Facebook, Manifesto di Zuckerberg sul costruire una Comunita’ Globale

Stiamo costruendo il mondo che tutti noi vogliamo? E' questa domanda che si pone il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, nel suo Manifesto nel quale scrive come intende affrontare le sfide più importanti a cui è legato il suo social network. Servono infrastrutture sociali per dare alla gente il potere di costruire una comunità globale che potrà funzionare per tutti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

"Nel nostro viaggio per collegare il mondo, spesso discutiamo prodotti che stiamo costruendo e aggiornamenti sul nostro business. Oggi voglio mettere a fuoco la più importante domanda di tutte: stiamo costruendo il mondo che tutti noi vogliamo?" è questa domanda che si pone il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, nel suo Manifesto nel quale scrive come intende affrontare le sfide più importanti a cui è legato il suo social network.

"La storia è la storia di come abbiamo imparato a riunirci sempre più numerosi – da tribù a città alle nazioni. In ogni passo, abbiamo costruito infrastrutture sociali, come le comunità, i media e i governi per darci la forza di realizzare le cose non siamo riusciti a fare da soli" scrive Mark. "Oggi siamo vicini a prendere il nostro prossimo passo. Le nostre più grandi opportunità sono ormai globali – come diffondere la prosperità e la libertà, la promozione della pace e della comprensione, il togliere le persone dalla povertà, e accelerando la scienza. Le nostre sfide più grandi hanno bisogno di risposte globali – come porre fine al terrorismo, lottare per il cambiamento climatico, e prevenire pandemie. Il progresso richiede ora che l’umanità di unisca non solo come città o nazioni, ma anche come una comunità globale."

Il Manifesto pubblicato da Zuckerberg pone l’attenzione anche su come Facebook sta usando l’intelligenza artificiale (IA) oggi e su come potrebbe essere utilizzata in futuro per prevenire gli attacchi terroristici e il cyber-bullismo attraverso il monitoraggio dei canali privati.

"La promessa a lungo termine della IA è che, oltre a identificare i rischi in modo più rapido e precisi, si potrebbero anche individuare rischi quali dei terroristi che progettano attacchi utilizzando attraverso i canali privati, persone vittime di cyber-bullismo che hanno troppa paura di denunciare se stessi, e altre questioni locali e globali. ci vorranno molti anni per sviluppare questi sistemi.", ha scritto Zuckerberg nel suo manifesto, nel quale mette in evidenza che il suo Facebook sta portando avanti un proprio piano per riuscire a costruire una comunità globale: "Quando abbiamo iniziato, questa idea non è stata controversa. Ogni anno, il mondo è più connesso e questo viene visto come una tendenza positiva. Ma ora, in tutto il mondo, ci sono persone escluse dalla globalizzazione e movimenti contro la connessione globale. Ci sono dubbi sul fatto che siamo in grado di creare una comunità globale che possa funzionare per tutti".

Stiamo vivendo in un momento in cui "molti di noi in tutto il mondo stanno riflettendo su come possiamo avere l’impatto più positivo" scrive Zuckerberg, che cita la sua frase preferita che spesso si ripete: "Siamo sempre a sopravvalutare quello che possiamo fare in due anni, e sottovalutiamo quello che possiamo fare in dieci anni". Secondo Zuckerberg forse "non c’è attualmente il potere di creare il mondo che vogliamo subito, ma tutti noi possiamo iniziare oggi a lavorare sul lungo termine".

In tempi come questi, la cosa più importante che Facebook può fare è "sviluppare le infrastrutture sociali per dare alla gente il potere di costruire una comunità globale che potrà funzionare per tutti noi".

Negli ultimi dieci anni, Facebook si è concentrata sul collegamento di amici e famiglie. Con questa base, il prossimo obiettivo del social network sarà "sviluppare le infrastrutture sociali per la comunità" per "sostenerci, tenerci al sicuro, restare informati, per l’impegno civico, e per l’inclusione di tutti".

Creare una comunità globale è un progetto molto ambizioso, ma oggi Facebook è forse l’unica società che puo’ sperare di portarlo a termine, piu’ di di qualsiasi altra organizzazione o azienda.

Secondo Zuckerberg, Facebook può aiutare a contribuire a rispondere a queste cinque domande importanti:

– Come possiamo aiutare le persone a costruire comunità di supporto che rafforzano istituzioni tradizionali in un mondo in cui l’appartenenza a queste istituzioni è in declino?

