Rufus Cuff, tablet da polso non del tutto inutile

Rufus Cuff è un phablet con display Gorilla Glass da 3.2 pollici da sovrapporre all'avambraccio. In pratica è come avere uno smartphone o tablet al polso. I creatori dicono che Rufus Cuff chiude l'era dell'orologio e inaugura il computer da polso.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Ora che il mercato della telefonia mobile è saturo dal punto di vista dello sviluppo degli smartphone, è il periodo in cui sta crescendo sempre di più il mercato dei dispositivi indossabili, che abbiamo imparato a conoscere prima con gli smartband, poi con gli smartwatch ed ora anche con i phablet da polso; proprio così, è stato creato qualcosa di inedito fino ad oggi nel mercato dei gadget indossabili, che si chiama Rufus Cuff. Si tratta di un phablet con un display Gorilla Glass da 3.2 pollici da sovrapporre all’avambraccio. In pratica è come avere uno smartphone o tablet attaccato al braccio.

Perché qualcuno dovrebbe indossare un tablet/phablet al braccio? Tralasciando il fatto che al consumatore medio la cosa può "fare fighi" al massimo per qualche settimana e poi ci si stancherebbe, l’utilità si può riscontrare nell’ambito professionale, ad esempio potrebbe essere utile ai camerieri per prendere le ordinazioni, oppure potrebbe essere utile ai magazzinieri per fare l’inventario del negozio. Ma nell’uso quotidiano, davvero, non troviamo un motivo per cui una persona dovrebbe tenersi uno smartphone al braccio.

In realtà, la startup che ha creato il gadget, Rufus Labs, dice che Rufus Cuff "conclude l’era dell’orologio e inaugura il computer da polso".

Il dispositivo può fare qualsiasi cosa che uno smartphone può fare, dalla navigazione in internet, inviare mail, fare lo streaming di musica e video. Il dispositivo è dotato di una fotocamera frontale e ha l’accelerometro incorporato, quindi si può utilizzare sia in verticale che in orizzontale. Non mancano il GPS di bordo, giroscopio, bussola.

Rufus Cuff è in grado di fare e ricevere chiamate quando collegato allo smartphone Android o iOS. Quando connesso a una rete Wi-Fi, il Rufus Cuff diventa un dispositivo in grado di gestire le telefonate senza essere accoppiato ad un portatile. La tastiera QWERTY virtuale è completa e quindi rende facile la scrittura di messaggi o email.

Il dispositivo viene preinstallato con il sistema operativo Android 4.4 e quindi lato software supporta la maggior parte delle applicazioni che si possono trovare nel Google Play Store. La memoria interna è di 16GB / 32GB / 64GB, con 1GB di RAM.

È possibile pre-ordinare il Rufus Cuff sul sito della società, con la scelta del colore tra: Jet Black, White Out, o Turbo Red Rufus.

Se avete qualche pensiero da condividere con noi riguardo a questo phablet da polso, scriveteci nel box dei commenti qui sotto. E siate sinceri: comprereste mai una cosa del genere?

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