selezionati, con i quali condividere anche parte dei ricavi pubblicitari.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Facebook è alla ricerca di… Facetubers?

Vista la continua crescita del consumo dei video su Facebook e considerato che il social network ha l’obiettivo di riuscire a monetizzare quanti più contenuti riesce al fine di ‘fare cassa’, non sorprende che la società co-fondata da Mark Zuckerberg è alla ricerca di editori, o meglio creatori di contenuti, con cui condividere una parte dei ricavi ottenuti dalle inserzioni che possono apparire sui loro filmati originali e, forse, esclusivi.

La novità dovrebbe partire da questo autunno, ma le trattative con i partner pare siano già cominciate.

Stando a quanto scrive il Wall Street Journal, Facebook avrebbe già stretto accordi (o sarebbe in dirittura di arrivo per concluderli) con diversi media partner, tra cui NBA, Fox Sports, Funny or Die e Tastemade. All’inizio potrebbero essere interessati solo grandi marchi, ma non escludiamo che contenuti esclusivi potranno essere realizzati con utenti popolari. Un po’ come avviene su Youtube.

Facebook dovrebbe tenersi il 45% dei ricavi pubblicitari, mentre il restante 55% dovrebbe essere diviso tra gli editori.

L’obiettivo sembra essere quello di aumentare il coinvolgimento degli utenti nel social network e aumentare il tempo che passano all’interno di Facebook. La società co-fondata da Mark Zuckerberg starebbe già lavorando a nuovi strumenti per offrire agli utenti selezioni di video consigliati da vedere, oppure video ‘correlati’ che possono essere proposti, ad esempio, appena al termine della riproduzione di un filmato.

Oggi, su Facebook sono disponibili milioni di video, ma la maggiorparte di essi sono ’embeddati’ ossia provengono da siti esterni, come ad esempio Youtube. 

Il WSJ ha detto che un portavoce ha spiegato che Facebook deve ancora decidere come organizzare l’offerta pubblicitaria ma le prime reazioni degli inserzionisti sono state positive.

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