– Come possiamo aiutare le persone a costruire una comunità sicura che impedisce di fare danni, aiuta durante le crisi e ricostruisce poi in un mondo dove chiunque da tutto il mondo può contribuire?

– Come possiamo aiutare le persone a costruire una comunità informata che ci espone a nuove idee e costruisce comprensione comune in un mondo in cui ogni persona ha una voce?

– Come possiamo aiutare le persone a costruire una comunità civilmente impegnata, in un mondo dove la partecipazione al voto a volte comprende meno della metà della nostra popolazione?

– Come possiamo aiutare le persone a costruire una comunità inclusiva che rifletta i nostri valori collettivi e umanità comune dal livello locale a quello globale, che attraversa culture, nazioni e regioni in un mondo con alcuni esempi di comunità globali?

La speranza di Zuckerberg è che più persone possano iniziare ad impegnarsi per costruire una comunità globale attraverso la costruzione di "infrastrutture sociali" a lungo termine.

Le risposte alle sue domande Zuckerberg sa che non verranno tutte da Facebook, ma "credo che siamo in grado di svolgere un ruolo" ha scritto a nome della sua società. "Il nostro lavoro in Facebook è quello di aiutare le persone a fare il massimo impatto positivo mitigando le aree in cui la tecnologia e i social media possono contribuire alla divisione e all’isolamento. Facebook è un work in progress, e c’è spazio per imparare e migliorare. Prendiamo la nostra responsabilità sul serio, e oggi voglio parlare di come abbiamo in programma di fare la nostra parte per costruire questa comunità globale".

Per Zuckerberg, che si tratti di chiese, squadre sportive, sindacati o altri gruppi, tutti hanno un ruolo importante nel condividere le "infrastrutture sociali" delle comunità. Ogni gruppo fornisce nel suo piccolo un senso di scopo e di speranza per le persone, che sanno di poter far parte di qualcosa di più grande di loro stessi, servono come un modo per incontrare nuove persone e un modo per passare il tempo.

Per Zuckerberg, "il nostro successo non è solo basato sul fatto che siamo in grado di catturare video e condividerli con gli amici. Si tratta di sapere se stiamo costruendo una comunità che aiuta a mantenere al sicuro, che impedisce danni, aiuta durante le crisi, e aiuta dopo" spiega il CEO di Facebook. Le minacce di oggi sono sempre più globali, ma "l’infrastruttura per proteggere noi non lo è". Problemi come il terrorismo, i disastri naturali, malattie, crisi di rifugiati, e il cambiamento climatico hanno bisogno di risposte coordinate da un punto di vista globale, secondo Zuckerberg: "Nessuna nazione li può risolvere da sola. Un virus in una nazione può rapidamente diffondersi in altre. Un conflitto in un paese è in grado di creare una crisi dei rifugiati attraverso i continenti. L’inquinamento in un unico luogo può influenzare l’ambiente in tutto il mondo. I sistemi attuali dell’umanità non sono sufficienti per affrontare questi problemi".

Per Zuckerberg, lo scopo di ogni comunità è quello di riunire le persone a fare cose "che non possiamo fare da soli. Per fare questo, c’è bisogno di modi per condividere nuove idee e condividere abbastanza comune comprensione di lavorare effettivamente insieme". Facebook serve per dare a tutti una voce perché "aumenta la diversità di idee condivise". Tuttavia, nel 2016 ha anche dimostrato che può frammentare "il nostro comune senso della realtà", dice Zuckerberg in riferimento alle polemiche circa le fake news che hanno iniziato a circolare attraverso il suo social network, che deve aevere la responsabilità di "amplificare gli effetti positivi e ridurre quelli cattivi" e da qui la missione è di "continuare ad aumentare la diversità, rafforzando la nostra comprensione comune così la nostra comunità può creare il maggior impatto positivo sul mondo".

Zuckerberg chiude la sua lettera – che QUI potete leggere integralmente – citando il commento del presidente Lincoln durante la guerra civile americana (tradotto in italiano al meglio comprensibile): "Possiamo avere successo solo da comunità. Non è ‘Possibile che nessuno di noi possa immaginare meglio?’ ma ‘possiamo tutti fare di meglio?’ I dogmi del passato tranquillo, sono inadeguati al presente in tempesta. Come il nostro caso è nuovo, quindi dobbiamo pensare al nuovo, agire come nuovo.". Zuckerberg infine scrive: "E’ un onore essere in questo viaggio con voi. Grazie per essere parte di questa comunità, e grazie per tutto quello che farai per rendere il mondo più aperto e connesso".

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