Meta e SIAE non trovano accordo di licenza musicale, via i brani da Facebook e Instagram

SIAE non ha accettato una proposta unilaterale di Meta, da qui la decisione del colosso dei social media di avviare la procedura di rimozione dei brani musicali nel repertorio SIAE dalle sue piattaforme Facebook e Instagram.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

SIAE, la società italiana impegnata nella tutela del diritto d’autore per gli autori ed editori, ha comunicato che i brani degli artisti del repertorio che gestisce verranno rimossi dalle piattaforme di Meta, l’azienda dietro ai popolari social network Facebook e Instagram. La decisione, come si apprende dalla nota diffusa da SIAE, è stata unilaterale da parte di Meta, che ha deciso di "escludere il repertorio SIAE dalla propria library".

In breve, SIAE serve da intermediatore per la gestione dei diritti d’autore, concedendo su licenza la possibilità di utilizzare i brani musicali archiviati nel suo repertorio. La licenza può costare più o meno a seconda di chi la richiede e dell’utilizzo delle opere interessate. Artisti e autori (e più in generale chi detiene i diritti delle opere) ricevono poi da SIAE un compenso in percentuale. Per esempio, la SIAE va pagata da chi organizza eventi di grandi dimensioni in cui c’è musica, come un matrimonio con numerosi invitati. Nel caso di Meta, l’azienda per rendere disponibili nei propri prodotti o servizi brani musicali del repertorio SIAE ha bisogno di un accordo ad hoc con la società. SIAE non gestisce solo musica, tutela anche autori e editori di cinema, opere radio tv, teatro lirica e balletto. Complessivamente, il repertorio SIAE comprende oltre 62.000.000 di opere di artisti italiani e internazionali. 

Sulla base di quanto condiviso dalla Società Italiana degli Autori ed Editori, SIAE non ha voluto accettare una proposta unilaterale ricevuta da Meta in quanto priva di una "qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio". Inoltre, SIAE dice che Meta si è rifiutata di condividere "informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo". Due posizioni che SIAE ritiene vadano in contrasto con "i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti.".

Dal momento che SIAE non ha accettato la proposta di Meta, priva di una licenza SIAE dal 1° gennaio 2023, il colosso dei social media ha avviato la procedura di rimozione dei brani musicali del repertorio SIAE dalle sue piattaforme.

SIAE si è detta "colpita" dalla decisione di Meta, considerata la negoziazione in corso tra le parti per trovare un accordo di licenza "a condizioni trasparenti" per "il corretto utilizzo" dei brani musicali del repertorio SIAE sulle piattaforme gestite dall’azienda di cui Mark Zuckerberg è fondatore e CEO.  SIAE conclude la sua nota riferendo che non intende accettare "imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana.".

In seguito alla rimozione del repertorio SIAE dalle piattaforme di Meta, gli utenti di Facebook e Instagram non troveranno più brani musicali che fanno parte del repertorio di SIAE all’interno della libreria di musica che possono inserire nelle loro Storie. Creare e condividere Storie con la musica sarà ancora possibile su Facebook e Instagram, ma la quantità di brani musicali disponibili sarà in misura notevolmente ridotta rispetto a prima.

Se agli utenti comuni poco potrebbe importare questa decisione di Meta, gli artisti potrebbero pensarla diversamente. Infatti, gli artisti non potranno più utilizzare le Storie di Facebook e Instagram come mezzo per promuovere i loro brani musicali con i propri fan su queste due popolari piattaforme social.

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