Arrotondamento al supermercato, l’hanno fatto anche a te? Cosa accade in Italia

scontrino in mano

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Redazione Pianetacellulare

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Alcuni consumatori si sono accorti che, al supermercato, lo scontrino a volte presenta la nuova voce ‘arrotondamento’. Vediamo come funziona. 

L’avvocato, giornalista, divulgatore, content creator Massimiliano Dona, anche presidente dell’associazione italiana di consumatori Consumatori.it, ha condiviso nei giorni scorsi un nuovo contenuto nella sua pagina Instagram (@massimilianodona) per segnalare una vicenda che è capitata a lui ma che potrebbe capitare a chiunque, perché prevista per legge: il valore di uno scontrino del supermercato può essere arrotondato. Per legge, infatti, nei supermercati, quando si paga in contanti, è previsto l’arrotondamento di fino a 5 centesimi di euro. Ciò significa che, come nell’esempio riportato proprio da Dona, una spesa di 4,69 euro si può pagare 4,70 euro per via dell’arrotondamento per eccesso di 0,01 euro.

Scontrino con arrotondamento al supermercato, cosa prevede la legge italiana

A prevedere l’arrotondamento dello scontrino per eccesso o per difetto è il decreto-legge 50/2017 all’articolo 13-quater, i cui primi due commi (dalla Gazzetta Ufficiale www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/23/17A04320/sg) riportano quanto segue:

“1. A decorrere dal 1° gennaio 2018 e’ sospeso il conio da parte dell’Italia di monete metalliche in euro di valore unitario pari a un centesimo e a due centesimi di euro. Il risparmio derivante dall’attuazione del presente comma e’ destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
2. Durante il periodo di sospensione di cui al comma 1, quando un importo in euro costituisce un autonomo importo monetario complessivo da pagare e il pagamento e’ effettuato integralmente in contanti, tale importo e’ arrotondato, a tutti gli effetti, per eccesso o per difetto, al multiplo di cinque centesimi piu’ vicino.”

Come spiegato da Dona, dunque, tutto è legittimo. L’importante è che lo scontrino riporti l’ammontare dell’arrotondamento e che il pagamento venga effettuato tutto in contanti e non in modalità elettronica. In quest’ultimo caso, infatti, il cassiere non ha bisogno di preoccuparsi di dare il resto. Non si escludono casi favorevoli al consumatore, quelli in cui l’arrotondamento è per difetto. Infatti, la legge consente l’arrotondamento per difetto o per eccesso in base a quale sia il multiplo di cinque centesimi più vicino.

Come da suggerimenti di Dona, quindi, chi desidera evitare l’arrotondamento del conto in cassa può pagare in modalità elettronica, tramite carta, bancomat o i nuovi metodi di pagamento contactless tramite smartphone o smartwatch quali Google Pay e Apple Pay.

 

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I cassieri a volte chiedono il numero di telefono per rilasciare lo scontrino

Ma vi segnaliamo anche un altro contributo video condiviso da Dona, questo più legato al tema ‘cellulari’. Infatti, l’avvocato riferisce di ricevere da sempre più consumatori segnalazioni di negozi, soprattutto di abbigliamento, che chiedono in cassa il numero di telefono cellulare per inviare lo scontrino in formato digitale anziché stamparlo su carta. Si potrebbe pensare ad una buona cosa per l’ambiente, grazie ad un minor consumo di carta e inchiostro, ma siamo sicuri che non sia un modo solo per registrare numeri di telefono a cui poi inviare pubblicità?

 

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