Facebook lancia nuovi strumenti contro la disinformazione in vista delle Elezioni USA 2020

Nuovi strumenti arrivano su Facebook per garantire che le Pagine siano autentiche e più trasparenti, per evitare che la disinformazione diventi virale e aiutare le persone a comprendere meglio le fonti di notizie che vedono su Facebook.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Facebook ha annunciato diverse nuove misure per aiutare a proteggere il processo democratico e fornito un aggiornamento sulle iniziative già in corso volte a ridurre la diffusione di disinformazione virale e account falsi in Facebook in vista delle prossime elezioni politiche negli Stati Uniti del 2020.

"Abbiamo la responsabilità di bloccare gli abusi e le interferenze elettorali sulla nostra piattaforma. Ecco perché dal 2016 abbiamo effettuato investimenti significativi per identificare meglio le nuove minacce, chiudere le vulnerabilità e ridurre la diffusione di disinformazione virale e account falsi" hanno congiuntamente dichiarato Guy Rosen, VP of Integrity; Katie Harbath, Public Policy Director, Global Elections; Nathaniel Gleicher, Head of Cybersecurity Policy and Rob Leathern, Director of Product Management di Facebook in un nuovo post sul blog della società.

Per assicurarsi che le persone utilizzino Facebook in modo autentico e che capiscano chi sta parlando con loro, nell’ultimo anno la società ha preso provvedimenti per garantire che le Pagine siano autentiche e più trasparenti mostrando alle persone la posizione del Paese principale della Pagina e se la Pagina si è legata con altre Pagine. Questo offre alle persone più contesto sulla Pagina e rende più facile capire chi c’è dietro. Ulteriori informazioni su chi si nasconde dietro una Pagina saranno visibili al pubblico, tra cui una nuova scheda "Organizzazioni che gestiscono questa pagina" che includerà il "Proprietario confermato" della Pagina, il nome legale dell’organizzazione e la città verificata, il numero di telefono o sito web. Inizialmente, queste informazioni verranno visualizzate solo sulle Pagine con un vasto pubblico statunitense che è stato sottoposto alla verifica aziendale di Facebook. Se Facebook viene a scoprire che una Pagina nasconde la sua proprietà per fuorviare le persone, le chiederemo di completare un processo di verifica e di mostrare più informazioni affinché la Pagina possa restare attiva.

Maggiore trasparenza per le Pagine di Facebook

Per prevenire la diffusione della disinformazione, Facebook sta lavorando per intraprendere azioni più rapide per evitare che la disinformazione diventi virale, soprattutto se i rapporti sulla qualità e il controllo dei fatti richiedono tempo. In molti paesi, anche negli Stati Uniti, se viene segnalato che un contenuto è falso, ne viene ridotta temporaneamente la distribuzione in attesa di essere esaminato da un verificatore di fatti di terze parti. Di nuovo c’è che un messaggio pop-up apparirà quando le persone tentano di condividere post su Instagram che includono contenuti con disinformazione confermata esaminati da verificatori di fatti di terze parti. I contenuti su Facebook e Instagram che sono stati valutati come falsi o parzialmente falsi da un verificatore di fatti di terze parti inizieranno ad essere etichettati in modo più evidente in modo che le persone possano decidere meglio da sole cosa leggere, fidarsi e condividere. Queste etichette verranno visualizzate in cima a foto e video falsi e in parte falsi e anche in cima ai contenuti delle Storie su Instagram.

Etichette piu’ visibili sui post con falsa informazione

Queste azioni vanno ad aggiungersi al già attivo impegno da parte di Facebook e Instagram per impedire la diffusione di disinformazione confermata. Ad esempio, ne viene ridotta la distribuzione in modo che meno persone la vedano – su Instagram, i post con disinformazione confermata vengono rimossi da Esplora e dalla ricerca di hashtag mentre su Facebook ne viene ridotta la distribuzione nei feed delle notizie. Su Instagram, viene anche reso più difficile trovare contenuti da account che pubblicano ripetutamente informazioni errate filtrando, ad esempio, i contenuti di tali account dalle pagine Esplora e hashtag. E su Facebook, se Pagine, domini o gruppi condividono ripetutamente informazioni errate, i loro post futuri saranno meno mostrati al pubblico e avranno piu’ restrizioni nel fare pubblicità e monetizzare.

Facebook si impegna anche a ridurre "l’interferenza straniera", vale a dire reti di account che attivano campagne per influenzare l’opinione in un altro paese. Ad esempio, reti di account sono state chiuse in Iran e in Russia che hanno preso di mira gli utenti negli Stati Uniti, Nord Africa e America Latina.

"I tentativi di interferire con o sopprimere il voto minano i nostri valori fondamentali come azienda e lavoriamo in modo proattivo per rimuovere questo tipo di contenuto dannoso." ha detto Facebook.

A protezione degli account di funzionari eletti, candidati, il loro personale e altri viene lanciato Facebook Protect. Lo scopo di questo strumento è di proteggere ulteriormente gli account che potrebbero essere particolarmente vulnerabili ad attacchi da parte di hacker e avversari stranieri. A partire da oggi, gli amministratori di Pagine possono registrare gli account Facebook e Instagram della propria organizzazione in Facebook Protect e invitare anche i membri della propria organizzazione a partecipare al programma. Ai partecipanti verrà richiesto di attivare l’autenticazione a due fattori e i loro account saranno monitorati per l’hacking, come tentativi di accesso da posizioni insolite o dispositivi non verificati. E, se viene rilevato un attacco contro un account, Facebook potrà esaminare e proteggere altri account affiliati alla stessa organizzazione che sono iscritti allo stesso programma.

Facebook Protect

Per aiutare le persone a comprendere meglio le fonti di notizie che vedono su Facebook in modo che possano prendere decisioni informate su ciò che stanno leggendo, da entro fine 2019 saranno etichettati i media che sono totalmente o parzialmente sotto il controllo editoriale del loro governo. Questa etichetta si vedrà anche negli annunci. Facebook terrà queste pagine con un livello di trasparenza più elevato perché "combinano l’influenza di un’opinione pubblica di un’organizzazione mediatica con il sostegno strategico di uno stato". Facebook aggiornerà l’elenco dei media controllati dallo Stato su base continuativa a partire da novembre 2019. E, dall’inizio del 2020, queste etichette arriveranno anche su Instagram.

Parte del lavoro di Facebook per fermare la diffusione della disinformazione è aiutare le persone a individuarla da sole. Ecco perché la società collabora con organizzazioni ed esperti di alfabetizzazione mediatica ed ha annunciato un investimento iniziale di 2 milioni di dollari per supportare, negli Stati Uniti, progetti che consentono alle persone di determinare cosa leggere e condividere, sia su Facebook che altrove. Questi progetti vanno dai programmi di formazione per aiutare a garantire che i più grandi account di Instagram abbiano le risorse di cui hanno bisogno per ridurre la diffusione della disinformazione, all’ampliamento di un programma pilota che riunisce cittadini senior e studenti delle scuole superiori per conoscere la sicurezza online e l’alfabetizzazione mediatica, a pubblici eventi in luoghi locali come librerie, centri comunitari e biblioteche nelle città americane. Facebook sta inoltre supportando una serie di eventi di formazione incentrati sul pensiero critico tra gli elettori alle prime armi.

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