USA, le scuole preferiscono Chromebook a iPad

Nel terzo trimestre del 2014 le scuole americane hanno richiesto più Chromebook di Google che iPad di Apple. Segno che molte scuole preferiscono adottare soluzioni più economiche. In generale, la quota di Microsoft supera quella di Apple, terzi i Chromebook nell'ambito educativo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Secondo l’ultimo rapporto di IDC, nel terzo trimestre del 2014 riguardo gli acquisti tecnologici di massa per i bisogni educativi, i Chromebook di Google sono ora il prodotto preferito dalla maggior parte delle scuole, superando la scelta preferita in precedenza: iPad di Apple. E’ un segno che molte scuole preferiscono adottare soluzioni più economiche dei tablet della Apple, e l’alternativa più funzionale sembrano al momento essere i Chromebook.

Secondo le stime di IDC, le scuola americane hanno acquistato un totale di 715.500 di Chromebook nel trimestre di riferimento, contro i 702.000 iPad ordinati. I Chromebook – quei portatili che eseguono il sistema operativo Chrome OS di Google – hanno un prezzo che parte da 199 dollari e sono ralizzati in varie forme e da una serie di produttori differenti tra cui Samsung, HP, Dell e Acer.

In valori assoluti per produttore di hardware, i dispositivi della Apple sono secondi in termini di quota di mercato dopo la Microsoft – 30,9% al 39,5%, rispettivamente. Tradizionalmente Windows è stato il partner prediletto quando si tratta di computer utilizzati nelle scuole, ma i Chromebook più economici iniziano ad essere sempre più interessanti per l’utilizzo didattico. In soli due anni, i Chromebook hanno preso quasi un terzo del mercato didattico, pari al 27,2% al terzo trimestre 2014.

Sia Google che Apple hanno applicazioni sviluppate appositamente per l’utilizzo educativo nei rispettivi store di app. Questo dipo di software aiutano gli studenti e insegnanti a trovare o creare contenuti che sono fatta su misura per le esigenze delle scuole.

Rajani Singh, analista di IDC, sottolinea che la presenza di una tastiera nei Chromebook ha giocato un ruolo fondamentale – i tablet di Apple ‘nativamente’ non hanno una tastiera, se non quella virtuale. "Poiché l’età media degli studenti cresce, la necessità di una tastiera diventa molto importante", dice Singh.

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