Pare che sia una abitudine di molte persone che si recano al supermercato mettere nel carrello della spesa le confezioni di prodotti che si trovano più in fondo nello scaffale per via della data ‘da consumarsi preferibilmente entro il‘ più avanti. Potrebbe non essere l’unica motivazione: scopriamo le altre.
Il perché questo avvenga sembra di facile intuizione. Il personale dei supermercati, nel momento in cui va a riempire le zone vuote degli scaffali, toglie momentaneamente dalla fila i prodotti che sono rimasti per andare a posizionare nella parte in fondo le confezioni nuove e riposizionare davanti le confezioni tolto un momento prima. Questo avviene per fare in modo che risultino a portata di mano dei clienti, e quindi a loro più accessibili, i prodotti con la scadenza più ravvicinata ed evitare che rimangano prodotti scaduti nello scaffale. Non avrebbe senso riempire gli spazi vuoti con i nuovi prodotti senza tirare in avanti ciò che è rimasto in fondo, altrimenti davanti ci sarebbero sempre prodotti nuovi e dietro quelli scaduti.
Al supermercato i prodotti ‘in fondo‘ allo scaffale sono preferiti: perché?
Al supermercato non è raro trovare persone che preferiscono andare a pescare i prodotti che stanno più in fondo negli scaffali, così da garantirsi prodotti con la scadenza temporale più avanti. Potrebbe avere senso magari prendersi uno yogurt da mangiare tra una settimana ed evitare quindi di prendere quello che si trova in prima fila con scadenza entro i tre giorni successivi. Ma sono casi saltuari, invece c’è chi lo fa sempre.
Oltre a questa motivazione, più o meno è abbastanza nota a tutti, ci sarebbero però altri motivi per cui le persone tendono a pescare i prodotti posizionati più in fondo negli scaffali. Alcuni di questi li ha condivisi l’avvocato Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori tramite la sua pagina Instagram, con il video che si può vedere qui sotto.
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Abitudini da supermercato, le motivazioni che non ti aspetteresti
Secondo Dona, al supermercato i consumatori avrebbero la tendenza di mettere nel carrello i prodotti presi dalla parte più in fondo nello scaffale perché quelli in prima fila verrebbero maneggiati di più. In effetti, pensiamo alle persone che non sanno che cosa scegliere tra due prodotti simili e quindi li prendono in mano e se li palpeggiano per tastare il contenuto della confezione e per leggere per bene l’etichetta. Il contenuto della confezione potrebbe rompersi, ad esempio nel caso di grissini o di biscotti, o deformarsi, come potrebbe essere il caso dello stracchino.
La terza motivazione è strettamente legata alla seconda. Infatti, la qualità dei prodotti che si trovano nella posizione più avanti nello scaffale, se teniamo in considerazione prodotti da banco frigo, potrebbe subire conseguenze al negativo a causa dello sbalzo di temperatura. Che ci sia o meno uno sportello a proteggere i prodotti nel banco frigo poco importerebbe. Nel momento in cui si tira fuori dal frigo un prodotto anche solo per leggerne l’etichetta prima di riposizionarlo al fresco subirebbe una variazione di temperatura. Inoltre, i prodotti da frigo in prima fila dietro ad uno sportello, anche se non presi in mano e spostati fuori dal frigo, potrebbero sentire lo sbalzo di temperatura all’apertura della porta.
Ciò non significa che i prodotti delle prime file siano da scartare. Si tratta pur sempre di uno sbalzo di temperatura minimo. Tuttavia, da quanto apprendiamo, persone tengono conto anche di questo aspetto.
