Pensione di reversibilità, i pesanti tagli in arrivo: tutte le cifre

Tagli pensione

Scritto da

Roberto Naccarella

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Brutte notizie per tutti coloro che percepiscono la pensione di reversibilità: sono stati confermati tagli molto pesanti, tutti i dettagli.

Sono in arrivo novità molto importanti che riguardano la pensione di reversibilità. Questo sostegno finanziario è riservato ai superstiti di un pensionato o di un lavoratore venuto a mancare. Il beneficio, erogato dall’INPS, rappresenta una misura decisiva per consentire alle persone colpita dalla grave perdita di un familiare di mantenere una certa stabilità economica.

Nel caso in cui la persona defunta abbia provveduto al regolare pagamento dei contributi previdenziali, i beneficiari potranno cominciare a ricevere l’assegno di reversibilità già a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della richiesta.

Pensione di reversibilità, in arrivo brutte notizie: forti tagli 

La pensione di reversibilità è diventato un argomento molto caldo in questi ultimi giorni. Stando a quanto emerso, infatti, pare proprio che questo beneficio sarà interessato da tagli piuttosto pesanti. Uno scenario che di certo non può piacere a tutti coloro che si affidano a questo sostegno economico per non lasciarsi sopraffare dalle spese.

Novità su pensione di reversibilità
Pensione di reversibilità, cambia tutto: le riduzioni sono una vera mazzata (Pianetacellulare.it)

Le percentuali della pensione di reversibilità cambiano in base al grado di parentela o alla presenza di eventuali familiari a carico. Per provare a fare un esempio, il coniuge superstite che non ha figli a carico ottiene il 60% della pensione della persona venuta a mancare.

Se invece il coniuge superstite ha anche due figli a carico riceve il 100% della pensione della persona deceduta. Tuttavia sono in arrivo dei tagli che vanno a riguardare i limiti di reddito.

Nel caso in cui il reddito supera tre volte il trattamento minimo è infatti prevista una riduzione del 25%; se invece il reddito supera quattro volte il trattamento minimo è prevista una riduzione del 40%. Va ancora peggio a coloro che superano 5 volte il trattamento minimo: in questo caso, infatti, la riduzione è del 50%.

Dato che il trattamento minimo previsto per il 2024 è di 23.345,79 euro, il reddito personale annuo non deve superare questa soglia se si vuole ottenere il 100% della pensione di reversibilità.

Tutte le riduzioni sul sostegno economico: ecco quando scattano

Provando a fare un esempio, se viene a mancare il marito che prendeva una pensione da 1.000 euro la vedova potrà beneficiare del 60% della sua pensione, ma solo se il reddito annuo non supera la suddetta soglia di 23.345,79 euro. Se persistono questi requisiti la vedova riceverà 600 euro al mese; in caso contrario scatterà invece la riduzione.

Con un reddito di 30.000 euro all’anno la riduzione del 25% porterà il beneficio a 450 euro al mese. Il sostegno economico scende a 360 euro al mese con la riduzione del 40% se si superano i 35.000 euro. Se invece il reddito va oltre i 40.000 euro annui la riduzione sarà del 50%: pertanto la pensione di reversibilità percepita sarà di 300 euro mensili.

Tuttavia, in caso in cui il beneficiario della pensione di reversibilità è un figlio minorenne, uno studente o un inabile qualsiasi riduzione è ritenuta illegittima. E non è tutto: le decurtazioni dovranno anche rispettare un limite massimo, come stabilito da una sentenza della Corte Costituzionale.

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