Facebook, cancellare un collega contribuisce al mobbing

Rimuovere un collega di lavoro dalla propria lista di amici su Facebook può essere considerato mobbing, nel caso in cui vi trovaste in Australia.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Rimuovere un collega di lavoro dalla propria lista di amici su Facebook può essere considerato mobbing, nel caso in cui vi trovaste in Australia.

Stando a quanto riportato dal Telegraph, l’Australian Fair Work Commission, infatti, in seguito ad una disputa lavorativa tra due donne in tribunale, ha concluso che togliere l’amicizia ad un collega di lavoro può considerarsi un atto di "bullismo sul posto di lavoro", un comportamento "provocatorio e scortese".

Lisa Bird, moglie del proprietario di un’agenzia immobiliare, è stata accusata di avere avuto un comportamento da ‘bullo’ all’interno dell’ambiente di lavoro per anche aver rimosso Rachel Roberts, una dipendente della compagnia, dalla lista dei propri contatti su Facebook. "Questa azione della signora Bird manifesta una mancanza di maturità emotiva ed è indicativa di un comportamento irragionevole", il tribunale ha stabilito.

Cosa è accaduto. Le due donne sono arrivate in tribunale dopo che la signora Roberts si è lamentata con il proprietario dell’agenzia per cui lavora che le sue proprietà non venivano adeguatamente mostrare nella vetrina del negozio. La signora Bird, la moglie del proprietario, ha quindi accusato la signora Roberts di essere una "naughty little school girl running to the teacher", o "una ragazzina di scuola che corre dall’insegnante per lamentarsi". La dipendente Roberts è quindi uscita dall’ufficio piangendo e poi ha controllato nel suo profilo Facebook se la signora Bird aveva commentato quanto accaduto su Facebook, scoprendo così che la moglie del proprietario dell’agenzia le ha tolto l’amicizia.

Il tribunale ha spiegato che quanto deciso con la sentenza dipende sia dalla rimozione dell’amicizia nel social network, ma anche perchè sono stati riscontrati altri “comportamenti irragionevoli, ostili e sminuenti nell’arco di due anni" contro la dipendente, al punto da costituire veri e proprio atti da considerarsi "bullismo". La Bird, per esempio, non salutava mai la Roberts e la escludeva ogni volta che consegnava del materiale.

La sentenza è circoscritta a questo caso, ma può costituire un precedente per sentenze future. Al centro della questione non c’è solo il fatto di aver rimosso un collega da Facebook, ma bisogna fare attenzione nel fare del "mobbing" sul posto di lavoro, vale a dire bisogna evitare di avere comportamenti aggressivi di natura fisica o verbale nei confronti di altri colleghi.

Gli esperti legali ritengono che la cancellazione dell’amicizia su Facebook, nel caso suddetto, di per sé non è quindi un atto che porta al mobbing, ma è un fattore che rientra nei comportamenti che, uniti ad altri, possono portare al mobbing. 

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