Trump bloccato dai social Twitter e Facebook dopo Assalto al Congresso. Intervenuti anche Youtube e Instagram (aggiornato)

Video e post rimossi da Youtube, Facebook e Instagram ma anche il blocco della Pagina Facebook di Trump e del suo profilo Twitter tra le azioni prese dai principali social network in seguito alla violenza a Washington il 6 gennaio.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

I principali social network Facebook, Twitter, Instagram, e Youtube sono intervenuti per sospendere o limitare -a seconda delle proprie regole- l’attività in essi dell’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump in seguito a ciò che è accaduto nel pomeriggio del 6 gennaio 2021, quando è stato assaltato il Congresso americano da parte di sostenitori di Trump. Questo evento ha ritardato la proclamazione da parte del Congresso di Joe Biden e Kamala Harris rispettivamente presidente e vicepresidente degli Stati Uniti. Al 10 gennaio, Donald Trump si trova con bloccati i suoi profili social su Twitter, Facebook e Instagram. 

L’account Twitter @realDonaldTrump sospeso

Twitter prima limita e poi sospende l’account @realDonaldTrump

Twitter in un primo momento ha richiesto all’account @realDonaldTrump di eliminare tre tweet pubblicati con conseguente blocco del profilo per 12 ore. Ecco quanto riportato da @TwitterSafety il 7 gennaio: "Come risultato della violenta situazione senza precedenti a Washington, DC, abbiamo richiesto la rimozione di tre tweet da @realDonaldTrump che sono stati pubblicati oggi per violazioni gravi e ripetute della nostra politica di integrità civica. Ciò significa che l’account di @realDonaldTrump rimarrà bloccato per 12 ore dopo la rimozione di questi tweet. Se i Tweet non vengono rimossi, l’account rimarrà bloccato. Le future violazioni delle Regole di Twitter, comprese le nostre politiche di integrità civica o minacce violente, comporteranno la sospensione permanente dell’account @realDonaldTrump. Continueremo a valutare la situazione in tempo reale, anche esaminando l’attività sul campo e le dichiarazioni rese da Twitter. Terremo informato il pubblico, anche se sarà necessaria un’ulteriore escalation nel nostro approccio di applicazione [delle regole]."

L’8 gennaio, Twitter ha poi comunicato la decisione di sospendere definitamente l’account del presidente Usa uscente Donald Trump (@realDonaldTrump): "Dopo un’attenta revisione dei recenti tweet dell’account @realDonaldTrump e del contesto che li circonda, in particolare il modo in cui vengono ricevuti e interpretati dentro e fuori Twitter, abbiamo sospeso definitivamente l’account a causa del rischio di ulteriore incitamento alla violenza. Nel contesto degli eventi orribili di questa settimana, mercoledì abbiamo chiarito che ulteriori violazioni delle Regole di Twitter avrebbero potenzialmente portato a questa stessa linea di condotta. Il nostro quadro di interesse pubblico esiste per consentire al pubblico di ascoltare direttamente i funzionari eletti e i leader mondiali. Si basa sul principio che le persone che detengono il potere possano comunicare liberamente. Tuttavia, da anni abbiamo chiarito che questi account non sono completamente al di sopra delle nostre regole e non possono utilizzare Twitter per incitare alla violenza, tra le altre cose. Continueremo ad essere trasparenti riguardo alle nostre politiche e alla loro applicazione".

Dopo aver valutato i più recenti tweet condivisi da Donald J. Trump rispetto alla politica di Twitter sulla glorificazione della violenza, l’azienda ha stabilito che "questi tweet violano la politica sulla glorificazione della violenza e l’utente @realDonaldTrump deve essere immediatamente sospeso in modo permanente dal servizio". Secondo Twitter, alcuni recenti tweet [che volutamente non ripubblichiamo, ndr] condivisi da @realDonaldTrump "potrebbero ispirare gli altri a replicare atti violenti" quindi l’azienda ha stabilito "che era altamente probabile che incoraggiassero e ispirassero le persone a replicare gli atti criminali che hanno avuto luogo al Campidoglio degli Stati Uniti il ​​6 gennaio 2021".

Facebook prima limita e poi blocca a tempo indeterminato gli account Facebook e Instagram di Donald Trump

Su Facebook e Instagram inizialmente (6-7 gennaio) sono stati rimossi il video in cui il presidente Trump parla delle proteste e il suo successivo post sui risultati delle elezioni. "Abbiamo deciso che, a conti fatti, questi post contribuiscono a, anziché diminuire, il rischio di violenza continua" come spiegato da Facebook.

