FBI: gli attacchi contro Sony sono ‘Organizzati e Persistenti’

Poche aziende avrebbero potuto impedire l'attacco informatico che ha devastato Sony Pictures: è quanto ha detto l'FBI che sta indagando sugli attacchi del 24 Novembre scorso.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Poche aziende avrebbero potuto impedire l’attacco informatico che ha devastato Sony Pictures: è quanto ha detto l’FBI ha detto nel corso del Senate Banking Committee sulla sicurezza informatica e settore finanziario.

"Il malware che è stato utilizzato avrebbe superato oltre il 90 per cento delle difese Net che sono là fuori oggi nel settore privato e [sarebbe stato] probabilmente in grado anche di sfidare i sistemi del governo", ha detto Joe Demarest, vicedirettore del Federal Bureau of Investigation di cyberdivision (via cnet.com). I suoi commenti sono stati ufficialmente confermati successivamente dall’FBI.

Demarest Martedì scorso ha detto in una conferenza sulla sicurezza informatica che l’FBI non ha potuto ancora stabilire chi c’è dietro gli attacchi a Sony di fine Novembre. I commenti di Demarest oggi si allineano con quelli di Kevin Mandia, CEO dell’azienda Mandiant che lavora nel campo della sicurezza, che Sony ingaggiato per indagare sull’attacco. In una nota interna al CEO di Sony Picture Michael Lynton, Mandiant ha definito l’attacco "senza precedenti" per il quale né Sony Pictures o "altre società avrebbero potuto essere ben preparate".  

Un gruppo che si fa chiamare i Guardiani della Pace ha violato i sistemi informatici di Sony Pictures il 24 novembre scorso, rubando documenti finanziari, filmati inediti, informazioni riservate sui dipendenti e celebrità, e dettagli sul funzionamento interno del dipartimento di sicurezza informatica di Sony. Gli hacker hanno anche distrutto diversi dischi rigidi dei computer di Sony.

Prove indiziarie avevano indicato che la Corea del Nord potrebbe essere dietro l’attacco cibernetico, viste le somiglianze del malware con altri precedentemente utilizzati da hacker della Corea del Nord nel 2013. La Corea del Nord, che ha negato le accuse del suo coinvolgimento, ha espresso tuttavia sostegno per l’attacco durante il fine settimana. "L’attacco che ha coinvolto Sony Pictures potrebbe essere un atto giusto dai sostenitori e simpatizzanti della Corea del Nord [Repubblica democratica popolare di Corea]", un portavoce della Corea del Nord ha detto in una dichiarazione.

Demarest ha detto che l’FBI ha determinato che l’attacco è stato "organizzato" ed è stato di "livello di sofisticazione estremamente alto".

Una e-mail interna di Sony trapelata e giunta a Variety ha detto lo scorso Lunedì che alcuni funzionari dell’FBI dovrebbero incontrarsi con i membri del personale di Sony Pictures oggi per discutere di come si dovrebbe gestire la perdita dei dati personali, che ha compreso anche i numeri di previdenza sociale di molti dipendenti.

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