Meta per proteggere meglio gli adolescenti e la loro privacy su Facebook e Instagram

Meta si é impegnata ad incoraggiare gli adolescenti che usano Facebook e Instagram ad utilizzare gli strumenti di sicurezza a loro disposizione, e previsto nuove impostazioni predefinite sulla privacy per gli adolescenti che si iscrivono a Facebook.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Meta ha condiviso un aggiornamento sugli strumenti che mette a disposizione oggi, e quelli in arrivo, progettati per proteggere i giovani dai pericoli che potrebbero trovarsi di fronte mentre utilizzano le sue piattaforme Facebook e Instagram, rendendole un luogo più adatto per esperienze sociali sicure e adatte agli adolescenti.

Lo scorso anno, Meta ha condiviso delle misure che adotta per proteggere gli adolescenti dall’interazione con adulti potenzialmente sospetti. Ad esempio, viene impedito agli adulti di inviare messaggi ad adolescenti con cui non sono connessi o di vedere adolescenti tra i consigli di persone che potrebbero conoscere. Oltre a queste misure, che resteranno, Meta sta ora testando modi per proteggere gli adolescenti dalla ricezione di messaggi da adulti sospetti a cui non sono collegati e per non mostrare questi ultimi nei consigli di persone che gli adolescenti potrebbero conoscere. Meta ha spiegato che un account viene considerato "sospetto" se appartiene ad un adulto che potrebbe essere stato recentemente bloccato o segnalato da un giovane, ad esempio. Come ulteriore livello di protezione, l’azienda sta anche testando la rimozione del pulsante che permette di inviare messaggi nella pagina del profilo degli adolescenti su Instagram quando visualizzata da account di adulti considerati sospetti.

Meta ha anche previsto di introdurre nuove notifiche da mostrare agli adolescenti per incoraggiarli ad utilizzare gli strumenti di sicurezza che mette loro a disposizione per far sapere se qualcosa li mette a disagio durante l’utilizzo delle sue app. Ad esempio, Meta sta chiedendo agli adolescenti di segnalare gli account dopo aver bloccato qualcuno. Meta ha anche reso più facile per le persone trovare gli strumenti che permettono di fare segnalazioni di contenuti inappropriati.

Meta – esempi di incoraggiamento agli adolescenti di utilizzare gli strumenti di sicurezza a loro disposizione

Su Facebook, i nuovi account aperti da utenti con meno di 16 anni (o meno di 18 in alcuni paesi) avranno impostazioni di sicurezza più private in maniera predefinita, mentre gli adolescenti già registrati verranno incoraggiati nell’app a scegliere impostazioni più private per cose come chi può vedere il loro elenco di amici, chi può vedere i post in cui sono stati taggati sul proprio profilo e chi può vedere le persone, le Pagine e gli elenchi che seguono, oltre che per rivedere i post in cui sono stati taggati prima che il post appaia sul loro profilo e chi è autorizzato a commentare i loro post pubblici. Questa mossa arriva dopo che Meta ha implementato impostazioni predefinite di privacy simili per gli adolescenti su Instagram.

Meta ha previsto nuove impostazioni predefinite sulla privacy per gli adolescenti su Facebook

Meta si è anche impegnata a scoraggiare gli adolescenti dal condividere sulle sue app immagini intime di altri adolescenti, con lo scopo di fermare la diffusione di fenomeni sempre più frequenti come la "sextortion", ossia la minaccia di divulgare immagini intime per costringere la vittima a fare qualcosa contro la sua volontà. Su questo fronte, Meta sta collaborando con il National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) per costruire una piattaforma globale per gli adolescenti che temono che le immagini intime che hanno creato possano essere condivise su piattaforme online pubbliche senza il loro consenso. Questa piattaforma sarà simile al lavoro che Meta ha svolto per impedire la condivisione non consensuale di immagini intime per adulti. "Ci consentirà di impedire che le immagini intime di un adolescente vengano pubblicate online e potranno essere utilizzate da altre aziende del settore tecnologico" spiega l’azienda, aggiungendo che "Abbiamo lavorato a stretto contatto con NCMEC, esperti, accademici, genitori e sostenitori delle vittime a livello globale per aiutare a sviluppare la piattaforma e garantire che risponda alle esigenze degli adolescenti in modo che possano riprendere il controllo dei loro contenuti in queste situazioni orribili". Meta avrà altro da condividere su questa nuova risorsa nelle prossime settimane.

Infine, Meta si è impegnata anche a lavorare con Thorn e il marchio NoFiltr per creare materiali educativi che riducano la vergogna e lo stigma che circonda le immagini intime e consentano agli adolescenti di cercare aiuto e riprendere il controllo se le hanno condivise o sono vittime di sextortion. Chiunque cerchi supporto e informazioni relative a questo fenomeno può visitare le risorse educative e di sensibilizzazione messe a disposizione da Meta all’indirizzo web www.facebook.com/safety/StopSextortion, dove è possibile trovare l’hub "Come fermare il sextortion". E’ anche disponibile una guida per i genitori su come parlare ai loro ragazzi di immagini intime nell’hub educativo del Family Center (familycenter.instagram.com/education/resources/teen-sexting-parent-advice/).  Per maggiori informazioni è possibile anche consultare il comunicato completo all’indirizzo about.fb.com/news/2022/11/protecting-teens-and-their-privacy-on-facebook-and-instagram/

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