UE, il Digital Services Act inizia ad applicarsi a tutte le piattaforme online

persona al computer mentre usa piattaforme online

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Entrano in vigore gli obblighi generali previsti dal Digital Services Act, nuova legge dell’UE sui servizi digitali. L’obiettivo è modellare un mondo online più sicuro e trasparente, anche per i più giovani. 

Sabato 17 febbraio 2024 iniziano ad applicarsi le regole generali per tutte le grandi piattaforme online in tutti i ventisette paesi dell’Unione europea previste dalla legge sui servizi digitali, il Digital services act (DSA). Si tratta di un pacchetto di regole volte a rendere l’ambiente online più sicuro, equo e trasparente. Particolare attenzione viene data all’utilizzo del web da parte dei minori ma in generale le regole hanno lo scopo di tutelare le persone sulle piattaforme online che permettono di collegarsi ad altri utenti, condividere informazioni personali o acquistare prodotti.

La nuova legge sui servizi digitali aiuterà a “plasmare un mondo online più sicuro e trasparente” secondo Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale:

“le norme della legge sui servizi digitali si applicano a tutte le piattaforme online alle quali gli utenti dell’UE accedono. Gli utenti, gli Stati membri e le piattaforme possono ora utilizzare gli strumenti previsti dalla legge sui servizi digitali per plasmare un mondo online più sicuro e trasparente. Si tratta di una grande pietra miliare che riflette i nostri valori e principi fondamentali dell’UE.”

Un’applicazione efficace del DSA sarà fondamentale per la protezione dei cittadini europei dai contenuti illegali e per difendere i loro diritti, secondo Thierry Breton, commissario per il Mercato interno:

“Siamo pienamente mobilitati per garantire la piena attuazione della legge sui servizi digitali e incoraggiamo tutti gli Stati membri a trarre il massimo vantaggio dal nostro nuovo corpus normativo. ” 

Digital Services Act, cosa cambia per le piattaforme online

persona al computer mentre usa piattaforme social online
Digital Services Act – nuove regole per le piattaforme online in UE – PianetaCellulare.it (credit: Anton Garin/shutterstock)

Il 17 febbraio 2024 entrano in vigore gli obblighi generali previsti dalla legge DSA, applicabili a tutte le piattaforme online con più di 50 persone occupate e con fatturato annuo che supera i 10 milioni di euro. Tra le nuove responsabilità delle piattaforme online, queste devono fornire agli utenti i mezzi per segnalare i contenuti, merci e servizi illegali e cooperare con enti specializzati in questo tipo di segnalazioni. Inoltre, devono motivare eventuali rimozioni o modifiche di contenuti o sospensioni di account agli utenti interessati. Questi devono anche avere anche la possibilità di contestare eventuali decisioni di moderazione dei loro contenuti. Le piattaforme devono anche pubblicare almeno una volta all’anno una relazione riguardante le procedure che applicano per la moderazione dei contenuti e fornire agli utenti termini e condizioni chiare riguardo a come funzionano i sistemi di raccomandazione dei contenuti.

Per quanto riguarda i minori online, le piattaforme online devono evitare di mostrare annunci pubblicitari tramite profilazione o basati sui loro dati personali. Restando nell’ambito della pubblicità online, le piattaforme devono permettere agli utenti di comprendere il motivo per cui vedono un determinato annuncio e mostrare l’inserzionista che ha pagato per pubblicarlo. Inoltre, il DSA vieta annunci pubblicitari basati sui dati sensibili degli utenti, come preferenze su politica, religione e sessuali.

Regole più rigorose per le piattaforme ‘molto grandi’

L’applicazione del Digital Services Act è già in corso con norme più rigorose dallo scorso mese di agosto per le piattaforme online considerate “molto grandi” (tra cui Instagram, Facebook, TikTok, Twitter (ora x), LinkedIn, Wikipedia, YouTube, Snapchat, Pinterest, Google Maps, Google Play, Amazon Store, Apple AppStore e Zalando) e ai motori di ricerca con almeno 45 milioni di utenti mensili in media (Microsoft Bing e Google Ricerca). Altre piattaforme considerate di ‘molto grandi’ sono state designate nel dicembre 2023, le quali avranno tempo fino al prossimo mese di aprile per adeguarsi alle regole più rigorose.

Il DSA prevede anche un sottoinsieme di obblighi applicati ai servizi di hosting (servizi che collegano gli utenti agli indirizzi web richiesti) e agli intermediari online (come fornitori di servizi Internet o dominio).

Autorità di regolamentazione indipendenti verificheranno il rispetto delle regole

A verificare il rispetto delle nuove regole da parte delle piattaforme sono autorità di regolamentazione indipendenti che agiscono in qualità di ‘coordinatore nazionale dei servizi digitali’. In Italia il coordinatore dei servizi digitali di riferimento è l’AGCOM (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). L’insieme dei vari coordinatori nazionali dei servizi digitali e la Commissione europea costituiscono un gruppo consultivo indipendente, il “comitato europeo per i servizi digitali“, cui spetta il compito di garantire che la legge sui servizi digitali sia applicata in modo coerente e che gli utenti in tutta l’UE godano degli stessi diritti, indipendentemente dal luogo in cui sono stabilite le piattaforme online.

Per maggiori informazioni invitiamo alla lettura delle pagine web digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/digital-services-act-package e ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_24_881

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