Disdire l’affitto per giusta causa: quando è possibile?

Contratto d'affitto

Scritto da

Marco Antonio

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Sia il locatore che il conduttore hanno degli obblighi da rispettare durante il contratto di locazione: ecco i casi in cui è possibile disdire per giusta causa

Risoluzione per giusta causa
I casi di Risoluzione per giusta causa del contratto d’affitto – pianetacellulare.it

Sia conduttore che locatore devono assolvere ai propri obblighi previsti dalla legge durante il periodo di validità del contratto di locazione. Il contratto di locazione, a sua volta, può essere validamente annullato in alcuni casi esplicitamente previsti dalla normativa vigente.

Gli obblighi di conduttore e locatore

Nel contratto vengono fissati dei paletti che devono essere ossequiosamente rispettati da locatore e conduttore, pena il rischio che il contratto possa essere annullato su richiesta della controparte. Il locatore è sempre tenuto a consegnare l’appartamento in buono stato. Non può, in ogni caso, sottrarsi all’obbligo di effettuare interventi straordinari o ordinari e garantire l’utilizzo del bene in maniera coerente con la destinazione d’uso dell’immobile.

Il conduttore, dall’altra parte, è sempre obbligato a dover corrispondere puntualmente il canone mensile di locazione e a mantenere e gestire l’abitazione secondo l’ordinaria diligenza. Dovrà anche corrispondere, nei casi previsti dalla legge, le spese relative alla manutenzione ordinaria dell’immobile a condizione che l’importo non sia elevato.

Disdetta contratto di locazione
Disdetta contratto di locazione per giusta causa – pianetacellulare.it

La rescissione anticipata del contratto di affitto è prevista dalla legge in alcuni casi specifici. All’interno dei contratti d’affitto sono contenute tutte le clausole esplicite per recedere dal contratto. Il recesso anticipato del contratto di locazione si effettua mediante la compilazione e l’invio del modello RLI all’Agenzia delle Entrate. Si tratta dello stesso modello con il quale viene pagata l’imposta di registro del valore di 67 euro. Il recesso potrà essere effettuato entro 30 giorni dall’evento che ha determinato la volontà del locatore di recedere dal contratto di affitto. L’invio di tale modello potrà essere effettuato anche tramite i servizi telematici predisposti dall’Agenzia delle Entrate, utilizzando il codice tributo 1503.

La risoluzione per inadempimento

Quando la controparte non ottempera ai propri obblighi previsti dalla legge, la parte lesa potrà in ogni caso rivolgersi ad un giudice per ottenere giustizia e chiedere la risoluzione per inadempimento. Quando il soggetto inadempiente è il proprietario dell’abitazione per problemi sorti all’interno dell’abitazione che però non compromettono il godimento dell’immobile, il locatore potrà rivolgersi al giudice per chiedere che venga effettuato il pagamento delle riparazioni oppure può effettuare a sue spese le riparazioni chiedendo successivamente la riduzione del prezzo.

Se il danno impedisce il godimento dell’immobile, in questo caso il locatore avrà la facoltà di sospendere il pagamento del canone di locazione finchè il proprietario non abbia provveduto alle riparazioni necessarie. Se il danno ha costretto il locatore a dover abbandonare l’abitazione, la parte lesa potrà chiedere la risoluzione contrattuale. La legge ammette anche la possibilità di recedere dal contratto di locazione per giusta causa, dando adeguata comunicazione almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto. Per giusta causa si intende qualunque evento imprevedibile che non dipende dalla volontà dell’inquilino.

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