"Parliamo per il gruppo dirigente nel dire quello che provano tanti di noi" hanno scritto Guy Rosen, VP, Integrity, e Monika Bickert, VP, Global Policy Management di Facebook. "Siamo sconvolti dalla violenza di oggi al Campidoglio. Trattiamo questi eventi come un’emergenza. Il nostro Elections Operations Center è già stato attivato in previsione delle elezioni in Georgia e del voto del Congresso per certificare l’elezione, e stiamo monitorando l’attività sulla nostra piattaforma in tempo reale.". Un paio di ore più tardi, la decsione di sospendere per 24 ore la pagina Facebook di Trump: "Abbiamo valutato due violazioni delle nostre politiche contro la pagina del presidente Trump che si tradurranno in un blocco di funzionalità di 24 ore, il che significa che perderà la capacità di pubblicare sulla piattaforma durante quel periodo" ha condiviso su Twitter @fbnewsroom. Poche ore più tardi, nel pomeriggio del 7 gennaio, il co-fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha annunciato la decisione di "estendere il blocco inserito sugli account Facebook e Instagram di Donald Trump a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane fino al completamento della transizione pacifica del potere." 

Ecco quanto ha scritto il co-fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg,  in un post sul suo social network nel pomeriggio del 7 gennaio: "Gli eventi scioccanti delle ultime 24 ore dimostrano chiaramente che il presidente Donald Trump intende utilizzare il suo tempo rimanente in carica per compromettere la transizione pacifica e lecita del potere al suo successore eletto, Joe Biden. La sua decisione di utilizzare la sua piattaforma per condonare piuttosto che condannare le azioni dei suoi sostenitori al Campidoglio ha giustamente disturbato le persone negli Stati Uniti e nel mondo. Abbiamo rimosso queste affermazioni ieri perché abbiamo giudicato che il loro effetto -e probabilmente il loro intento- sarebbe stato provocare ulteriori violenze. A seguito della certificazione dei risultati elettorali da parte del Congresso, la priorità di tutto il paese deve ora essere quella di garantire che i restanti 13 giorni e i giorni successivi all’inaugurazione passi pacificamente e secondo le norme democratiche stabilite. Negli ultimi anni, abbiamo permesso al Presidente Trump di usare la nostra piattaforma in linea con le nostre regole, a volte rimuovendo contenuti o etichettando i suoi post quando violano le nostre normative. L’abbiamo fatto perché riteniamo che il pubblico abbia diritto all’accesso più ampio possibile alle informazioni politiche, anche polemico. Ma il contesto attuale è ora fondamentalmente diverso, che prevede l’utilizzo della nostra piattaforma per incitare alla violenta insurrezione contro un governo democraticamente eletto. Crediamo che i rischi di consentire al Presidente di continuare ad utilizzare il nostro servizio in questo periodo siano semplicemente troppo grandi. Pertanto, stiamo estendendo il blocco che abbiamo inserito sui suoi account Facebook e Instagram a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane fino al completamento della transizione pacifica del potere."

Facebook si è anche attivata per rimuovere dai suoi social network contenuti con lode e sostegno all’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti; con la richiesta di portare armi in luoghi degli Stati Uniti, non solo a Washington ma ovunque negli Stati Uniti; con incitamento o incoraggiamento degli eventi al Campidoglio, inclusi video e foto dei manifestanti; che rappresentano la promozione di attività criminali che violano le politiche della community; con richiesta di fare proteste, anche pacifiche, se in violazione del coprifuoco a Washington; con tentativi di ristabilire la violenza nei prossimi giorni.

E’ stata anche aggiornata l’etichetta che viene messa sulle piattaforme Facebook e Instagram nei post che tentano di delegittimare i risultati delle elezioni. Il nuovo testo recita: "Joe Biden è stato eletto presidente con risultati che sono stati certificati da tutti i 50 stati. Gli Stati Uniti hanno leggi, procedure e istituzioni consolidate per garantire il trasferimento pacifico del potere dopo le elezioni".

Negli ultimi giorni e settimane, Facebook ha anche intrapreso un’azione di contrasto, coerente con la propria politica, che vieta i movimenti sociali militarizzati e le teorie di cospirazione che inducono alla violenza. Facebook ha continuato ad imporre il suo divieto ai gruppi pro-odio e rimosso oltre 600 movimenti sociali militarizzati dalla sua piattaforma. Nelle ultime ore, Facebook ha implementato la disattivazione automatica dei commenti sui post nei Gruppi che iniziano ad avere un alto tasso di incitamento all’odio o contenuti che incitano alla violenza e ha iniziato ad usare l’intelligenza artificiale per declassare i contenuti che ‘probabilmente’ violano le sue politiche.

Youtube ha rimosso alcuni video

Youtube ha rimosso il video in cui Trump invita i propri sostenitori a tornare a casa in pace, sottolineando comunque l’accusa di brogli elettorali. 

Articolo del 7 gennaio ore 10:00 aggiornato alle ore 17 del 07.01.2021 in seguito alla comunicazione di Facebook di aver esteso il blocco inserito sugli account Facebook e Instagram di Donald Trump a tempo indeterminato, poi aggiornato il 10.01.2021 in seguito alla comunicazione di Twitter di aver sospeso definitivamente il profilo Twitter di Donald Trump.

Impostazioni privacy